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Carpignano

Tragedia sulla statale: 3 morti sulla 275

Un impatto frontale sulla 275 all’altezza di Muro Leccese toglie la vita a marito e moglie di Carpignano e ad un uomo residente a Tricase. Coinvolta bimba di 4 anni

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Un inferno di lamiere la strada statale 275, luogo di un terribile incidente all’altezza dello svincolo per Muro Leccese, tra Maglie e Scorrano. Qui, un tremendo impatto frontale ha tolto la vita a tre persone.


Nel tratto sprovvisto di spartitraffico, una Ford Fiesta ed una Fiat Croma, che viaggiava in direzione sud, si sono scontrate, coinvolgendo nell’impatto anche una Fiat 600.


Per Mario Bruno Brunetta, 63enne, e la moglie Anna Giorgina Specchia, 65enne di Carpignano Salentino, e per Rocco Martino Salvatore, residente a Tricase, l’incidente è stato fatale. Sono 3 quindi le vittime accertate, mentre un quarto uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale, in gravi condizioni.


Coinvolta anche una bimba di 4 anni, trasportata in ospedale e valutata guaribile in 10 giorni. La piccola viaggiava in auto con i due coniugi deceduti, di cui era nipote, e con la madre. Quest’ultima, Natalia, è ricoverata in prognosi riservata e versa in gravi condizioni.


Per la famiglia a bordo della Fiat 600 invece, proveniente dal basso Salento, solo qualche lieve ferita. Si tratta di una coppia e della rispettiva figlia, sbalzati con l’auto a circa 200 metri dal luogo dell’incidente.

Sul posto forze dell’ordine, ambulanze e vigili del fuoco, impegnati prima nell’estrarre dalle lamiere le persone coinvolte nell’incidente e poi nelle procedure di soccorso e identificazione.


Lorenzo Zito


 


Andrano

Stanziati 5 mln di euro per la chiusura della discarica di Poggiardo

La Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui…

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𝐄𝐗 𝐃𝐈𝐒𝐂𝐀𝐑𝐈𝐂𝐀 𝐒𝐈𝐓𝐀 𝐈𝐍 𝐋𝐎𝐂𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀’ 𝐏𝐀𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐙𝐙𝐄 𝐀 𝐏𝐎𝐆𝐆𝐈𝐀𝐑𝐃𝐎. 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐔𝐒𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐅𝐈𝐍𝐈𝐓𝐈𝐕𝐀 𝐄 𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐒𝐒𝐀 𝐈𝐍 𝐒𝐈𝐂𝐔𝐑𝐄𝐙𝐙𝐀

𝐔𝐧’𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝟐𝟔 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟗𝟗𝟕 𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟓 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨.

Lunedì 4 agosto 2025 la Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui ha stanziato 5 milioni di euro a fondo perduto, per finanziare la chiusura definitiva e la messa in sicurezza delle discariche pubbliche.

Nella tipologia prevista dal provvedimento regionale rientra la ex discarica presente sul nostro territorio, in funzione dal 1997 al 2005 e gestita da Monteco S.p.A.  La Regione Puglia, infatti, ha inteso rivolgere il provvedimento alle “discariche pubbliche nel tempo configuratesi quali discariche di bacino (ex ATO provinciali) a servizio di una pluralità di Comuni conferitori.”

E’ 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞. Finalmente i costi per la realizzazione del progetto di chiusura e messa in sicurezza della ex discarica (quasi 3 milioni di Euro) non saranno più a carico del Comune di Poggiardo, ma a carico della Regione Puglia. 

Di questo provvedimento ne beneficeranno anche tutti i Comuni conferitori, in quota parte rispetto ai rifiuti conferiti (Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Cannole, Carpignano Salentino, Castro, Cursi, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Melpignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Sanarica, San Cassiano, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Surano, Supersano e Uggiano la Chiesa). 

Residuano i costi della post gestione, a carico dei Comuni, nella misura in cui saranno effettivamente verificati e dovuti.

La nostra Amministrazione“, in una nota il sindaco Antonio Ciriolo, ” è stata impegnata costantemente su questo fronte, con l’obiettivo di ottenere questo risultato che porta, in primis, alla definizione della chiusura e messa in sicurezza della ex discarica, per  le conseguenze ambientali e sanitarie che il mantenimento della situazione attuale potrebbe comportare per la nostra Comunità, a causa dell’infiltrazione di acque meteoriche nel corpo dei rifiuti; al contempo, questo provvedimento consente di evitare che i costi per la realizzazione del progetto di chiusura gravino esclusivamente sulle tasche dei cittadini di Poggiardo e degli altri 26 Comuni della Provincia di Lecce.

