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Casarano

Lecce, contro il Como per allungare

Giallorossi al lunedì. In serie D, per il Nardò pareggio che sa di vittoria. In Eccellenza, notte fonda per il Tricase, pari a reti bianche tra Gallipoli e Galatina e risveglio del Racale.

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di Valerio Martella


I giallorossi di Antonio Toma, hanno l’occasione di allungare il vantaggio sulla seconda della classe Trapani che nella giornata di ieri ha osservato un turno di riposo. In serata, al “via del mare” per il posticipo della 23’ giornata del campionato di Lega Pro, arriva il Como, piazzato in una posizione medio bassa della classifica con 24 punti (in realtà sarebbero 25 senza il punto di penalizzazione). In sostanza, si tratta di un’altra gara da non sbagliare per la truppa del tecnico magliese, che però non si fida dei lombardi, invitando la squadra a tenere alta la concentrazione.


Serie D


In serie D, un’altra domenica positiva per il Nardò. Dopo due settimane  di ansia in casa granata per via del rischio, poi scampato, di vedrsi togliere un punto di penalizzazione in classifica, i neretini in realtà guadagnano un altro  punto salvezza con una gara tutto cuore.


Il motivo per cui la società granata ha rischiato di vedersi sottrarre un punto in graduatoria, è  stata la  vertenza, presentata nei confronti della stessa società, da parte del preparatore atletico Alessandro Negri, che nella passata stagione era stato tesserato come calciatore, per non aver rispettato i termini di pagamento. Il tutto, si è risolto in settimana, grazie a una transazione effettuata da un dirigente granata.


Per quanto riguarda la gara contro il Grottaglie, si è conclusa con un pareggio di 2-2, con reti granata di Montenegro e Rescio.  Quella di ieri era una gara dai 3 punti obbligatori, considerando però, che complice un arbitraggio un po’ troppo spregiudicato, la squadra di mister Renna si ritrova a giocare persino in 9 contro 11, è senz’altro un punto da tenere stretto e che consente al Nardò di portarsi a quota 31,  a una sola lunghezza dal Foggia sesto in classifica.


Domenica prossima, altra gara casalinga per i granata. Ospiteranno il Pomigliano, per un altro scontro diretto.


Eccellenza


In Eccellenza, per quanto riguarda le salentine, l’attenzione piomba soprattutto sulla bassa classifica, in quanto accade quello che fino a una settimana fa, sembrava impossibile. Il Racale, torna a vincere, e lo fa in casa battendo il Quartieri Uniti Bari per 2-1, portandosi così a 10 punti. Considerando la vittoria casalinga del Manduria per 1-0 ai danni del Tricase, per i biancoazzurri si riapre la speranza di non arrivare ultimi e potersela giocare almeno ai play out. Per il Tricase, quindi è accaduto quel che si temeva: perdere a Manduria e scivolare al penultimo posto in compagnia proprio dei tarantini a 15 punti, a tre di distacco dal Corato e a 9 dal Polimnia quint’ultimo. La situazione si fa sempre più nera in casa rossoblù e anche ieri, a Manduria si è avuta l’ennesima conferma del fatto che in attacco, più che in altri reparti urgono rinforzi, non arrivati in settimana, ma che si spera arrivino nel corso di questa settimana, come annunciato dal direttore sportivo Allegro.

Finisce in parità il derby tra Gallipoli e Galatina, con un punto che serve più ai biancostellati che ai giallorossi, che perdono un occasione per rendere più stabile la loro posizione in zona play off: i gallipolini ora sono quinti con 36 punti a -2 dal Manfredonia, quarto in classifica; mentre il Galatina è ottavo con 32 punti, con salvezza oramai acquisita può tentare di conquistare qualcosa in più. Proprio come il Copertino che grazie alla vittoria casalinga, di 1-0 contro il Corato, si porta a 33 punti e anche per i rossoverdi tentar non nuoce.


La prossima giornata, prevede una sfida salvezza: quella tra Tricase e Polimnia al “via olimpica”. Per il resto: Racale-Mola, Vieste- Copertino, Corato- Gallipoli, Galatina- Molfetta.


Promozione


In Promozione, giornata di risposo per il Casarano e l’Ostuni ne approfitta, battendo in casa per 3-1 il San Cesario, che ha fatto di tutto, specie nella prima parte di gara, per mettere in difficoltà i gialloblù. Ma i padroni di casa sono forti  e alla fine la spuntano.


Ostuni che battendo il San Cesario ha 50 punti in classifiche ed è a soli 3 dal Casarano. Il San Cesario, continua a mantenersi stabile in zona tranquilla con 25 punti, anche se deve tornare a far punti per non avvicinare gli avversari della zona calda che sono distanti da solo 4 punti. Da tenere in considerazione, in questa gara, una nota che sa di vergogna: la partita è iniziata con 40 minuti di ritardo per via di una semirissa negli spogliatoi. Di certo, in settimana non mancheranno provvedimenti disciplinari per entrambe le squadre.


Sconfitta interna per l’Otranto. Tra le mura amiche gli adriatici perdono uno scontro diretto: 1-0 contro il Fragagnano. La posizione di classifica rimane comunque stabile: ottavo posto e 32 punti.


Due derby dai due volti completamente differenti, quello tra Maglie Martano e Leverano Lorenzo Mariano Scorrano. Il primo si è concluso con un pareggio di 0-0 il secondo con una larga vittoria dei padroni di casa per 5-0. Per Maglie e Martano, un punto che muove la classifica in chiave salvezza, per il Leverano altri tre punti per i play off. Per il Lorenzo Mariano una sconfitta con un risultato forse un po’ troppo severo. Gli scorranesi  hanno 22 punti e restano nella zona “pericolosa” della graduatoria.


Domenica prossima: Francavilla C. – Maglie; Carovigno – Leverano; Casarano – Lizzano; Martano- Massafra; Lorenzo Mariano – Ostuni e il derby San Cesario- Otranto.


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi

Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”

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Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.

L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.

E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.

E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.

E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.

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Casarano

Il 1° febbraio si vota per l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce

Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale…

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È indetta per domenica 1 febbraio 2026 l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce.

Nella giornata di oggi il presidente facente funzioni della Provincia Fabio Tarantino ha firmato il decreto di indizione della tornata elettorale.

Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20, nei due seggi che saranno costituiti presso la sala consiliare e la sala delle Commissioni consiliari della Provincia di Lecce, al 2° piano del Palazzo dei Celestini, in via Umberto I, n.13, a Lecce.

Potranno votare i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia di Lecce, in carica alla data dell’1 febbraio.

L’elezione del Presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto. L’elettore può esprimere un voto di preferenza per un solo candidato alla carica di Presidente della Provincia. 

Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della L.n. 56/2014. In caso di parità di voti, è eletto il candidato più giovane.

Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale, costituito presso la sede della Provincia di Lecce, dalle 8 alle 20 di domenica 11 gennaio 2026, e dalle 8 alle 12 di lunedì 12 gennaio 2026.

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