Attualità
Poggiardo: i Santi, la tradizione e l’innovazione
Il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo: «Installata la fibra ottica per la Banda Larga, l’obiettivo sarà quello di trasformare Poggiardo in una città smart con tutti i servizi che la nuova tecnologia consente. Sogno una comunità protagonista, altrimenti tutti i progetti, i finanziamenti, perdono di contenuto. La strada è quella di creare, invece, contenitori, luoghi di aggregazione e, se possibile, opportunità di lavoro»
a cura di Giuseppe Cerfeda
«In poco più di un anno abbiamo intercettato oltre 5 milioni di finanziamenti»: gonfia il petto il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo, al quale abbiamo chiesto un bilancio di questi primi 17 mesi del suo mandato.

«Tra PNRR e fondi regionali», spiega il primo cittadino, «abbiamo reperito i fondi per l’Asilo Nido (1,5 milioni), ed il Centro sociale ricreativo legato allo sport (un milione – «L’obiettivo finale sarà quello di realizzare una Cittadella dello Sport con la presenza di piscina, campo di calcio, due campi di calcetto, due campi di tennis, un campo per disabili, ecc.»); 400mila euro per la digitalizzazione dei servizi erogati dal Comune; 300mila euro per sicurezza ed efficientamento dell’Istituto comprensivo; altri 450mila euro per un intervento di messa in sicurezza del cimitero e per la sicurezza stradale; 150mila euro per interventi di somma urgenza sulla via vicino all’ospedale (si era aperta una grossa buca) ed altri 50 mila euro, sempre per somma urgenza, per un immobile di edilizia popolare di proprietà comunale (l’ex macello); 150 mila euro per la progettazione dell’intervento alle spalle di Villa Episcopo sulla quale stiamo investendo nuovamente; abbiamo poi sbloccato una pratica di 800mila euro, arenata in Regione da anni, per la scuola media. Per altri progetti, come quello di rigenerazione urbana (1,1 milioni «per l’intervento su Villa Episcopo ed un collegamento con l’area archeologica e quindi l’area degli eventi») non siamo messi male in graduatoria».
PERSONALE NEGLI UFFICI
In molti centri si lamenta, tra pensionamenti ed impossibilità di assumere, l’esiguità di personale negli uffici comunali. A Poggiardo come siete messi?
«Stiamo programmando l’assunzione di nuovo personale. L’idea è quella di dividere Lavori pubblici da Urbanistica, per ottimizzare i servizi e la progettazione per il PNRR. Abbiamo assorbito un’unità, utilizzando i fondi sempre del PNRR (115 mila euro), con contratto professionale di tre anni. Abbiamo poi aderito alla Casa dei Comuni promossa dalla Provincia di Lecce e attingeremo da quella graduatoria per rafforzare l’organico. Per il resto vedremo di promuovere appositi concorsi per i quali, però, occorrono soldi e tempi più lunghi».
Dal punto di vista politico si sente saldo nella sua posizione?
«La maggioranza è coesa e con identità assoluta di obiettivi importanti che stanno assorbendo tutte le nostre energie».
UNA NUOVA SEDE PER IL CPI
Tra questi quello della nuova sede per il Centro per l’Impiego.
«Attraverso i fondi per le Politiche Attive del Lavoro stiamo chiudendo il procedimento per realizzare dei lavori a Vaste, presso la ex sede dell’Alberghiero, ora in disuso, e metterla a disposizione del CpI. L’immobile messo a disposizione dalla precedente amministrazione non era stato avallato dall’Arpal e avremmo dovuto impegnare molto denaro per adeguarlo alle esigenze. Così abbiamo virato sull’edificio che ospitava la scuola alberghiera. Nel nuovo Centro per l’Impiego lavoreranno una ventina persone».
ALBERGO DIFFUSO
Poggiardo è stato storicamente uno dei primi Comuni a mettere al centro delle proprie attenzioni la storia con la rivalutazione del borgo antico e la promozione della ricchezza archeologica di Vaste. Ed oggi?
«L’idea è quella di mettere insieme un modello, tipo albergo diffuso, che contempli insieme storia, cultura, artigianato e ricettività. In via sperimentale, durante le ultime festività natalizie, abbiamo lanciato la “Notte dei Musei”.
Per due notti visite guidate gratuite legate all’opportunità di cenare nei ristoranti di Poggiardo. In un periodo che non ha certo i numeri dei flussi estivi, abbiamo totalizzato duecento persone nei nostri ristoranti. Un risultato ragguardevole che ci spinge a continuare su questa via».
I TRE SANTI
Altra strada che state perseguendo con convinzione, quella del turismo religioso.
«A Vaste sono nati cinque Santi della Chiesa Cattolica, Alfio, Filadelfio e Cirino. Ai tre fratelli toccò la stessa sorte dei genitori (Vitaliano e Benedetta) e, il 10 maggio dell’anno 253, furono martirizzati in Sicilia. Quindi c’è un fortissimo legame con quella terra, così come siamo legati a doppio filo a Copertino perché San Giuseppe da Copertino è stato ordinato sacerdote proprio a Poggiardo. Quindi stiamo lavorando con la Fondazione “I Cammini di Leuca” per l’inserimento di Vaste negli Itinerari del Martirio».
