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Cronaca

Lettera minatoria alla Poli Bortone

Foto della senatrice con minacce recapitate alla redazione del Quotidiano a Lecce. La solidarietà dei “colleghi”

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Una busta con una foto di Adriana Poli Bortone ed un messaggio minatorio, chiaramente a lei rivolto, è stata recapitata ieri alla redazione del Quotidiano a Lecce.


Alla senatrice viene intimato, da ignoti, di ritirare la candidatura per non pagare spiacevoli conseguenze.


Immediata la reazione nel centro destra, con una serie di messaggi di solidarietà per l’ex sindaca di Lecce.


Il candidato alle regionali Francesco Schittuli, concorrente interno al centrodestra per la Poli Bortone, abbandona l’ascia di guerra e esprime “la più sincera vicinanza e solidarietà per la vile lettera di minacce”. “E’ un gesto espressione di inciviltà che va assolutamente condannato e stigmatizzato”, continua, “perché lede ogni forma di libertà di democrazia partecipata e non ha nulla a vedere con le contese politiche, anche dai toni aspri, che si sono verificate in questi ultimi giorni nell’ambito della coalizione di centrodestra. Mi auguro che venga fatta chiarezza dagli inquirenti il più presto possibile per individuare gli autori del gesto affinchè possa ritornare serenità”.

“Una barbarie disgustosa e inquietante”, la definisce Luigi Vitali, segretario regionale di Forza Italia in Puglia, che afferma: “Spero gli organi competenti facciamo il prima possibile luce, adottando tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e l’incolumità della senatrice, alla quale rinnovo la solidarietà mia e di tutto il partito”.


Vicino alla Poli Bortone anche il coordinatore provinciale del partito, Cesare Mazzotta, con queste parole: “Un atto vile, rivoltante e preoccupante gesto che nulla ha a che vedere con il dibattito civile e democratico che una competizione politico-elettorale richiede. Siamo stati da subito convintamente al fianco di Adriana Poli e lo saremo ancor di più dopo questo episodio grave, che merita una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche”.


Cronaca

Balordi, bruciano in anticipo la focareddha di Sant’Andrea a Presicce

Tutto il lavoro organizzato in onore del Santo e della Festa è andato in fumo…

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Era tutto pronto per la festa del Santo Patrono, Sant’Andrea, a Presicce, ma a qualcuno questo non è andato giù.

Anche la “focareddhha”, rito propiziatorio che si perde nella memoria dei tempi, era pronta per essere accesa domani sera, se non fosse che alcuni “benpensanti”, hanno dato alle fiamme la pira in anticipo. 

Tutto il lavoro organizzato in onore del Santo e della Festa è andato in fumo. 

Della “focareddha” non è rimasto nulla, il lavoro degli amministratori e dei volontari organizzato da settimane, è andato in fumo.

Allertati i carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi della compagnia di Tricase, per cercare i responsabili.

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Cronaca

Tatiana Tramacere, 27enne esce da casa e sparisce. Chi l’ha vista?

Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni…

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Chi l’ha vista?  Tatiana Tramacere, 27enne sparita da Nardò. Ricerche in corso

Cresce la preoccupazione per Tatiana Tramacere, 27 anni, che risulta scomparsa dal pomeriggio del 24 novembre 2025, dalla propria abitazione a Nardò.

La giovane si è allontanata intorno alle 15:30, facendo perdere da allora ogni traccia.

Tatiana è alta circa 1 metro e 55, ha capelli lunghi e lisci di colore rosso e occhi azzurri. Al momento dell’allontanamento indossava jeans e un cappotto grigio.

Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni.

Anche se le autorità, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la ricercano attivamente ma, a questo punto, dopo tre giorni, si rende necessaria anche la collaborazione dei cittadini. Chiunque possa averla vista o possa avere informazioni utili al suo ritrovamento, è invitato a contattare, anche in forma anonima, il numero unico europeo 112.

Anche un dettaglio apparentemente insignificante può essere fondamentale.

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Cronaca

Si ubriaca e picchia moglie e figli, arrestato

Violenza di genere e maltrattamenti aggravati. Il marito violento, si ubriacava e colpiva la moglie minacciando di aggredirla con coltelli e cacciaviti; poi se la prendeva con i figli, minorenni, tanto che il fratello maggiore ha dovuto fare scudo alla sorellina

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La Polizia di Stato a Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica ha tratto in arresto un uomo di 37 anni, per maltrattamenti aggravati contro i familiari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha consentito di individuare specifiche responsabilità dopo un’intensa attività investigativa sviluppata a seguito della denuncia della vittima.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’indagato sarebbe stato protagonista di una molteplice serie di azioni violente ai danni della moglie e dei suoi due figli minori.

Dall’attività svolta è emerso un marito violento, che vive di lavori saltuari, lasciandosi mantenere dalla moglie e che, non solo non contribuisce alle spese domestiche, ma si appropria dello stipendio della donna, dedicandosi all’alcool di cui abusa.

Senza contare i comportamenti violenti, che illustrano una forte aggressività, posto che l’uomo, quando è ubriaco, non solo colpisce la moglie e minaccia anche di aggredirla con coltelli e cacciaviti, ma dirige la propria aggressività contro i figli minori tanto che, il fratello maggiore, abituato ad essere percosso, in una circostanza, avrebbe anche protetto la sorellina, dalle azioni del padre.

L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha permesso in tempi rapidi di individuare specifiche responsabilità penali e interrompere il clima di violenza dilagante nel predetto ambito familiare.

L’uomo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Con questo intervento la Polizia di Stato conferma l’impegno costante nel contrasto ai reati di genere e contro la persona, garantendo nel modo più efficace possibile, la tutela delle vittime più fragili.

 

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