Auspichiamo”, continua, “che con questo provvedimento si possa scrivere la parola 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚’ 𝐏𝐚𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐞, attraverso la sua definitiva messa in sicurezza e riqualificazione e la realizzazione dell’articolato progetto di chiusura che prevede, tra le tante misure, la risagomatura della stessa, la gabbionata perimetrale di stabilizzazione, le opere relative alla gestione delle acque meteoriche e alla raccolta del percolato, inclusi i monitoraggi e le emissioni del biogas, qualora presenti. 

A conclusione”, conferma il sindaco, “si effettuerà la piantumazione di varie specie arboree che non lasceranno più spazio alla vista di quel telo nero che oggi ricopre la ex discarica”.

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Attualità

Sicurezza, legalità e prevenzione: arresti e controlli tra lidi e paesi

Interventi dei carabinieri a Lecce, Cavallino, San Foca, Porto Cesareo, Carmiano, Campi Salentina e Carpignano Salentino

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I carabinieri della Compagnia di Lecce, con il supporto specializzato del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno effettuato approfonditi accertamenti mirati tra le aree di Lecce e Melendugno.

Nel corso delle ispezioni è denunciato un 30enne di Cavallino, amministratore unico di un’attività di bar-ristorazione in un lido balneare di San Foca – Torre Specchia, ritenuto responsabile di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, per non aver sottoposto i dipendenti alla prescritta visita medica preventiva.

Allo stesso modo sono state comminate sanzioni penali per un totale di circa 6mila euro.

Parallelamente, durante un’ispezione igienico-sanitaria a Lecce, i carabinieri del N.A.S. hanno contestato una sanzione amministrativa di 2mila euro a un bar-pasticceria per irregolarità nell’etichettatura e nell’informazione sugli alimenti.

Tutte le risultanze sono state trasmesse alle competenti Autorità amministrative e sanitarie per i necessari approfondimenti.

Operazione di contrasto all’illegalità anche a Porto Cesareo, Carmiano e Campi Salentina.

L’operazione ha portato all’arresto di un uomo destinatario di ordinanza di carcerazione domiciliare emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi per reati legati alla falsità ideologica.

Sono state inoltre denunciate due persone sorprese a violare misure restrittive imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Durante il servizio sono state contestate anche violazioni amministrative in materia di sostanze stupefacenti a carico di tre persone.

Particolarmente significativa è risultata la collaborazione con la Capitaneria di Porto Cesareo, che ha permesso il sequestro amministrativo di tre carrelli ambulanti per la vendita abusiva di materiale da spiaggia, privi di autorizzazioni e contenenti circa mille articoli per un valore stimato di 10mila euro.

Inoltre, sono stati sequestrati circa otto chilogrammi di cocco e mandorle abbandonati su una spiaggia, probabilmente destinati alla vendita abusiva. Intervento notturno, poi, a Carpignano Salentino. Protagonisti i carabinieri del NORM della Compagnia di Maglie, che hanno arrestato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Durante il controllo in Largo Pini, il fermato ha tentato di disfarsi di circa 80 grammi di hashish, recuperati dai militari dell’Arma insieme a circa 3 grammi di marijuana.

Nel tentativo di sottrarsi al controllo, l’uomo ha aggredito un carabiniere provocandogli un trauma con una prognosi di 5 giorni.

Il carabiniere ferito è stato prontamente soccorso presso l’ospedale di Scorrano, mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

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Attualità

Le Vie dei Boschi, rete ecologica per 4 paesi

Melendugno, Calimera, Carpignano e Martano insieme per valorizzare gli antichi tratturi, ripristinare la biodiversità e contrastare i cambiamenti climatici. Mercoledì 28 maggio la presentazione del Progetto nella sala consiliare di Melendugno

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Nasce una rete ecologica per tutelare l’ambiente, custodire e favorire la biodiversità, promuovere il territorio a partire dal territorio stesso e difenderlo dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici, grazie ad una progettazione integrata e coordinata nel rispetto del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.

È il progetto “Le Vie dei Boschi”, le antiche vie percorse dai carbonari, dagli allevatori e dai boscaioli di Melendugno, Calimera, Carpignano Salentino e Martano che ora si mettono insieme per partecipare ad un Bando regionale e puntare sulla riforestazione degli spazi urbani ed extra urbani all’insegna della biodiversità, con il ripristino di specie autoctone.

