Cronaca
Caporalato, scattano le manette
Maxi operazione presso la masseria “Boncuri” di Nardò, dove 22 tende del ministero dell’interno e 7 di fortuna ospitano circa 200 lavoratori extracomunitari e stagionali
È scattata all’alba di oggi la maxi operazione che ha visto coinvolti i carabinieri della stazione di Nardò, della Compagnia di Gallipoli, del NAS e del NIL di Lecce, presso la masseria “Boncuri” di Nardò, dove 22 tende del ministero dell’interno e 7 di fortuna ospitano circa 200 lavoratori extracomunitari e stagionali.
La masseria, al contempo, rappresenta anche il punto di partenza da cui i prestatori d’opera vengono prelevati da un caporale per poi essere messi a disposizione di un datore di lavoro tra la miriade di fondi agricoli nel Salento, per la raccolta ortofrutticola. È quanto è stato accertato in questi giorni dai carabinieri della stazione di Nardò, i quali, in abiti ed autovetture simulate, hanno effettuato alcuni servizi di osservazione, controllo e pedinamento finalizzati proprio a prevenire e reprimere il fenomeno tristemente noto del “caporalato”.
Proprio questo rapporto trilaterale tra operaio (prestatore d’opera) – caporale (colui che assolda, assicura e preleva la manodopera) e datore di lavoro (proprietario del fondo o dell’impresa agricola) è la chiave di lettura della fattispecie delittuosa dell’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e per la quale, in data odierna, è stato arrestato in flagranza di reato un cittadino della Guinea, il 21enne, Ayouba Conde.
Questi, privo di patente di guida, nelle date del 25, 26 e 27 luglio, ha prelevato con un veicolo Ford Escort, adibito al trasporto di non più di 5 persone, ben 10 individui extracomunitari, ammassati in condizioni assolutamente degradanti e disumane, per poi trasportarli presso un terreno ubicato in località Santa Rosa, agro comune Sannicola, gestito da d.l., 55anni, di Nardò.
A quel punto è scattato il blitz dei carabinieri di Nardò, coadiuvati dal personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), i quali hanno controllato ed identificato 10 lavoratori ed hanno accertato non solo la presenza di ben 7 lavoratori a nero, ma soprattutto lo sfruttamento operato dal caporale Ayouba Conde e dal datore di lavoro e gestore del fondo, d.l., incensurato.
Il primo è stato quindi tratto in arresto in flagranza di reato per il reclutamento della manodopera, per destinarla ad attività lavorativa approfittando dell’altrui stato di bisogno in condizioni di sfruttamento; il secondo è stato denunciato in stato di libertà per l’impiego di manodopera mediante attività di intermediazione, in condizioni di sfruttamento e per la palese e reiterata violazione della normativa in materia di lavoro e di igiene. è stato altresì adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e sono state elevate sanzioni per un totale di 48.168 euro. L’arrestato, ultimate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce. Entrambi sono indagati per il reato di caporalato di cui all’art. 603 – bis del codice penale.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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Cronaca
Maltrattamenti in famiglia, arresto a Gagliano
Dopo una segnalazione i poliziotti del commissariato di Taurisano hanno trovato nell’abitazione indicata un 40enne del posto che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori. Il padre presentava anche una ferita alla mano
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Gli agenti del Commissariato di Taurisano sono intervenuti dopo una segnalazione di maltrattamenti in famiglia a Gagliano del Capo.
Arrivati sul posto i poliziotti hanno trovato nell’abitazione segnalata un uomo di 40 anni che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori.
Mentre, nella casa, erano visibili diversi elementi d’arredo danneggiati, il padre dell’aggressore presentava anche un’evidente ferita a una mano.
È stato così chiamato personale del 118 intervenuto in soccorso dell’uomo ferito che è stato accompagnato al pronto soccorso di Casarano,
Al termine delle cure necessarie, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.
L’uomo ha sporto quindi denuncia nei confronti del figlio che, accompagnato negli uffici del Commissariato, al termine delle procedure, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del P.M. di turno, condotto in carcere.
*foto in alto di repertorio
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