Alezio
Ricerche archeologiche ad Alezio: nuove scoperte sulla civiltà messapica

Una piazza cerimoniale, numerose tombe tra le quali quella di un bambino, il rinvenimento di olive quali offerte destinate ad accompagnare il viaggio nell’aldilà. Sono alcune delle scoperte della prima campagna di ricerche archeologiche effettuata nella necropoli messapica di Monte d’Elia ad Alezio, condotta dal Laboratorio di Archeologia classica dell’Università del Salento sotto la direzione dal professor Giovanni Mastronuzzi. Concluse nei giorni scorsi le operazioni di scavo, si prosegue ora con le analisi dei reperti a cura di un team di cui fanno parte i ricercatori del CNR – ISPC Ivan Ferrari e Francesco Giuri, gli archeologi professionisti formati a UniSalento Patricia Caprino e Francesco Solinas e le studentesse del corso di laurea magistrale in Archeologia Irina Bykova ed Elisa Lauri. Le indagini avvengono in regime di concessione ministeriale MIBACT (DG ABAP 1023 del 2019) e in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, con il contributo economico del Comune di Alezio e dell’Università.
«Nell’arco di alcune settimane di ricerche sono emersi nuovi fondamentali dati per la conoscenza della civiltà messapica, innanzitutto attraverso la ricostruzione topografica dell’area di Monte d’Elia e il riconoscimento dei rituali funerari lì praticati nell’antichità», spiega Mastronuzzi, «Alcuni saggi di scavo hanno permesso di recuperare informazioni sulla morfologia dell’area, ovvero sull’andamento del rilievo collinare che accoglie la necropoli di Alezio, da cui è possibile osservare, su un lato, il mare e, sull’altro, l’antico insediamento messapico. Di estrema importanza è il dato che concerne l’identificazione di una grande piazza cerimoniale intorno alla quale, all’interno di recinti costruiti con grandi massi, si concentravano i gruppi di tombe appartenenti a nuclei di famiglie o clan. Essa costituiva il punto di arrivo delle processioni che accompagnavano il defunto nell’ultimo viaggio dalla casa al luogo del seppellimento. Elementi di maggiore dettaglio provengono dallo scavo di sepolture che non furono intercettate nel corso delle indagini degli anni Ottanta dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia. È stata infatti identificata una fossa, dotata di pavimento in blocchi di calcare e di cornice in carparo, al cui interno erano accumulati i resti di almeno 12 individui. Un ossario, insomma, collegato al funzionamento della necropoli e alla prassi del riuso delle strutture funerarie per varie deposizioni. Abbiamo rinvenuto alcuni oggetti appartenenti ai corredi: una lucerna, un piatto, una “trozzella” (tipico vaso della civiltà messapica, ndr), due pesi da telaio e un puntale di giavellotto. Con alcuni di questi oggetti veniva identificato il sesso del defunto nel corso della cerimonia di inumazione (la “trozzella” per le donne, le armi per gli uomini), e potevano indicare rango e ruolo ricoperti in vita. Un altro rinvenimento molto importante è quello della tomba di un bambino, sepolto in un piccolo sarcofago con alcuni oggetti di corredo: un bicchiere per il vino (skyphos), un’anforetta, un sonaglio e un astragalo con funzione di giocattoli, e anche uno “strigile”. Quest’ultimo è elemento che contraddistingue gli atleti, potrebbe essere quindi un dono che sottolinea il mancato raggiungimento dell’età adulta. Intorno alla tombe abbiamo poi numerose deposizioni secondarie: i resti di inumati precedentemente collocati all’interno di sarcofagi potevano essere rimossi e spostati per accogliere nuove deposizioni. Le ossa e gli oggetti di ornamento personale, come anelli e spille, venivano religiosamente raccolti e ricollocati nelle immediate vicinanze delle tombe. Un dato di straordinario rilievo è, infine, rappresentato dal rinvenimento di olive, quali offerte alimentari destinate ad accompagnare il viaggio nell’aldilà».
In questi giorni sono stati avviati il restauro e lo studio dei reperti, manufatti e reperti bioarcheologici; tali attività continueranno nei prossimi mesi parallelamente all’elaborazione della documentazione di scavo. Sulla base delle conoscenze acquisite potrà essere programmata una nuova campagna di ricerche sul campo, da effettuare a partire dalla prossima primavera in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce (funzionaria responsabile la dottoressa Serena Strafella).