L’obiettivo è duplice: contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico e utilizzare le stesse Vie dei Boschi per offrire un modello di turismo sostenibile grazie alla mobilità lenta. Le vie infatti sono candidate a divenire piste ciclo-pedonali che collegheranno i quattro paesi.

Il progetto sarà presentato ai cittadini mercoledì 28 maggio (ore 17) nella sala consiliare di Melendugno.

Saranno presenti i sindaci Maurizio Cisternino (Melendugno), Fabio Tarantino (Martano), Gianluca Tommasi (Calimera), e Mario Bruno Caputo (Carpignano Salentino), con i tecnici impegnati nella realizzazione del progetto e il rup, Roberto Bruno.

Tutto nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto già nel 2023 dai quattro comuni con la Cooperativa sociale Naturalia (presieduta da Antonio Durante) e le associazioni Fare Progetto Terra” (Walter Stomeo), Radici Urbane, (Cesare Di Mitri) e l’associazione micologica Bresadola, (rappresentata dal socio Samuele Tommasi).

«Crediamo molto nella necessità di fare rete, seguendo il modello della progettazione europea che spinge i territori ad aggregarsi e abbiamo subito colto i vantaggi per la nostra comunità derivanti da questo articolato progetto, che ora invieremo alla Regione Puglia per chiedere che ci venga finanziato», spiega Maurizio Cisternino, sindaco di Melendugno, Comune capofila, «l’obiettivo è di ricreare la biodiversità di un’agroforesta extraurbana valorizzando gli antichi sentieri percorsi da nostri antenati, custodire le memorie della civiltà contadina e promuovere un modello di sviluppo sostenibile a beneficio dei nostri concittadini e dei tanti turisti che ogni anno vengono a visitare il nostro territorio. La realizzazione del progetto renderà sempre più attrattiva tutta l’area, che è particolarmente vocata non solo al turismo balneare, ma anche al turismo lento e sostenibile. In programma c’è anche la realizzazione di un marchio comune che connoti l’intera area anche sotto il profilo naturalistico, una carta che ci giocheremo, naturalmente, nei mercati turistici nazionali e internazionali per arricchire la nostra offerta. Ne deriveranno dei benefici per tutte le attività legate al turismo, come la ricettività, la ristorazione, il servizio di guide turistiche e accompagnamento dei gruppi e lo sviluppo di una serie di servizi specializzati, puntando sempre di più sulla destagionalizzazione».

Spiega la referente del progetto, la consigliera comunale di Melendugno con delega all’Ambiente, Patrizia Gerardi: «Cresce sia da parte dei turisti, che da parte dei nostri concittadini, il bisogno di sviluppare un nuovo modello di mobilità lenta, per recuperare il contatto con la Natura e la scoperta della nostra Storia. Questo progetto è un investimento per il presente, ma anche per il futuro a vantaggio delle generazioni future. Per questo il nostro Comune è stato sin da subito tra i principali promotori. E’ stato firmato un accordo che  ha come finalità  quella di redigere e attuare progetti in maniera coordinata  tra le diverse realtà aderenti che costituiranno il riferimento programmatico delle amministrazioni firmatarie, le quali hanno scelto il Comune di Melendugno come Comune capofila e unico referente della Regione Puglia».

Sotto la direzione del Museo Naturale del Salento, responsabile del progetto per la parte scientifica, saranno piantate specie rigorosamente autoctone: querce, carrubo, corbezzolo, macchia mediterranea in generale, ma anche alberi da frutto che un tempo costellavano la campagna salentina: fico, pero selvatico, susino, giuggiolo, melograno, mandorlo, sorbo, azzeruolo

I sentieri non saranno snaturati, ma ripristinati così come erano alle loro origini.

Sarà ripiantumata anche una particolare specie di quercia che ora rischia di scomparire sotto l’attacco di una sconosciuta infezione che l’ha colpita.

In cantiere c’è ovviamente anche la realizzazione di una mappa dei sentieri, uniforme e dettagliata, che sarà consultabile attraverso carte escursionistiche e sul web.

Le Vie dei Boschi, all’ombra di querce, corbezzoli, melograni… diventano così un progetto originale che guarda lontano, affondando le radici della storia più autentica del Salento.

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Il sindaco Maurizio Cisternino, con la consigliera Patrizia Gerardi durante la cerimonia romana di consegna della Bandiera Blu

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