Intanto, già entro questo mese, dovrebbero esserci novità…
«Abbiamo incaricato una ditta specializzata di realizzare a Vaste un murales che raffigurerà i tre Martiri («Nell’ambito del Progetto “Santi Lumi” legato alle tradizionali luminarie, una delle quali sarà installata nel Palazzo della Cultura. A Poggiardo, invece, verrà realizzato un murales dedicato a San Giuseppe da Copertino»). L’obiettivo è quello creare un legame religioso, culturale e turistico e di unirci alla via dei Tre Santi, un itinerario religioso che richiama migliaia di fedeli in Sicilia dove c’è una grande devozione per i nostri Martiri».
Un’altra sfida in corso è quella della riapertura dei beni culturali.
«Sono stati aperti al pubblico dal 1996 fino al 2019, mediante una gestione unitaria tra più paesi non andata, però, a buon fine. Adesso la gestione è tornata al Comune.
Per riaprire al pubblico goderemo dell’apporto di sei volontari del servizio civile («altri sei si occuperanno di progetti a carattere sociale»). L’obiettivo è riaprire quanto prima. Tenendo conto, però, che la fruizione tradizionale non basta più. Dovremmo lavorare sull’innovazione tecnologica dell’area e sugli incubatori di imprese.
Un processo lungo e ambizioso al quale stiamo cominciando a mettere mano».
INNOVAZIONE
Tutto ruota intorno ad una parola magica: “innovazione”.
«La realizzazione in corso di una rete a banda ultra larga di ultima generazione consentirà di sfruttare al meglio le potenzialità della fibra ottica che arriva in tutte le case (i lavori dovrebbero essere completati prima dell’estate, NdA). Finito questo procedimento, potremo lavorare sulla realtà aumentata, indirizzata anche sui beni culturali di cui prima. L’obiettivo finale sarà quello di trasformare Poggiardo in una “città smart” con tutti i servizi che la nuova tecnologia consente».
La Banda Larga è arrivata anche perché un fondo lussemburghese ha scelto Poggiardo come primo paese su cui investire. Come è nato questo legame con il Granducato middleuropeo?
«Ha scelto più in generale il Salento. La prima convenzione è stata quella con Poggiardo anche perché sono personalmente legato da vecchia amicizia con i referenti di una società leccese che lavora con il fondo lussemburghese».
RIFIUTI E CATTIVI ODORI
Per tanti anni Poggiardo ha… dato, in termini di smaltimento di rifiuti, ospitando l’impianto di biostabilizzazione. Novità in vista?
«L’Aro a cui apparteniamo si sta attrezzando per realizzare la separazione dell’umido dall’indifferenziato, per ridurre i volumi portati nel nostro impianto e quindi l’effetto odorigeno, soprattutto d’estate, con il caldo e l’aumento delle presenze (a Poggiardo sversano 46 Comuni).
Stiamo lavorando con tutte le amministrazioni dell’Aro Le 7 (che comprende 22 comuni, capofila Botrugno) per la realizzazione di una “Società in House” (“in casa”) per gestire direttamente la raccolta dei rifiuti, separando finalmente l’indifferenziato dall’umido. Intanto il ciclo dell’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo terminerà nel 2025 ed abbiamo già fatto presente che noi il nostro contributo lo abbiamo già dato e con gli interessi! Quindi la Regione Puglia sarà chiamata ad individuare un altro sito per un nuovo impianto».
L’ESPERIENZA AL GAL CAPO DI LEUCA
Le opportunità offerte dal PNRR con le relative impellenze l’hanno chiamata ad un super lavoro di raccordo con gli altri Enti. Le è servita l’esperienza ultraventennale nel Gal Capo di Leuca?
«Tantissimo. Quello di essere competitivi per attingere ai finanziamenti è stato un impegno duro. Però ce l’abbiamo fatta».
Entro la fine del suo mandato cosa vorrebbe assolutamente vedere realizzato?
«Ci terrei che la comunità diventasse protagonista. Altrimenti tutti i progetti, i finanziamenti, ecc., perdono di contenuto. Realizzare un’opera pubblica che, poi, non viene utilizzata nel modo giusto non ha senso. La strada, invece, è quella di creare contenitori, luoghi di aggregazione e, laddove possibile, opportunità di lavoro».
A SCUOLA
Intanto è stato protagonista al fianco della dirigente scolastica del “Don Tonino Bello – Nino Della Notte”, Anna Lena Manca, di una battaglia, vinta, per la rimodulazione dei trasporti per gli studenti.
«Non a caso quest’anno possiamo festeggiare la costituzione di due nuove prime classi al “Nino Della Notte”, cosa che non accadeva da anni. Abbiamo richiesto la presenza della scuola sul territorio e, di concerto con tutti i protagonisti, abbiamo ottenuto risultati importanti».
L’ISTITUTO TECNOLOGICO SUPERIORE
Per concludere, restando… a scuola, state lavorando per avere in città un Istituto Tecnologico Superiore. Di che si tratta?
«Sono degli istituti di specializzazione post scuola superiore, previsti dal nuovo ordinamento della formazione. I profili vengono formati in funzione della richiesta delle aziende sul territorio. Noi stiamo puntando ad un ITS – Energia, un Istituto che sta ottenendo riconoscimento giuridico nel Foggiano. Completato quell’iter, chiederemo che venga aperta una sede a Poggiardo. Del resto l’energia è il futuro e sarà un settore che, certamente, nei prossimi anni, godrà, ancor di più, dell’attenzione della Comunità europea con i relativi investimenti. Le aziende che sorgeranno, quindi, avranno bisogno di personale specializzato. E noi ci saremo».
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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