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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, tre arresti in 24 ore

A Ugento 38enne picchia padre per soldi. A Lecce fermato 25enne per tentato omicidio ai danni della ex e della suocera 8episodio risalente a giugno). A Campi arrestato 36enne responsabile di violenze e minacce nei confronti dei propri familiari e di danneggiamenti all’abitazione di famiglia

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Nell’ambito delle attività di contrasto ai reati commessi in contesti familiari, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, nelle ultime 24 ore, hanno dato esecuzione a tre distinti provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di maltrattamenti contro familiari e conviventi.


A UGENTO


Il caso più grave a Ugento dove i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato nella flagranza di reato un 38enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.


L’uomo nel corso di una lite scaturita all’interno dell’abitazione di famiglia ha aggredito il padre 61enne colpendolo al braccio con un coltello, presumibilmente in seguito al suo rifiuto di consegnargli del denaro richiesto dal figlio, verosimilmente da destinare all’acquisto di sostanze stupefacenti.


A seguito dell’aggressione il genitore è stato trasportato presso l’ospedale di Tricase, dove è stato medicato e giudicato con prognosi di 15 giorni.


Non corre pericolo di vita.


Il figlio si era inizialmente dato alla fuga, ma è stato rintracciato ed arrestato in serata dai Carabinieri a conclusione di rapide, serrate ed ininterrotte ricerche.


L’uomo è ora indagato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, estorsione, minacce e per porto di armi od oggetti atti ad offendere.


Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.


A LECCE


Altro episodio nel Capoluogo dove i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce nei confronti di un 25enne di origine romena.


Il giovane si trovava già detenuto per un episodio di violenza domestica avvenuto nel giugno scorso quando si era reso presunto responsabile di un episodio di volenza domestica dopo aver aggredito, con un paio di forbici, la ex compagna 29enne e la madre di lei, colpendole ripetutamente alla testa, al dorso e agli arti superiori prima di tentare la fuga lanciandosi da una finestra.


Tentativo rimasto vano perché fermato dai militari prontamente intervenuti dopo che sono stati allertati dalle stesse malcapitate. Le due vittime sono state poi trasportate presso l’ospedale di Casarano e dimesse con prognosi di dieci giorni.


A carico dell’uomo, oltre al reato di maltrattamenti in famiglia, è ora formalmente contestato anche il tentato omicidio.

L’indagato quindi, in ottemperanza a quanto disposto dal provvedimento in esame, resta attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Lecce.


A CAMPI SALENTINA


I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne del posto, già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora per precedenti violazioni.


L’uomo è ritenuto responsabile di reiterate condotte violente e minacce nei confronti dei propri familiari, nonché di danneggiamenti all’abitazione di famiglia, che in alcuni casi veniva resa inagibile.


L’indole violenta dell’uomo è emersa anche nel corso dell’intervento dei militari.


Anche in tale contesto, infatti, non ha esitato ad opporre resistenza aggravando così ulteriormente la propria posizione.


Al termine delle formalità l’arrestato, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


UN FENOMENO ANCORA TROPPO DIFFUSO


I tre episodi, registrati in un’unica giornata, confermano quanto il fenomeno dei maltrattamenti in famiglia continui a rappresentare una delle emergenze sociali più gravi e silenziose.


La tempestività degli interventi dei Carabinieri testimonia l’impegno costante dell’Arma nel tutelare le vittime di violenza domestica, spesso costrette a convivere con situazioni di sopraffazione, intimidazione e paura.


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Cronaca

Tiggiano: ritrovati paramenti sacri trafugati

Arrestato 47enne del luogo per il furto perpetrato nello scorso settembre nella cappella Madonna dell’Assunta. Aveva rubato quattro casule e un camice bianco

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Dopo un paziente e meticoloso lavoro di analisi, ascolto e osservazione, i Carabinieri della Stazione di Corsano hanno individuato l’autore del furto dei paramenti sacri sottratti lo scorso settembre dalla cappella “Madonna dell’Assunta” di Tiggiano.

Le indagini, avviate a seguito della denuncia sporta dal sacerdote dellaparrocchia di  “S. Ippazio V. e M.”, unitamente al priore della locale Confraternita dedicata alla Madonna dell’Assunta e al Santissimo Sacramento, hanno impegnato i militari dell’Arma in un’articolata attività investigativa.

