Attualità
Più contribuenti, meno redditi dichiarati
Aumentano i contribuenti pugliesi, ma diminuiscono i redditi dichiarati. È quanto emerge dalla seconda indagine sulle dichiarazioni Irpef, del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia. Segnali positivi per l’edilizia
Aumentano i contribuenti pugliesi, ma diminuiscono i redditi dichiarati. È quanto emerge dalla seconda indagine sulle dichiarazioni Irpef, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento delle Finanze.
In particolare, l’anno scorso in Puglia, sono stati ben 2.598.902 i contribuenti che hanno assolto all’obbligo di presentazione della dichiarazione ai fini dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef). Lo hanno fatto in via diretta, attraverso il modello Unico (710.880 schede) o con il modello 730 (1.269.762), o in via indiretta come soggetti sottoposti a trattenute per opera di chi eroga loro i compensi (618.260 modelli 770). Rappresentano il 6,28 per cento del totale in Italia (41.414.154). Rispetto all’anno precedente sono aumentati di 13.544 unità, pari allo 0,5 per cento (erano 2.585.358 nel 2012). Tuttavia, hanno dichiarato 388,6 milioni di euro in meno, pari a un tasso negativo dell’uno per cento. Il reddito complessivo ammonta a 39 miliardi di euro, contro i 39,4 dell’anno precedente. Il reddito medio è di 15.570 euro, contro i 19.747 della media nazionale.
L’imponibile è di 38 miliardi e l’imposta netta è di 6,3 miliardi. La media degli acconti versati è di 1.570 euro, la media dell’Irpef a credito è di 700 euro, quella a debito 930 euro. Sempre in tema di prelievo fiscale, cresce l’addizionale regionale a 528,6 milioni. Sale pure l’incasso dell’addizionale comunale: da 179,3 milioni a 213,2 (cioè il 18,9 per cento in più). La cedolare secca per i contratti di locazione a canone libero (tassazione al 21% per cento) è stata scelta da 22.412 contribuenti contro i 13.692 dell’anno prima. L’incasso è lievitato a 121 milioni, contro gli 81 dell’anno precedente. La media dei versamenti si attesa a 5.405 euro. La cedolare secca per i contratti di locazione a canone concordato (tassazione al 19% per cento) è stata scelta da 2.483 contribuenti contro i 1.483 dell’anno prima. L’incasso ha superato i 15 milioni e la media dei versamenti è di 6.160 euro.
“I dati elaborati dal nostro Centro studi regionale”, spiega Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, “mettono in evidenza un segnale inequivocabile: il reddito dei cittadini pugliesi, il cui valore medio è già di per sé di gran lunga inferiore a quello nazionale, è in preoccupante calo. Questo dato, unito alla perdita del potere d’acquisto accumulatasi negli ultimi anni, significa non solo che i pugliesi hanno sempre meno denaro da spendere, ma che con quanto a loro disposizione riescono ad acquistare meno beni e servizi. A complicare il quadro a livello locale”, rimarca il presidente, “l’incremento delle addizionali, quasi sempre reso necessario dai tagli dei trasferimenti da parte dello Stato centrale. È del tutto evidente”, osserva, “che l’effetto negativo di un complessivo calo del reddito si ripercuote a valanga sull’intera economia, ed in particolare sulle piccole imprese e sulle imprese artigiane, che vedono sempre più assottigliarsi la capacità di spesa della propria clientela. Sgravi e contributi per l’acquisto di particolari tipologie di beni sono soluzioni efficaci, ma temporanee. La ripresa economica”, conclude Sgherza, “passa da un recupero stabile e duraturo dei livelli di reddito e del potere d’acquisto, in primo luogo delle famiglie”.
Parallelamente, aumentano le spese riportate in dichiarazione. Quelle sanitarie ammontano a ben 662 milioni di euro (più 6,9 per cento); quelle per corsi di istruzione superano i 107 milioni (più 5,4 per cento); quelle per le locazioni pagate da studenti fuori-sede vanno oltre i 51 milioni (più 12,6 per cento). Si contraggono, invece, le spese per interessi da mutui ipotecari sulla
prima casa che scendono a quota 301 milioni (meno 4,3 per cento), quelle sostenute per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni che si fermano a 138 milioni (meno 10,3 per cento) e le erogazioni liberali a favore delle onlus (meno 3,4 per cento).
Segnali positivi per l’edilizia arrivano dalle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio (agevolazioni al 50 per cento) e per la riqualificazione energetica degli edifici (“sconto” del 55-65 per cento), come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. In dettaglio, 243mila pugliesi hanno approfittato delle agevolazioni del 50 per cento, per un ammontare complessivo di 90,8 milioni di euro (sgravio medio di 373 euro). Aumentano pure i contribuenti che ricorrono al 55-65 per cento per la riqualificazione energetica (da 26mila a 35mila); l’ammontare complessivo è di 28,9 milioni di euro, per uno “sgravio” medio di 827 euro. I versamenti nei fondi di previdenza complementare sono saliti del 12,8 per cento, superando i 77,6 milioni di euro.
Restringendo l’analisi alle sole città capoluogo, l’imposta netta a carico dei contribuenti di Bari è di 878,6 milioni; per quelli di Barletta è di 20,5 milioni; per quelli di Brindisi 177,7; per quelli di Foggia 301,7; per quelli di Lecce 281,3; per quelli di Taranto 427.
A Bari ci sono 1.773 contribuenti che superano i 120mila euro, a Barletta sono 164, a Brindisi 192, a Foggia 396, a Lecce 581, a Taranto 486.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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