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Dai Comuni

Ludoteca ferma al palo a Lecce: “Inaugurazione farsa”

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Il coordinatore cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento, Giancarlo Capoccia, interviene sulla ludoteca di via Sozy Carafa a Lecce.









Il 6 gennaio 2020 venne inaugurata, dall’attuale amministrazione comunale, la Ludoteca in via Sozy Carafa a Lecce, che avrebbe dovuto accogliere un massimo (giornaliero) di 24 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Al suo interno fu presentato un servizio ludico, ricreativo, educativo e sociale di interesse pubblico, dedicato alla crescita e formazione dei bambini in uno spirito collaborativo con le famiglie. Fu illustrato come uno spazio fondamentale per le famiglie di San Pio, un’attività che avrebbe dovuto agevolare e conciliare i tempi lavorativi con la quotidianità, anche nelle ore pomeridiane e nei giorni di chiusura scolastica“.








A distanza di quasi due anni, quella ludoteca presentata come l’innovazione per il rione di San Pio è solo una struttura vuota, sporca, gli arredi e i giochi sono spariti, lo spazio esterno è infestato da erbacce con i giochini destinati ai bambini abbandonati. Praticamente è una scatola vuota, usata come specchietto per le allodole: i commenti della gente che abbiamo incontrato sono stati abbastanza chiari, intrisi di delusione e rabbia.
Ancora una volta ci troviamo dinanzi ad una delle tante inaugurazioni farsa alle quali siamo, ormai, abituati”.









Chiediamo al Sindaco di Lecce Carlo Salvemini e all’assessore al Welfare Silvia Miglietta quali sono i progetti per questo contenitore vuoto, ci dicano se hanno intenzione di fare diventare questo spazio un luogo vivo e animato dalle voci e dai giochi dei bambini del quartiere arricchendo l’offerta di servizi alle famiglie“.


Alessano

L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo

Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano

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Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.

L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.

Interventi e dettagli di seguito in locandina.

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Attualità

Tricase: «Via i pali dal centro del marciapiede»

«Perché solo a Tricase i diversamente abili, gli anziani, i genitori con i passeggini non contano nulla?». “Tricase, che fare?” chiede l’interruzione dei lavori in corso su via Lecce per rivedere il rifacimento del marciapiede che costeggia la linea ferroviaria e che «dovrebbe permettere il transito, a tutti e in sicurezza», da via Dante Alighieri (passaggio a livello) fino al Piazzale Stazione. Il sindaco Antonio De Donno: «Progerttazione non nostra ma di “Aree Interne”. Abbiamo comunque fatto notare la ocsa e i pali saranno spostati»

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Lampioni e impedimenti vari lungo i marciapiedi è quanto sta accadendo a Tricase anche con i lavori in corso.

La denuncia arriva dal gruppo di opposizione “Tricase, che fare?” con una nota a firma dei consiglieri Giovanni Carità, Antonio Baglivo e Armando Ciardo.

I consiglieri fanno riferimento al PEBA, il cui acronimo fa riferimento al Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici e degli spazi per tutti i cittadini.

«Tutti, nessuno escluso!», sottolineano i consiglieri di minoranza.

Tricase ha adottato il PEBA? «Certamente sì», evidenzia il capo gruppo Giovanni Carità, «prima nella Commissione Statuto e Regolamenti, che presiedo da cinque anni, e poi in Consiglio Comunale».

In effetti, il PEBA è stato definitivamente adottato con voto unanime dal Consiglio Comunale di Tricase in data 29 novembre 2022.

«Se a Tricase è stato adottato il PEBA da tre anni», si chiedono i consiglieri di “Tricase, che fare?”, «perché si realizzano opere pubbliche senza rispettarlo? Perché solo a Tricase i diversamente abili, gli anziani, i genitori con i passeggini non contano nulla?».

Per quanto denunciato, il gruppo consiliare “Tricase, che fare?” ha protocollato la richiesta di sospensione dei lavori in via Lecce, al fine di rivedere il rifacimento del marciapiede che costeggia la linea ferroviaria e che «dovrebbe permettere il transito, a tutti e in sicurezza», da via Dante Alighieri (passaggio a livello) fino al Piazzale Stazione.

Cosa non va?

«Direi tante cose», spiega Giovanni Carità «una su tutte il marciapiede non ha le rampe d’accesso per i diversamente abili e per i passeggini.  Cosa più assurda, il marciapiede viene rifatto lasciando i pali della pubblica illuminazione al centro dello stesso.  Domanda: e i diversamente abili, e gli anziani, e i passeggini, da dove passano? Volano?».

Carità ha anche aggiunto che il sindaco «interessato dal sottoscritto, assieme anche al consigliere Gianluca Errico, si è dimostrato amareggiato e perplesso per quanto abbiamo fatto notare. Speriamo che dia seguito a quanto promesso e che si possa evitare l’ennesima opera pubblica inutile e discriminante».

Detto e fatto.

Il sindaco Antonio De Donno, da noi interpellato, ha rassicurato: «I pali saranno affiancati al muro di cinta, lasciando libero il passaggio. Per tutti».

Il primo cittadino poi precisa: «In realtà si tratta di una progettazione di Aree Interne quindi non di diretta responsabilità del Comune. Noi, però, abbiamo fatto notare la stortura e ora correranno ai ripari».

 

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Andrano

Lupo ucciso a Castiglione, cacciatore a processo

LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile. La presidente dell’associazione: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua al reato commesso. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente, perché sia annullato il declassamento per insussistenza di dati scientifici».

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Un lupo ucciso a colpi di fucile da caccia nelle campagne di Castiglione d’Otranto, c’è il rinvio a giudizio di un 67nne di Nociglia, che quindi sarà processato.

All’uomo, difeso dall’avv. Amilcare Tana, si contestano i reati di “uccisione di animali” e “abbattimento di specie protette”.

Il tutto per avere «con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un esemplare di lupo, specie particolarmente protetta, contro il quale esplodeva un colpo con un fucile da caccia in località Castiglione di Andrano», si legge nel decreto di citazione a giudizio.

Si sono costituite come parte offesa diverse associazioni a tutela degli animali, aderenti al “Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento”, difese dall’avvocato Anna Grazia Maraschio.

LA CRONACA

I fatti risalgono al 7 ottobre 2024 quando, nelle campagne di Castiglione d’Otranto, un uomo in abbigliamento mimetico e fucile da caccia sparò un esemplare di lupo, lasciandolo agonizzante per terra.

La scena fu notata da un automobilista che guidava in una stradina adiacente, che fotografò la scena e pubblicò le immagini sui social.

Da lì partirono le indagini dei Carabinieri Forestali di Tricase che, in presenza del testimone, si recarono sul posto.

Il corpo dell’animale fu trafugato ma sul terreno erano ancora presenti tracce di pelo e sangue, che furono prelevate dal personale tecnico del progetto Hic Sunt Lupi e in seguito analizzate dal corpo dei Carabinieri Forestali, analisi che confermarono come il materiale organico fosse riconducibile a un esemplare di lupo.

In poco tempo l’autore del gesto fu identificato e sottoposto a indagine.

Quindi il recente rinvio a giudizio.

L’uccisione di un lupo, infatti, è reato, punibile con una reclusione da 4 mesi a 2 anni.

LNDC ANIMAL PROTECTION PARTE CIVILE

LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile nel processo a carico dell’autore della brutale uccisione di un lupo a Castiglione Andrano, in provincia di Lecce, all’inizio di ottobre scorso e per la quale aveva già sporto denuncia contro ignoti appena appreso il fatto.

L’uomo, un cacciatore, è stato incastrato grazie a un automobilista che passando in quella zona aveva notato l’animale a terra, pubblicando poi in rete la foto della scena: da qui erano successivamente partite le indagini dei Carabinieri forestali di Tricase. Nonostante il corpo fosse stato rimosso dal cacciatore, sono state sufficienti le tracce di pelo e sangue rimaste sul terreno per capire che si trattava di un lupo e, con l’avanzamento delle ricerche, è stato possibile poco dopo risalire anche all’autore del gesto, ora sottoposto a indagine e rinviato a giudizio.

«Un gesto di crudeltà gratuita e intollerabile per il quale speriamo ci possa essere una condanna esemplare», ha affermato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per l’altro, che sia animale o umano. Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua ai reati commessi. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente davanti al Tribunale dell’Unione Europea e già pubblicato nella gazzetta Ufficiale, perché sia annullato il declassamento del lupo per insussistenza di dati scientifici».

LNDC Animal Protection, infatti, si batte da numerosi anni e in diverse sedi in difesa del lupo, sostenendo con fermezza come le scelte politiche debbano essere basate su dati scientifici e non sugli interessi economici a breve termine di alcuni settori, che rappresentano una minoranza della cittadinanza. L’associazione ha sottolineato più volte come le misure di protezione verso i lupi dovrebbero essere potenziate e non ridotte come invece accade, facendo pressione perché si attuino politiche di gestione che bilancino le esigenze degli agricoltori con la necessità di preservare la fauna selvatica.

 

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