Attualità
Inchiesta su variazioni urbanistiche a Nardò: “I neretini devono sapere!”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’avvocato Giuseppe Cozza sulle indagini in corso a Nardò su due ingegneri comunali.
La Procura ha sequestrato un cantiere e si parla di un possibile coinvolgimento dei consiglieri comunali. Mellone e tollemeto, parlate: i neretini devono sapere!
La stampa ha riportato un “caso” giudiziario che coinvolge due tecnici, entrambi ingegneri, impiegati presso il Comune di Nardò (un istruttore e un dirigente), rimasti coinvolti in un procedimento giudiziario relativo alla realizzazione di appartamenti con piscina, nella frazione neretina di Boncore. L’intero cantiere è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Lecce e il provvedimento è stato confermato dal Tribunale del Riesame, al quale la società costruttrice aveva fatto ricorso contro il provvedimento cautelare. Da quanto pubblicato dai giornali, che riporto tra virgolette, la questione appare gravissima: il pubblico Ministero, dott. Alessandro Prontera, contesta una “illegittima variazione urbanistica dell’area in cui stava sorgendo la struttura turistica”. Il gip, Rizzo, scrive: “Il Comune di Nardò, invece di adeguare la previsione del proprio strumento urbanistico alla disciplina del PPTR… non solo è rimasto inerte, ma nel 2019 ha unilateralmente modificato la tipizzazione della zona senza alcun coinvolgimento degli organi regionali. Ricorrendo a quello che sembra un escamotage… che si e’ visto essere insussistente”. “La Procura stabilirà se queste circostanze precisate nel decreto di sequestro saranno contestate anche a chi ha votato la delibera per rendere edificabile il suolo”.
Di fronte a tali rilievi il sindaco Mellone e l’assessore all’urbanistica Tollemeto devono parlare pubblicamente prendendo posizione, nell’interesse dei consiglieri comunali, dei due tecnici e dei superiori principi di legalità e trasparenza. Trattandosi del rispetto di norme tecniche e procedimentali che disciplinano il rilascio di permessi di costruire una cosa certo, sindaco e assessore, non possono fare, dire, cioè, “aspettiamo l’esito del giudizio”. Essi devono dire, ora e pubblicamente se, a loro parere, la Procura ha preso un abbaglio o ha agito correttamente.
Nel primo caso, sindaco e assessore devono dire che l’iter procedurale seguito è corretto e, quindi, la struttura turistica è regolare e potrà essere portata a compimento; nel caso inverso, invece, devono riconoscere la fondatezza delle contestazioni e agire di conseguenza, adottando tutti i provvedimenti del caso.
Una cosa non possono fare: dire che attenderanno il corso del giudizio o, peggio, rimanere in silenzio!La legalità non è nella disponibilità di nessuno e va rispettata da tutti! Auspico quindi una immediata presa di posizione sulla questione da parte del sindaco e dell’assessore all’urbanistica: le cittadine e i cittadini di Nardò hanno diritto di sapere.

Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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Attualità
Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»
«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.
Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».
E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».
Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».
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