L’ascolto di numerosi testimoni, la ricostruzione puntuale dei movimenti registrati nei pressi della cappella e l’analisi di diverse immagini di videosorveglianza presenti nell’area, hanno consentito di raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti.

Le risultanze emerse hanno orientato l’attenzione dei Carabinieri su un 47nne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine.

A seguito di una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto l’intero corredo liturgico sottratto: quattro casule e un camice bianco, accuratamente occultati all’interno dell’abitazione dell’uomo.

I paramenti sacri, riconosciuti come oggetto del furto, sono stati repertati e posti sotto sequestro, in attesa di restituzione alla curia.

L’indagato è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per furto aggravato.

L’attività d’indagine, condotta con riservatezza e determinazione, ha consentito di restituire alla comunità di Tiggiano beni di valore religioso e anche un importante simbolo di fede e identità collettiva, suscitando apprezzamento e gratitudine da parte dei cittadini e delle autorità ecclesiastiche.

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Cronaca

Nardò, preso spacciatore del centro storico

La Polizia ha arrestato di un 34nne in flagranza di reato, sorpreso con diversa sostanza stupefacente e un’ingente somma di denaro (in totale oltre 15mila euro)

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Durante un servizio di controllo nel centro storico di Nardò, l’attenzione dei poliziotti in servizio di volante è stata calamitata da un un uomo con uno zainetto in spalla che alla vista della volante cercava di nascondere qualcosa nella mano.

Gli agenti, insospettiti, si sono fermati per un controllo e alla richiesta di spiegazioni, l’uomo preso di sorpresa, ha mostrato lo spinello che aveva cercato di nascondere e poi consegnato lo zainetto, confessando di avere dell’altra sostanza stupefacente all’interno.

Infatti la perquisizione ha portato al rinvenuimento di  circa 0,6 grammi di marijuana, due spinelli confezionati con lo stesso tipo di sostanza e un pezzo solido di hashish del peso di circa 50 grammi oltre alla somma di 10.590 euro in banconote di diverso taglio, probabilmente ricavo della vendita di stupefacenti.

L’uomo, identificato come M.F., 34nne residente a Nardò e già recidivo in fatto di reati legati allo spaccio, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove è proseguita la perquisizione da parte degli agenti.

Nell’abitazione è stata rinvenuta dell’altra sostanza: nello specifico circa120 grammi lordi  di marijuana e oltre 160 di hashish oltre ad un ulteriore somma di 4.800 euro, sempre probabile provento di spaccio.

Tutto il materiale rinvenuto, compresa la considrevole somma di denaro, è stato posto sotto sequestro e il giovane accompagnato presso gli uffici  del locale Commissariato di P.S. dove al termine delle formalità, considerata la flagranza del reato, l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato che ha avvisato il PM di turno presso il Tribunale Ordinario di Lecce che ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa di determinazioni della autorità giudiziaria.

Il Commissariato di P.S. di Nardò a seguito di numerose segnalazioni giunte su attività di spaccio nei luoghi di aggregazione giovanile del centro cittadino, ha incentivato i controlli ponendo particolare attenzione al fenomeno per contrastarne la diffusione.

 

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Cronaca

A processo per molestie sessuali i due sottocapi della Capitaneria di Otranto

La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto…

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I due sottocapi della Guardia Costiera, per le presunte molestie sessuali nei confronti di una 27enne salentina, andranno a processo.

La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto.

Il Gup Valeria Fedele del tribunale di Lecce, ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati, a differenza del PM Luigi Mastroniani che aveva chiesto il non luogo a procedere. 

I due imputati sono difesi dagli avvocati Veronica Merico, Massimiliano Petrachi, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo.

Una delle ragazze ha raccontato di essere stata vittima di apprezzamenti a sfondo sessuale  quando, per motivi di lavoro, rimanevano soli, in quelle occasioni si sarebbero consumati gli abusi. 

Sembrerebbero ancora più invasive le molestie ricevute dal secondo militare, consumate invece durante i turni in sala operativa, anche di notte. 

Il processo si terrà a febbraio 2026, davanti ai giudici in composizione collegiale. 

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