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Attualità

Truffe agli anziani: «Vi aiutiamo noi»

Incontri dei Carabinieri con la comunità. Il capitano Luigi Presicci, comandante della Compagnia di Tricase, a Salve e Ruggiano. Il decalogo in pillole con i consigli dell’Arma per difendersi dai malintenzionati

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Quello delle truffe agli anziani resta un tema sensibile soprattutto con l’approssimarsi delle feste.


“Possiamo aiutarvi” è il titolo degli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri a Salve e che rientrano nel progetto info-preventivo, denominato “Campagna di Sicurezza per gli Anziani”, che vede da tempo impegnati i militari del Comando Provinciale di Lecce.


Nel corso degli incontri tenutisi nei giorni scorsi presso la chiesa madre “San Nicola Magno” e l’oratorio della piccola frazione di Ruggiano, si è discusso sull’uso delle buone pratiche da adottare per non cadere nei raggiri delle truffe domestiche.


Agli eventi è intervenuto il Capitano Luigi Presicci, Comandante della Compagnia Carabinieri di Tricase che ha illustrato il fenomeno, spiegando in maniera chiara le tecniche più comuni utilizzate dai malviventi e quindi gli eventuali accorgimenti da attuare per difendersi.


I truffatori continuano a contattare persone anziane avanzando richieste di denaro destinate a fantomatiche associazioni religiose o, come spesso accade, spacciandosi come operatori di utenze domestiche inducendo la vittima a consegnare soldi per pseudo fatture insolute.


Per l’evento, è stato realizzato e consegnato a tutti i presenti un vero e proprio decalogo “in pillole” che illustra in maniera dettagliata le possibili cause dei raggiri e gli eventuali accorgimenti da adottare.


Tutto questo ribadendo che sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri www.carabinieri.it, nella sezione “In vostro aiuto” – “Cose di tutti i giorni” – “Contro le truffe” – si può trovare un’ampia area in cui sono descritte le più frequenti modalità utilizzate dai malintenzionati e tutti i consigli da mettere in pratica.


Il decalogo in pillole



  • non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;

  • non mandate i bambini ad aprire la porta;

  • comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;

  • in caso di consegnadi lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;

  • prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;

  • nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;

  • tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agendacon i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;

  • non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;

  • mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;

  • se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciutoe, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.


In generale, per tutelarvi dalle truffe




  • diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;

  • non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza;

  • non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;

  • non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi


 






Attualità

Uova di tartaruga sul lido, zona in sicurezza in attesa dell’arrivo dei piccoli

Mamma Caretta Caretta ha depositato le uova su un lido a Pescoluse; il locale WWF ha provveduto a recintare la zona in attesa della schiusa che dovrebbe avvenire tra fine agosto e inizio settembre

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A Pescoluse, marina di Salve, sul Lido L’Arena bagnanti hanno assissitito allo spettacolo di una Caretta Caretta intenenta a depositare le sua uova sulla sabbia.

Lasciata tranquilla mamma tartaruga mentre faceva il suo e hanno avvertito il locale WWF che ha provveduto a mettere in sizurezza con un’apposita recinzione la zona in attesa dell’arrivo dei piccoli.

La schiusa dovrebbe avvenire entro 45 giorni da calcolare a partire dal 18 luglio data in cui la tartaruga ha depositato le uova.

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Attualità

Recuperati in mare pezzi di artiglieria del XVII e XVIII secolo

Quelli recuperati dai sommozzatori erano già stati oggetto di verifiche nelle scorse settimane e di un attento monitoraggio da parte dell’Ufficio Locale Marittimo di Ugento

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Importante ritrovamento nello specchio d’acqua salentino in prossimità della marina ugentina.

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce ha diretto le operazioni di documentazione e di recupero di alcuni pezzi di artiglieria risalenti ai secoli XVII-XVIII.

Le attività, regolamentate dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, sono state effettuate dalla società ASPS Archaeo Services grazie al supporto della Guardia di Finanza, Sezione operativa navale di Gallipoli, II Nucleo Sommozzatori di Taranto.

I reperti, individuati e prontamente segnalati e monitorati da un residente nelle immediate prossimità del luogo di ritrovamento, erano già stati oggetto di verifiche nelle scorse settimane e di un attento monitoraggio da parte dell’Ufficio Locale Marittimo di Ugento, tempestivamente informato del ritrovamento.

Il recupero, oltre a scongiurare il rischio di danneggiamenti e trafugamenti, ha consentito l’acquisizione di dati

che saranno oggetto di un prossimo approfondimento, e ancora una volta evidenzia gli ottimi risultati raggiunti

grazie alla sinergia tra Enti e alla doverosa ma non scontata collaborazione dei cittadini.

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Attualità

Parlami di Gaza, Melpignano ha scelto di esserci

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, serata intensa e necessaria con unas mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani

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Approda nel Salento un evento che unisce arte, memoria e impegno civile.

Domani, mercoledì 30 luglio, dalle 21, al palazzo Marchesale di Melpignano, una serata intensa e necessaria: “Parlami di Gaza”, mostra itinerante che dà voce al popolo palestinese, tra diaspora e resistenza e racconta la Palestina di ieri, oggi e domani.

Un momento di testimonianza viva, per guardare oltre il silenzio e ascoltare la Palestina attraverso i racconti di chi ne porta ancora le ferite sulla pelle.

Le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo sfollato dopo aver perso casa nei bombardamenti israeliani, offriranno uno sguardo potente sulla bellezza martoriata di Gaza.

La sua assenza fisica sarà colmata dalla forza delle immagini: scatti intimi, profondi, che attraversano dolore e speranza.

Darà voce all’anima spezzata di una terra Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa nata nell’ospedale Al Shifa, oggi raso al suolo: interpreterà quattro testi scritti di suo pugno, tra cui “Tracce ed Aria”, dedicato alla memoria di un’infanzia rubata.

Le sue parole, cariche di nostalgia e dignità, saranno accompagnate dalla musica struggente di Mohammed Abusenjer, giovane musicista palestinese sopravvissuto all’ultimo genocidio e recentemente arrivato in Italia.

Con il suo oud, tra brani tradizionali e improvvisazioni, guiderà il pubblico in un viaggio sonoro attraverso la resistenza e la resilienza.

«Come giovani palestinesi di Gaza, in diaspora e non abbiamo deciso di continuare a farci portavoce di una ferita aperta da più di 77 anni. Attraverso l’arte e la musica, contribuiremo a smascherare il progetto di pulizia etnica in atto da parte dell’occupazione sionista. È ora di decolonizzare il pensiero occidentale, ricostruire Gaza e sostenere la sua popolazione», sostengono i tre artisti.

L’iniziativa, promossa da attivisti palestinesi in collaborazione con realtà italiane solidali, è anche occasione concreta per sostenere Gaza.

Durante l’evento sarà possibile acquistare le cartoline tratte dalle fotografie di Jarboa.

Melpignano sceglie così di esserci: dando spazio all’arte, alla verità, alla memoria.

«Perché», come sottolinea la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato, «il genocidio non si combatte con l’indifferenza, ma con la scelta di ascoltare, raccontare e restare umani».

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