Connect with us

Attualità

Vito Angiuli nuovo Vescovo di Ugento. Le reazioni

Le campane di tutta la Diocesi di Ugento hanno suonato per lungo tempo a festa per l’elezione del nuovo Vescovo, Mons. Vito Angiuli, 58 anni, della diocesi di Bari-Bitonto.

Pubblicato

il

Ugento – 2 ottobre 2010 Le campane di tutta la Diocesi di Ugento hanno suonato per lungo tempo a festa per l’elezione del nuovo Vescovo, Mons. Vito Angiuli, 58 anni, della diocesi di Bari-Bitonto. Dopo la scomparsa del Vescovo Vito De Grisantis, deceduto a causa di un linfoma all’alba del Giovedì Santo il 1° aprile scorso, e esattamente dopo sei mesi di sede vacante, la diocesi salentina ha un nuovo pastore, il 66° della storia diocesana. L’annuncio è stato dato dall’Amministratore Diocesano Mons. Gerardo Antonazzo alle 12 di oggi, festa degli Angeli Custodi, nella Cattedrale di Ugento, gremita di fedeli per l’occasione: “Il Nunzio Apostolico per l’Italia, Mons. Giuseppe Bertello, comunica alla nostra Diocesi la elezione del nuovo Pastore: «Reverendo Monsignore, sono lieto di comunicarle che il Santo Padre ha nominato Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca il reverendo Mons. Vito Angiuli”. 


Un lunghissimo applauso ha accolto l’annuncio della nomina del nuovo Vescovo, anch’egli, come Mons. De Grisantis, di nome Vito. Contemporaneamente Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, ha dato l’annuncio dell’elezione al clero della sua diocesi, nella cripta della Cattedrale del capoluogo pugliese. Il motto scelto dal nuovo Vescovo è “In laudem gloriae”; nei prossimi giorni si saprà con certezza la data in cui il Papa conferirà l’ordine dell’Episcopato a Mons. Angiuli e quando il nuovo Pastore prenderà possesso della Diocesi. L’ingresso avverrà comunque entro la fine dell’anno. “La nostra Chiesa diocesana riceve la grazia di un nuovo pastore secondo il cuore di Dio, dotato di scienza umana e intelligenza spirituale” ha continuato Mons. Antonazzo. “Mons. Vito Angiuli è stato chiamato da Dio Padre, attraverso la responsabilità del Papa Benedetto XVI, a guidare il gregge della nostra Diocesi, alle porte del secondo decennio del terzo millennio”.


Nato a Sannicandro di Bari il 6 agosto 1952, mons. Vito Angiuli è entrato nel Seminario Minore di Bari, dove ha frequentato i corsi ginnasiali e liceali fino alla maturità classica. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici nel Seminario Regionale di Molfetta. È stato ordinato sacerdote il 23 aprile 1977 nell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Nel 1993 ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari e nel 1997 il Dottorato in Teologia Dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Questi gli incarichi più significativi da lui ricoperti finora: dal 1977 al 1982 Vicario-parrocchiale a Sannicandro di Bari; dal 1981 al 1982 educatore nel Seminario Arcivescovile di Bari; dal 1982 al 1990 Vice-Rettore del Seminario Regionale di Molfetta; dal 1990 Padre Spirituale del Seminario Regionale di Molfetta e docente presso l’Istituto Teologico Pugliese; dal 1993 al 1998 direttore dell’Ufficio Pastorale Diocesano; dal 1994 al 1998 Vicario Episcopale per la Pastorale; dal 1995 al 1998 Vicario Episcopale per l’Evangelizzazione; dal 1998 Pro-Vicario Generale di Bari-Bitonto; dal 2000 direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Odegítria” di Bari. Mons. Angiuli è autore di alcuni volumi e ha pubblicato numerosi articoli concernenti materie filosofico-teologiche e storico-catechetiche, soprattutto sulla “Rivista di Scienze Religiose”.


Mons. Angiuli, da oggi Vescovo eletto di Ugento-Santa Maria di Leuca, ha inviato alla diocesi un messaggio che è stato letto durante la celebrazione di oggi: “Carissimi sacerdoti, diaconi, consacrati, consacrate, seminaristi, fedeli laici Cristo, il Pastore supremo delle nostre anime, attraverso il Santo Padre, si è degnato di scegliere la mia persona per la guida della Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. A lui la lode, la gloria e l’onore! Possiamo considerare questo avvenimento come una visita del Signore alla nostra Chiesa locale. Il conferimento del ministero episcopale è un segno della presenza di Cristo Risorto che si prende personalmente cura del suo gregge e lo affida alla guida di un suo ministro, dopo averlo consacrato con il suo Spirito al fine di rendere gloria a Dio Padre”.


