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“Ricordo, Memoria, Lotta. Giustizia per Angelica”

Domani alle ore 18:30 presso il Teatro Parrocchiale S. Antonio a Parabita, saranno proiettati i cortometraggi realizzati dai ragazzi e presentata la storia narrata di Angelica Pirtoli, la bimba di 2 anni e mezzo che venne brutalmente uccisa insieme a sua madre il 20 marzo 1991

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I bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Parabita il 20 marzo prossimo ci racconteranno la legalità.


Per la comunità parabitana il 20 marzo è una data che non può essere dimenticata: il 20 marzo del 1991, resta una delle pagine di cronaca più nere del basso Salento perché una madre, Paola Rizzello di 27 anni, venne uccisa insieme alla figlia, Angelica Pirtoli, di appena 2 anni e mezzo.


Tutti i ragazzi delle quinte classi della Scuola Primaria e i loro compagni della Secondaria di 1° grado hanno partecipato al laboratorio di legalità, coerente al Piano dell’Offerta Formativa dell’I.C, promosso dall’associazione “Piazza delle Idee”.


Il percorso, in linea di continuità con quanto già realizzato lo scorso Marzo 2017, si propone di far conoscere ai ragazzi i luoghi e le attività che sono stati oggetto e motivo di rigenerazione di beni confiscati alla mafia, restituiti alla collettività come buona prassi per generare cambiamento.


Lo scorso 19 Febbraio i piccoli studenti hanno visitato con molto interesse “Masseria Canali” a Mesagne, gestita dalla cooperativa Libera – Terra – Terre di Puglia.


L’obiettivo del progetto e’ quello di stimolare le riflessioni dei ragazzi, far loro immaginare possibili attività di riutilizzo sociale di tali beni, con particolare riferimento a “Parco Angelica”, mostrando loro esempi virtuosi che operano con successo e che determinano un significativo impatto sociale sul territorio in cui insistono.

Angelica Pirtoli


I Laboratori didattico-creativi sono stati animati da “Swap Museum” che, al fianco dei docenti di classe, hanno stimolato l’apprendimento cooperativo, il peer to peer e potenziato le competenze di cittadinanza anche mediante l’utilizzo della tecnologia.


I prodotti finali del Laboratorio saranno un libro illustrato sulla storia di Angelica Pirtoli e alcuni microvideo su ciò che potrebbe diventare un bene confiscato alla mafia, immaginato dai ragazzi.


Il 20 marzo alle ore 18:30 presso il Teatro Parrocchiale S. Antonio a Parabita, saranno proiettati i cortometraggi realizzati dai ragazzi e presentata la storia narrata di Angelica Pirtoli; ciò rappresenta un piccolo contributo perchè la comunità non dimentichi quanto accaduto ad Angelica.


Ospiti della serata sono: il Rettore del Santuario del S.S.mo Crocifisso in Galatone Don Angelo Corvo, il giornalista Antonio Nicola Pezzuto, il Direttore Biblioteca Arcidiocesi di Brindisi Katiuscia Di Rocco, il portavoce di “Addiopizzotravel” Dario Riccobono, il Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Parabita Antonia Perrone e il Presidente di “Piazza delle Idee” Marco Cataldoil Rettore del Santuario del S.S.mo Crocifisso in Galatone, il giornalista Antonio Nicola Pezzuto, il Direttore Biblioteca Arcidiocesi di Brindisi Katiuscia Di Rocco, il portavoce di “Addiopizzotravel” Dario Riccobono, il Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Parabita Antonia Perrone e il Presidente di “Piazza delle Idee” Marco Cataldo.


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Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù

Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia

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Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.

Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.

La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.

Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.

Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.

Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.

Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.

La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.

Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.

La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.

Coordinerà l’incontro  la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.

Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.

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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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