Attualità
Specchia, Giuseppe Guareschi, Peppino e don Camillo
Durante la rinnovata premiazione che la comunità di Miggiano (comune limitrofo), per mano del suo Sindaco, Michele Sperti, organizza ogni anno, la stessa programmata per conferire un premio a chi si è particolarmente distinto nell’ambito del suo lavoro…

Giovannino Oliviero Giuseppe Guareshi non avrebbe saputo creare di meglio: Peppone e don Camillo sono ormai due sbiadite figure, paragonate a quanto accade (oramai da mesi, forse anni), a Specchia, ridente cittadina del Basso Salento, lodata più e più volte quale gioioso Borgo d’Italia.
Il tenzone è talmente scottante da ustionare quanti vi si avvicinano, per informazioni, interesse o semplice curiosità.
Le liti sono all’ordine del giorno: maggioranza ed opposizione non perdono occasione per accapigliarsi, alta è la tensione, parliamo sempre di quella politica.
Se invece avete modo di chiedere il parere su quanto accade in città, il cittadino Specchiese è sempre ben informato ma anche pronto a disconoscere, smarcarsi e dimostrarsi nauseato di fronte a quanto accade: salvo poi sceglierli durante le elezioni, fare il tifo o, come Pasquino, parlarne male, pubblicare ed esprimere critiche anonime contro i governanti.
L’ultima puntata è andata in scena ieri: il palco quello della presentazione della Fiera Expo2000.
Durante la rinnovata premiazione che la comunità di Miggiano (comune limitrofo), per mano del suo Sindaco, Michele Sperti, organizza ogni anno, la stessa programmata per conferire un premio a chi si è particolarmente distinto nell’ambito del suo lavoro, nel sentire pronunciare il nome di uno dei due premiati (tenuto segreto fino alla fine), quello del maresciallo Giuseppe Borrello, comandante della stazione dei carabinieri di Specchia, Miggiano e Montesano, apriti cielo!
La sindaca di Specchia, Annalaura Remigi (e altri due rappresentanti dello stesso Comune) mossa da uno scatto d’ira e senza pensarci due volte, si è alzata, si è tolta la fascia tricolore e richiamati i sodali, hanno girato i tacchi ed abbandonato la scena (il palco)!
Potete immaginare lo stupore di chi ha assistito alla sceneggiata, così come non osiamo vagheggiare come si è svegliata stamane l’effervescente Specchia: dopo il fattaccio si sono sprecati i messaggi Wapp sia di condanna che irridono la sindaca e quanto è accaduto, sia quelli che lodano, la giustificano, la appoggiano e solidarizzano con Lei.
Quella che pubblichiamo è la lettera arrivata in Redazione, a firma di fantomatici “I CITTADINI DI SPECCHIA”, ma siamo certi che presto riceveremo altre missive, messaggi, mail, post e quant’altro, a difesa dell’altra parte.
Ora permetteteci di porre una banale domanda alla Sindaca, all’opposizione e a quanti masticano politica da sempre: nel nome del “Garbo Istituzionale”, non si poteva soprassedere, prendere tempo, abbozzare per poi a premiazione conclusa fare le dovute rimostranze?
A che pro utilizzare sempre o comunque la reiterata leva fanciullesca che recita: “ O Sciocu u Sconzu?!”.
Luigi Zito
Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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Attualità
Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»
«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.
Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».
E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».
Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».
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