Cronaca
Quando iniziano i lavori per il primo lotto della 275
Dall’ultimo numero cartaceo de Il Gallo
In qualunque verso la si percorra, la Maglie-Leuca è una strada in salita. Il rifacimento della SS275 è ancora in bilico: il progetto di ammordenamento, avviato quasi 30 anni fa e passato per l’annullamento della prima gara 6 anni addietro, nonché dalla chiusura di un interminabile contenzioso amministrativo, sembra avvicinarsi a soluzione definitiva, quantomeno per il rifacimento di una parte della statale.
L’avvio dei lavori per il primo lotto è ancora una volta vicino, ma al contempo la cantierizzazione non ha data certa in calendario. Una serie di snodi burocratici aprono la corsa contro il tempo per veder avviare i lavori alla fine della prossima primavera. L’ostacolo, però, è sempre dietro l’angolo. Giugno 2023, pertanto, resta da oggi la più rosea delle previsioni. Vediamo insieme perché.
Subito le prime proroghe
Lo scorso mese di giugno, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, ha convocato i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati proprio al passaggio del primo lotto del tracciato, che va dal territorio di Maglie alla zona industriale di Tricase. Si tratta degli amministratori di: Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Scorrano, San Cassiano, Nociglia, Botrugno, Surano, Montesano Salentino, Andrano, Tricase.
Alla presenza del commissario straordinario e responsabile della Struttura Territoriale Anas Puglia, Vincenzo Marzi, è stato illustrato in quella sede il progetto definitivo del suddetto lotto, per un importo complessivo di oltre 244 milioni di euro spalmati su 23,3 chilometri con raddoppio delle corsie (da due a quattro). Qui, è stato analizzato anche lo stato di attuazione del procedimento in corso.
È seguita, nei singoli Comuni citati, la discussione in merito. I Consigli Comunali sono stati chiamati, uno per uno, a deliberare l’approvazione del progetto in questione. Uno step fondamentale affinché, mentre il Ministero per la Transizione Ecologica e la Regione Puglia stilano le loro valutazioni ambientali, si possa avere la documentazione necessaria a far scattare dapprima le disposizioni di pubblica utilità dell’opera e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, e poi la messa a bando dell’opera.
Uno dopo l’altro, hanno risposto positivamente Melpignano, Maglie, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Andrano, Montesano e Tricase. Muro Leccese, frenato dal Covid, ha deliberato (dopo proroga) lo scorso 5 agosto. Resta quindi Scorrano, investito dalle vicissitudini giudiziarie che hanno visto coinvolto il sindaco Mario Pendinelli.
Così come accaduto per Muro, anche a quest’ultimo Comune il Commissario ha concesso una proroga di 15 giorni per partorire una risposta. E va da sé che, sino all’esito nero su bianco, perduri il timore di un imprevisto che possa cristallizzare ancora una volta la Conferenza dei Servizi e, di conseguenza, la nascita della nuova 275.
Come e quando
Qualora tutto dovesse procedere secondo i piani, quindi, i prossimi appuntamenti sono i seguenti. Entro metà settembre l’approvazione definitiva del progetto. Entro fine novembre la stesura del progetto esecutivo. Cinque mesi poi (e siamo a fine aprile 2023) per indire la gara d’appalto. Per arrivare, infine, ai lavori ad inizio giugno 2023 (con termine da stabilirsi). Se la domanda più frequente è il “quando”, la risposta (seppur riferita al solo avvio del primo lotto) è quindi non prima di 10 mesi. Pur sempre un traguardo se si pensa che, per la prima volta dopo quasi 30 anni, si porrebbe la prima pietra di un’opera che ormai per molti è più una chimera che un progetto.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
-
Cronaca4 giorni faRitrovata senza vita in casa una 67enne a Tricase: vani i soccorsi
-
Attualità2 settimane faLuca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
-
Attualità2 settimane faTricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
-
Cronaca2 settimane faColtelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri
-
Cronaca3 settimane faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Attualità3 settimane faTricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
-
Attualità3 settimane faA Tiggiano 60 anni dopo
-
Cronaca3 settimane faDoppio furto d’auto, tre arresti