Alezio
Sette auto in fiamme in provincia nella notte

Notte movimentata quella tra il 3 e il 4 maggio per i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Lecce, intervenuti in diverse località per spegnere incendi che hanno coinvolto complessivamente sette autovetture.
Le prime fiamme sono divampate poco dopo l’una di notte a Nardò, sulla Strada Provinciale 359, dove due auto parcheggiate all’interno di un autosalone sono state avvolte dal fuoco. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli insieme ai Carabinieri, che hanno avviato le prime indagini.
Il secondo intervento è stato effettuato alle 03:10 a Lizzanello, in via Trento, dove una BMW è stata completamente danneggiata da un incendio. Anche in questo caso sono intervenuti i Carabinieri per le verifiche del caso.
Poco dopo, alle 03:51, le squadre dei Vigili del Fuoco sono state chiamate ad Alezio, in via Sandro Pertini, dove le fiamme hanno colpito una Fiat Punto.
Infine, alle 05:06, un nuovo allarme è scattato a Casarano, in Piazza Taro: due le vetture coinvolte, una Lancia Y e un’Alfa Romeo Giulia.

Grazie al tempestivo intervento delle squadre antincendio, è stato possibile contenere le fiamme e impedire che si propagassero ulteriormente, evitando danni più gravi o conseguenze per le persone. Fortunatamente, in nessuno dei casi si registrano feriti.
Restano ancora da chiarire le cause dei roghi, sulle quali sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Non si esclude al momento alcuna ipotesi, inclusa quella del dolo.
Alezio
Alezio allunga la festa
Preparativi in corso per il Comitato della Lizza: previsti quattro giorni per la festa patronale 2025

Novità in vista per la festa patronale di Alezio, pronta a celebrare la Solennità di Maria SS. Assunta in Cielo tradizionalmente conosciuta da tutti come la festa della Madonna della Lizza, nelle giornate del 14 – 15 – 16 e 17 agosto.
L’edizione 2025 introduce, dunque, una novità e cioè l’aggiunta del 17 agosto come quarto giorno di festa.
Le prime tre giornate saranno quelle tradizionali, mentre la quarta sarà caratterizzata dalla terza edizione della Sagra della Pasta Maritata (a partire dalle ore 220 in Largo Fiera e in via del Santuario) e de La Lizza dei Bambini (dalle 200 alle 22 in via Lizza e sul Sagrato della Lizza).
A curare le luminarie (la cui accensione sarà prevista anche per la serata del 17 agosto), sarà la ditta “Arte & Luce” di Antonio De Donno.
Il 15 agosto sarà, invece, dedicato ai Gran Concerti Bandistici: Città di Rutigliano (diretto dal Maestro Gaetano Cellamara) e Città di Conversano (diretto dalla Maestra Susanna Pescetti).
Altrettanto ricche saranno le serate del 14, 16 e 17 agosto che vedranno la presenza di tre importanti spettacoli musicali.
Ancora top secret il nome del noto cantautore nazionale che si esibirà in concerto sul palco che verrà allestito in Largo fiera la sera del 16 agosto.
«Quest’anno», afferma il presidente delegato Davide Restino, «ci stiamo impegnando ad organizzare una festa ancora più importante, con l’obiettivo e l’auspicio di saper mantenere salde le sue tradizioni fissando lo sguardo al coinvolgimento di tutte le fasce d’età».
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Alezio
La Giusta Direzione di Alezio
Un progetto per agevolare l’accessibilità ai servizi disponibili sul territorio per i cittadini stranieri che potrebbero avere difficoltà a comprendere la lingua italiana

La Giusta Direzione è un progetto di riqualificazione urbana per la realizzazione di cartellonistica inclusiva in lingua straniera.
Verrà presentato in conferenza stampa domani, giovedì 5 dicembre, alle ore 10, presso il palazzo comunale, di Alezio.
Destinatari principali dell’intervento, sono i migranti accolti all’interno del progetto di accoglienza DM/DS SAI Alezio di cui ente titolare ed ente attuatore sono rispettivamente il comune di Alezio e la Cooperativa Sociale Rinascita.
L’obiettivo principale è quello di agevolare l’accessibilità ai servizi disponibili sul territorio per i cittadini stranieri che potrebbero avere difficoltà a comprendere la lingua italiana, migliorando in questo modo la costruzione di un percorso di autonomia, attraverso la conoscenza e mappatura del territorio.
Il progetto valorizza la diversità linguistica e ne riconosce il patrimonio, rendendo visibile a tutte le culture di origine dei migranti una cartellonistica proposta in 6 lingue: italiano, inglese, francese, arabo, ucraino e urdu.
Saranno presenti: Andrea Barone, sindaco Comune di Alezio; Rocco De Santis, assessore alle politiche sociali Comune di Alezio; Valentina Romano, direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia; Rosario Tornesello, direttore di Nuovo Quotidiano di Puglia; Ilaria Forte, coordinatrice progetto DM/DS SAI Alezio; Gianmarco Negri, responsabile area accoglienza cooperativa sociale Rinascita.
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