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Cronaca

Automobilista pestato a Gemini

In quattro con mazze e bastoni gli distruggono l’auto, lo percuotono e gli rubano il telefonino. Un arresto

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Nella notte di ieri di ieri alcuni cittadini contattavano la Centrale Operativa 112 della Compagnia Carabinieri di Casarano per segnalare quattro persone in possesso di mazze e bastoni che stavano sferrando diversi colpi su una Volkswagen in sosta in Piazza Regina Elena della Frazione Gemini di Ugento.


Sono stati rotti tutti i finestrini dell’auto e l’ammaccata in diversi punti della carrozzeria.


I carabinieri giunti sul posto hanno rintracciato il proprietario del veicolo all’interno di un’attività commerciale del posto presso cui aveva trovato riparo.


L’uomo ha raccontato ai carabinieri di essere stato colpito su diversi punti del corpo e rapinato del proprio telefono cellulare. I militari dopo aver raccolto una sommaria descrizione delle caratteristiche somatiche degli aggressori hanno composto un identikit che ha portato a rintracciare poco dopo nei pressi della propria abitazione uno degli appartenenti alla banda, Emanuele Sprovieri, 32 anni, che veniva condotto in Caserma per ulteriori accertamenti.


La vitima sottoposta alle cure del caso dai  sanitari dell’ospedale di Casarano ha subito lesioni e ferite sugli arti superiori ed inferiori, guaribili in 30 giorni. L’approfondimento della vicenda ha fatto emergere molteplici elementi di rcolpevolezzaeità per gli aggressori.


In tale contesto Sprovieri è stato arrestato in flagranza per rapina (art. 628 c.p.), lesioni personali (art. 582 c.p.) e danneggiamento aggravato (art. 635 – 625 c.7). Le indagini sull’evento sono tutt’ora in corso per individuare i rimanenti componenti della banda.






Cronaca

Trasportava organi pronti per il trapianto: multato dall’autovelox

Multato sulla statale dall’autovelox e l’ASL chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente…

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Corsa contro il tempo con l’auto dell’ASL per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce al Policlinico di Bari?

Viene multato sulla statale dall’autovelox di Trepuzzi e l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente. Lo “Sportello dei Diritti”: “salvare vite umane non è più un’esimente? Sì cancellino le multe”

Se è la legge a stabilire che lo “stato di necessità” è un’esimente che scrimina il trasgressore da eventuali violazioni del codice della strada forse non lo è più per l’Asl Lecce?

C’è da chiederselo perché se non rientra nel concetto di “stato di necessità” il salvare vite umane destinatarie di organi per la speranza di un trapianto, allora siamo veramente al paradosso così da interpretare le norme solo in senso afflittivo e non in quello per cui sono state create.

È ciò che è accaduto all’autista di un’autovettura dell’Asl di Lecce che a causa di una corsa contro il tempo con l’auto aziendale, con a bordo personale medico per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce sino al Policlinico di Bari, dove ad attendere c’era un paziente pronto per il trapianto, ha appreso negli scorsi giorni non solo di essere stato multato sulla statale Lecce – Brindisi dal famigerato autovelox di Trepuzzi, ma anche che l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente.

Un fatto a dir poco singolare che merita una più attenta valutazione da parte dell’Asl affinché chieda un intervento da parte del Comando di Polizia di Trepuzzi per annullare i verbali in questione.

Dovrebbe essere noto anche ai profani che l’articolo 4 della L. 689/81 ha stabilito testualmente la non punibilità per colui che ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa.

Il concetto di stato di necessità è contenuto nell’articolo 54 del codice penale che testualmente stabilisce che:  “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”

Ora, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se il trasporto di organi destinati a salvare vite umane non costituisce “stato di necessità” ce lo dovranno dire l’Asl e il comando di Polizia Locale di Trepuzzi cui ci rivolgiamo per un’opera di sensibilizzazione affinché non ricada più su nessuno dei dipendenti impegnati nel proprio lavoro, per l’appunto di “salva vita”, anche i costi del proprio personale sacrificio per un’attività che è indispensabile per la collettività quale quella del trasporto di organi.

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Cronaca

Aereo decollato da Corfù con 273 passeggeri, costretto ad atterrare a Brindisi

Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco…

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I 273 passeggeri del volo Condor DE3665 da Corfù a Düsseldorf hanno vissuto momenti di terrore nelle prime ore di sabato scorso.

Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco.

L’incidente è stato testimoniato da decine di residenti e turisti dell’isola che hanno ripreso le fiamme sull’aereo con i loro telefoni cellulari, mentre sono state numerose le segnalazioni di un suono forte e assordante, simile a un’esplosione, udito dall’aereo.

Secondo quanto riportato, durante il decollo e a un’altitudine di circa 1.500 piedi, il motore destro dell’aereo iniziò a prendere fuoco e i piloti lo spensero. In quel momento l’aereo stava sorvolando il porto di Corfù e cittadini e visitatori hanno sentito un rumore assordante, come riportato.

Poi, secondo le prime informazioni, l’aereo ha effettuato una virata e si è mosso parallelamente alla pista.

L’aeroporto di Corfù è stato immediatamente messo in stato di allerta e sono state adottate tutte le misure previste dai protocolli di sicurezza in caso di atterraggio di emergenza.

Tuttavia, i piloti hanno deciso di proseguire con l’altro motore. L’aereo si è diretto a nord-ovest di Corfù, a quote comprese tra 6.000 e 8.000 piedi, verso l’aeroporto di Brindisi, in Italia dove è atterrato sano e salvo circa un’ora dopo, alle 21:15 ora locale.

A bordo dell’aereo c’erano 273 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio. I passeggeri, hanno trascorso la notte la notte in un albergo della zona.

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Casarano

Due auto a fuoco nella notte: una Porsche Macan ed una Hyundai

Un incendio è divampato ne centro abitato di Racale, due vetture interessate. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri

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Altro incendio di auto nel Salento, due vetture distrutte dal fuoco, Racale.

E’ accaduto in via C. A. Dalla Chiesa, verso le 6 di stamane e la matrice si sospetta sia dolosa.

A fuoco una Porsche intestata a una 49enne del luogo, titolare di una gioielleria.

Il rogo ha danneggiato anche una macchina vicina di proprietà di una 52enne.

I vigili del fuoco di Gallipoli, dopo le operazioni di messa in sicurezza, hanno avviato i rilievi insieme ai carabinieri di Casarano.

Ora sono al vaglio la visione dei filmati di video sorveglianza di alcune abitazioni della zona, nella speranza che possano essere di aiuto per accertare l’accaduto e trovare i responsabili.

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