 Il nuovo Vescovo ha poi ricordato due avvenimenti che hanno segnato profondamente la Diocesi negli ultimi mesi: la visita del Papa a Leuca e la morte di Mons. De Grisantis: “La presenza di Benedetto XVI è stata un avvenimento di grazia e ha indicato alla nostra comunità ecclesiale alcune mete pastorali. Additando Maria come stella dell’evangelizzazione, il Santo Padre ha esortato l’intera comunità diocesana ad attingere alla sua fede perché brilli forte e luminosa e, in un contesto sociale e culturale carico di aspettative e di speranze, risponda in modo adeguato alle esigenze del nostro tempo. Anche la morte di Mons. Vito De Grisantis è stata per la nostra Chiesa locale una Pasqua, un “passaggio” di Cristo Risorto in mezzo a noi. Nei giorni della celebrazione dei riti della morte e della risurrezione di Gesù, Mons. De Grisantis ha dato un’incomparabile testimonianza di fede pasquale. Unendosi con la sua sofferenza al mistero di Cristo, ha coronato il suo ministero episcopale celebrando nella sua carne la vittoria dell’Amore che tutto vince e rinnova. Dal letto del dolore, egli ha cantato il suo “Exultet” con un fiducioso abbandono nelle mani del Padre, in unione al canto pasquale intonato in ogni comunità cristiana. Questi due avvenimenti hanno impresso un sigillo indelebile nella nostra Chiesa, impegnata a realizzare un’azione pastorale secondo lo spirito del Concilio Vaticano II. In questo percorso, tutti voi, fedeli laici, religiosi e religiose, sacerdoti e diaconi vi siete distinti per l’impegno generoso e creativo e il contributo di idee e di collaborazione responsabile. Sotto la guida saggia e operosa dei miei venerati predecessori, la Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca ha vissuto un cammino pastorale in uno stile di comunione e in uno slancio missionario. Vengo tra voi come un pastore che vuole ascoltare e mettersi in sintonia con quanto lo Spirito ha indicato nel passato e suggerirà ancora nel prossimo futuro, inserendomi con discrezione nel tracciato di vita ecclesiale che avete percorso. Da parte mia, vorrei sottolineare che c’è un fine che accomuna e dà senso a tutti gli sforzi pastorali: dare gloria al Signore!”.


 L’Amministratore Diocesano Mons. Gerardo Antonazzo, che sin dal giorno della morte del compianto Mons. Vito De Grisantis ha retto, insieme al Collegio dei Consultori, la diocesi ugentina, ha voluto comunicare così, ai nostri lettori, la sua gioia: “Esprimiamo tutta la gioia e la soddisfazione di questo momento in cui la Diocesi ha nuovamente un suo Pastore segnato da Dio. È un momento carico di speranza perché più di prima siamo solleciti a guardare avanti, al futuro, con tutta la disponibilità non solo ad accogliere il nuovo Vescovo ma, come sempre, a garantirgli tutta la comunione e tutta la collaborazione dei sacerdoti e di tutti i laici”.

Anche il parroco della Cattedrale di Ugento, don Pietro Carluccio, che ha studiato insieme al nuovo Vescovo, ha voluto lasciare ai nostri lettori un suo commento: “Il nuovo Vescovo Vito lo conosco da quando eravamo giovanotti, è un amico, una persona squisita. Appena saputa la notizia io ho gioito, è un compagno di corso, un compagno di studi, tante esperienze abbiamo vissuto insieme quando eravamo in seminario. Poterlo incontrare quanto prima mi mette tanto entusiasmo e tanta gioia. Mi auguro che la sua venuta in mezzo a noi infonda entusiasmo a tutta la nostra Chiesa locale, ai giovani, ai malati, come lui ha scritto nel suo messaggio alla Diocesi, soprattutto a coloro che non hanno un posto di lavoro, vivono la precarietà della giornata… Sono convinto che la sua presenza infonderà tanto entusiasmo nel cuore di tutti. Siamo nella continuazione del nome, Mons. Vito De Grisantis, Mons. Vito Angiuli”.


Come ha detto don Pietro, è proprio agli ammalati e ai giovani che il nuovo Vescovo ha voluto esprimere la sua vicinanza nel suo messaggio: “Prego per gli ammalati perché sentano la comunità cristiana come una casa accogliente e un luogo di consolazione e di conforto. Rivolgo un pensiero particolare ai giovani perché aprano il loro cuore a Cristo, non si stanchino di cercarLo e, nonostante le molteplici difficoltà del tempo presente, mantengano viva la speranza. Ed è proprio nel segno della speranza che desidero far giungere il senso della mia vicinanza a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica per la mancanza o la precarietà del lavoro”.


Ha infine rivolto un saluto alle autorità e un affidamento particolare a don Tonino Bello e alla Madonna di Leuca: “Saluto le Autorità civili e militari e i rappresentanti delle Istituzioni. La collaborazione tra la Chiesa e i responsabili della cosa pubblica è una garanzia per la ricerca e l’attuazione del bene comune. Affido il mio ministero all’intercessione del Servo di Dio, don Tonino Bello. Il Signore mi ha concesso la grazia di conoscerlo personalmente durante gli anni del mio servizio al Seminario Regionale di Molfetta. Conservo nel cuore molti ricordi delle sue parole, dei suoi gesti, dei suoi insegnamenti. Sono certo che dal cielo mi sarà vicino e, come un angelo custode, mi accompagnerà nel mio ministero. Invoco la materna protezione della Beata Vergine Maria De Finibus Terrae perché mi assista come una madre amorevole e premurosa”.


Pierangelo Tempesta



Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

Continua a Leggere

Attualità

Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

Pubblicato

il

 

Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

Continua a Leggere

Attualità

Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti