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Lecce

Scarpe rialzate GuidoMaggi, un secolo di Made in Italy

Da Lecce a Tokyo, passando per Stati Uniti, Canada, Russia ed Emirati Arabi Uniti, una storia italiana di successo. Tecnologia innovativa, un prodotto superiore, eccellenza artigiana ed elevata qualità dei materiali

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Tecnologia innovativa per le calzature con rialzo interno GuidoMaggi, prodotte interamente a Lecce,  nel Salento, e disegnate dal giovane CEO, Emanuele Briganti. Pellami di qualità e un design elegante sono le chiavi del successo delle scarpe rialzate da uomo firmate GuidoMaggi, l’azienda pugliese che compie 100 anni di attività.


GuidoMaggi non è semplicemente un’azienda che produce calzature di pregio fatte a mano, ma una vera e propria filosofia che affonda le sue radici in una tradizione centenaria di artigiani italiani della calzatura.


Il prodotto innovativo del brand italiano GuidoMaggi nasce per rispondere alle esigenze dei molti uomini che desiderano aumentare la propria statura senza rinunciare al design, all’alta qualità, alla sicurezza e al comfort che una scarpa con rialzo fatta bene deve assicurare, sia per il benessere fisico che per l’estetica.


Un prodotto superiore


GuidoMaggi, brand luxury di successo, propone calzature qualitativamente superiori nel segmento di mercato delle scarpe rialzate. Rompendo il monopolio dei prodotti industriali delle fabbriche orientali, GuidoMaggi offre finalmente calzature rialzate realizzate con i pellami più pregiati, tecniche artigianali consolidate e design di alta moda.


L’obiettivo di GuidoMaggi è realizzare scarpe rialzate belle e di qualità, degne delle migliori scarpe artigianali italiane di pelle.


Il rialzo interno delle scarpe Guidomaggi è invisibile, anatomico e sicuro e può aumentare la statura di chi le indossa fino a 10 centimetri in totale comodità. Ne sono la garanzia i test realizzati sui prototipi sotto la supervisione di un’equipe di medici specialisti, che hanno sancito l’indiscutibile comfort delle scarpe rialzate GuidoMaggi.

Eccellenza artigiana e qualità dei materiali elevata


La scelta della pelle pieno fiore, il pellame più pregiato e morbido sul mercato, la predilezione per un’attenta lavorazione artigianale con “cuciture a vista” rigorosamente fatte a mano, e il design attento alle mode, ha reso le scarpe rialzate GuidoMaggi vere protagoniste nel mondo delle calzature Made in Italy.


Ciò vuol dire che ogni paio di scarpe GuidoMaggi è realizzato in Italia su richiesta del cliente, con i pellami più pregiati, il cuoio migliore e le mani esperte dei più abili artigiani della calzatura.


Oggi, le scarpe con rialzo GuidoMaggi sono spedite in 90 paesi nel mondo e sono presenti online, sui siti ufficiali del brand, www.guidomaggi.it per il mercato italiano, o negli showroom di Lecce, Milano e Tokyo.


GuidoMaggi è leader del settore delle calzature uomo con rialzo di fascia alta negli Stati Uniti, in America Latina, Russia, Italia, Giappone, Emirati Arabi Uniti e Paesi Asiatici.


Scarpe rialzate GuidoMaggi, un secolo di qualità Made in Italy.


Cronaca

Cede una corda, operaio cade nel vuoto e perde la vita

Dramma durante un intervento di edilizia acrobatica: un giovane lavoratore è precipitato da un’altezza di almeno 6 metri in via Leopardi a Lecce

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Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina in viale Giacomo Leopardi, nel capoluogo salentino. Un giovane operaio di 26 anni, impegnato in un intervento di edilizia acrobatica sulla facciata di un edificio, è caduto da un’altezza stimata di circa sette metri, perdendo la vita. 

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – di nazionalità romena e identificato con le iniziali G.R.I. – stava lavorando sospeso quando, presumibilmente a causa di un cedimento, una delle corde di sicurezza si è rotta, provocando la caduta. 

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, ma per il 26enne non c’è stato nulla da fare. 

Presenti anche le forze dell’ordine – in particolare la Polizia di Stato e la Scientifica – che hanno transennato l’area per consentire i rilievi tecnici, insieme agli ispettori dello Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), incaricati di avviare le indagini sulle condizioni di sicurezza e il rispetto delle normative in materia. 

Al momento non è stato reso noto il nome della vittima, in attesa dell’avviso ufficiale ai familiari. Come rilevato da fonti investigative, il giovane doveva diventare papà a breve, ma non si esclude alcuna conferma ufficiale in merito. 

Le indagini proseguiranno per chiarire con precisione le cause del cedimento della corda e verificare se tutte le procedure e i dispositivi di sicurezza fossero conformi alla normativa vigente.

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Cronaca

L’assessore regionale Delli Noci si dimette prima dell’interrogatorio

“Ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili, grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo. Mi sono dimesso anche da consigliere regionale”.

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Poco pima che entrasse dai giudici, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci rassegna irrevocabilmente le deleghe assessorili e scrive in un post:
“I fatti duri e dolorosi di questi ultimi giorni mi impongono una scelta altrettanto dura e dolorosa.
È dunque con profonda amarezza, ma con convinzione e determinazione, che questa mattina, prima di rendere l’interrogatorio davanti al Giudice, ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo.
Mi sono dimesso anche da consigliere regionale.
Ruoli che ho svolto quotidianamente con passione, impegno, serietà, con il massimo rispetto per le Istituzioni e con la responsabilità di dover e poter governare per il bene della mia comunità, della provincia che mi ha eletto e della Puglia tutta intera.
Una decisione che devo prima di tutto alla serenità della mia famiglia, a Paola, ai miei genitori, ai miei fratelli e soprattutto ai miei figli a cui ho detto di non dubitare mai della mia onestà e a cui ho chiesto perdono per le parole e gli sguardi che subiscono.
Lo devo alla mia comunità politica, al gruppo di Con, ai miei colleghi, a ciascuna delle persone che si è stretta a me, consentendomi di non crollare.
Grazie per l’affetto, per la stima, e grazie per aver voluto rivendicare l’impegno e la passione politica che mi hanno mosso in questi anni.
Lo devo al Presidente Emiliano, alla fiducia conferitami cinque anni fa e confermata oggi in parole di stima e affetto sincero; lo devo agli uffici degli assessorati che ho guidato, ai dirigenti, funzionari e dipendenti, che trasformano le visioni e gli indirizzi politici in atti concreti per rendere la Puglia una regione attiva e al passo coi tempi.
A loro tutto il mio rispetto, la mia stima, a loro la serenità per continuare a fare e bene il proprio lavoro.
È stato un onore lavorare con voi, è stato un onore lavorare ogni giorno, senza sosta, per rendere la mia amata Puglia una regione competitiva e moderna, lavorare per una Regione che, con le sue politiche di sviluppo economico, è divenuta punto di riferimento per tutto il mondo produttivo.
Non posso negare la tristezza e il rammarico per non poter portare a termine i tanti progetti avviati, che mi auguro vedranno in ogni caso la luce nei prossimi giorni: dalle Comunità energetiche alle misure rivolte ai giovani, all’approvazione della Legge che parla di loro attraverso le loro voci, alla Legge sui talenti.
Tutto parte di quella strategia di controesodo pensata per garantire ad ogni giovane pugliese un futuro migliore nella propria terra.
Aspetto che la giustizia faccia il suo corso, con la massima fiducia nei confronti della Magistratura.
Attendo la decisione del Giudice dopo l’interrogatorio di oggi e sono pronto ad affrontare quello che verrà certo della correttezza del mio operato.
A coloro che mi sono vicini e credono in me dico grazie per aiutarmi a rimanere in piedi, con la schiena dritta e lo sguardo lungo”.
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Cronaca

Armi e droga nel mirino dei Baschi Verdi

Smantellata dalla Guardia di Finanza una piantagione di marijuana rinvenute anche pistole, proiettili e munizioni da guerra per kalashnikov AK47, modificate per aumentarne la micidialità

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Nel corso dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno svolto nel capoluogo salentino mirate attività finalizzate a contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.

In tale contesto operativo, le unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce, con il supporto della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Bari, hanno individuato, nascosta tra la folta vegetazione nell’agro leccese a ridosso della statale 7 ter, una piantagione di marijuana composta da 93 piante alte fino ad 1,5 metri, per un peso totale di oltre 23 kg, nonché alcuni involucri contenenti complessivamente 190 grammi di marijuana e 53 grammi di cocaina.

Le operazioni di perlustrazione estese ad altre aree vicine, hanno consentito di rintracciare due pistole, di cui una munita di caricatore con 15 colpi risultata rubata, nonché 466 cartucce di vario calibro tra le quali alcune munizioni da guerra per kalashnikov AK47 ed altre (calibro 9×21) modificate per aumentarne la micidialità.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale nei confronti di ignoti fuggitivi.

Allo stato, è corso specifica attività investigativa per risalire ai responsabili dell’illecito riscontrato.

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