Connect with us

Tricase

Il trionfo di Nichi contro l’arroganza di “carta”

Pubblicato

il

Nichi ha vinto! A Tricase un trionfo. Lo scarto tra Vendola e Palese è di 4 punti percentuali, 46% a 42%, con circa 400 voti in più del centro destra. Un vero sospiro di sollievo ha invaso il territorio pugliese che correva il rischio, con la vittoria di Palese, di ritornare nel buio fitto della stagione ventennale del governo di destra del Principe di Maglie. Lo straordinario successo di Vendola dimostra che i pugliesi non si fanno più incantare dalla propaganda di destra, la gente comune sta capendo che sotto il vestito non c’è niente. La destra, nella sua campagna elettorale, si è rivolta ai cittadini quasi in maniera coatta, come se si dovessero acquistare pomodori o cicorie. Il voto è l’ultimo baluardo della nostra democrazia e il cittadino, anche se sconfortato dal malessere della classe politica, deve continuare a resistere e votare in estrema libertà. La stessa libertà continuamente minacciata dai tentativi di convincimento dei vari candidati che hanno trovato terreno fertile nel promettere qualsiasi cosa in questo periodo in cui è duro portare avanti la propria famiglia. In questa campagna elettorale i candidati hanno speso una montagna di soldi in cene, regalini e buoni pasto senza avere alcun rispetto della dignità delle persone. La fabbrica di Nichi ha fatto la sua campagna elettorale con un badget di 1.500 euro, autofinanziandosi! L’arroganza di imporre il proprio nome in tutti i modi è dimostrata anche dall’affissione selvaggia dei manifesti elettorali: le regole sono un optional. Ogni partito dovrebbe avere i propri spazi dove affiggere i manifesti, ma questo non basta…si devono coprire tutti gli spazi, anche quelli degli altri. E’ come se ogni manifesto in più fosse un voto a proprio favore. Forse perchè si è usciti bene nella foto? Ma dietro quel pezzo di carta cosa c’è? Ci sono forse progetti o proposte a favore dei cittadini? O c’è solo l’arroganza di voler il voto a tutti costi? Dopo qualche giorno, noi del gruppo di sinistra ecologia e libertà ci siamo arresi decidendo di non mettere più manifesti, ci siamo rifiutati di stare a questo gioco a chi è il più bravo o il più forte.  Le plance elettorali “invase” in ogni spazio dalle “solite” facce sono state sotto gli occhi di tutti per due mesi…senza regole, anche perchè chi aveva il compito di farle rispettare ha latitato; se il controllore permette, l’abusivo continua ad abusare. Sabato sera 27 marzo, il giorno del “silenzio” prima del voto, le plance erano ancora nelle stesse condizioni senza un minimo senso di legalità e di par condicio. Il seggio di via Apulia in pratica sembrava più un comitato per “Palese Presidente” che un luogo neutro dove l’elettore può andare a votare con tutta tranquillità. C’é voluto l’intervento deciso del gruppo SEL, affinchè l’Amministrazione tricasina provvedesse a ripristinare la legalità con la copertura del manifesto selvaggio abusivo. Anche recarsi a votare è diventato poi un percorso quasi ansiogeno; la scena di vedere i cittadini votanti che si avvicinavano al seggio, molti con lo sguardo abbassato, quasi intimoriti da una selva di personaggi che hanno continuato a non rispettare le regole e la Legge. Possibile che un momento di festa della democrazia, che dovrebbe manifestarsi durante il voto, si debba trasformare in una azione contro la libertà di voto? Siamo contenti che questa “pressione” non abbia dato i suoi frutti, i tricasini  hanno capito che la sconfitta di Vendola avrebbe significato la fine della Primavera Pugliese iniziata 5 anni fa. Vendola ha vinto perchè è una persona onesta, sincera, parla con il cuore e pone davanti a tutto gli interessi della sua Puglia, da Foggia a Leuca. Noi pugliesi siamo l’anomalia di quest’Italia che si sposta sempre più verso la destra e la Lega Nord, e noi siamo contenti di essere “diversi”.


Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà – Tricase

Appuntamenti

“Rossana Casale meets the Beatles”, insieme la Provincia e il comune di Lecce

In programma domani giovedì 1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce…

Pubblicato

il

Saranno la cantante Rossana Casale e la Jazz Studio Orchestra, diretta da Paolo Lepore, i protagonisti dell’atteso “Concerto di Capodanno”, organizzato e promosso dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce, in programma l’1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce.

Rossana Casale meets The Beatles è il titolo del programma musicale che propone una rilettura scritta per big band (orchestra) di una carrellata di brani celebri dell’iconico quartetto britannico, fra cui “Yesterday”, “Imagine”, “Get Back”, “And I love her”, di cui la Casale ne è eccezionale interprete. Il progetto si distingue per la ricercatezza e originalità degli arrangiamenti, l’intensità delle esecuzioni e la carica emozionale trasmessa dagli artisti. Per l’occasione, nel corso della serata saranno eseguiti anche alcuni pezzi natalizi cantati da Rossana Casale e altri per big band e orchestra sola.

La Jazz Studio Orchestra nasce nel 1975 ad opera del M° Paolo Lepore, e rappresenta una delle realtà più longeve del panorama jazzistico nazionale, nonché la prima orchestra privata a raggiungere questo traguardo. 

Nel corso degli anni la Jazz Studio Orchestra ha collaborato con artisti di fama nazionale e internazionale, quali Dizzy Gillespie, Chet Baker, Enrico Rava. 

Con Rossana Casale ha una collaborazione che va avanti da molti anni, nella realizzazione di progetti sempre nuovi.

Continua a Leggere

Corsano

Tiggiano, latitante dal 2017, torna per il Natale e viene arrestato

A suo carico, un cumulo di condanne definitive per diversi reati – tentato furto, ricettazione, evasione, adescamento di minorenni – commessi nel corso degli anni…

Pubblicato

il

Ieri, a Tiggiano, i Carabinieri  di Corsano, con il supporto di quelli di Alessano e Tricase, hanno portato a termine una complessa operazione culminata nell’arresto di un soggetto da anni irreperibile, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Lecce, Ufficio Esecuzioni Penali.

Si tratta di un 57enne del posto che, dopo essersi sottratto all’esecuzione della pena ed essersi allontanato dal territorio nazionale, risultava latitante di fatto dal 2017.

A suo carico, un cumulo di condanne definitive per diversi reati – tentato furto, ricettazione, evasione, adescamento di minorenni – commessi nel corso degli anni, per un totale di 4 anni e 2 mesi di reclusione.

Dietro questo risultato non c’è solo un’attività operativa, ma mesi di paziente lavoro silenzioso, di raccolta di informazioni, di ascolto del territorio e di costante vigilanza.

Un’attività condotta con discrezione, professionalità e determinazione dai Carabinieri che non hanno mai smesso di cercare, convinti che prima o poi si sarebbe presentata l’occasione giusta.

Quell’occasione è arrivata proprio in questi giorni di festa, quando i militari dell’Arma hanno intuito che il ricercato potesse aver fatto ritorno in Italia per trascorrere le festività natalizie presso l’abitazione di residenza, accanto ai familiari.

A quel punto, è scattata una operazione pianificata con cura. I Carabinieri hanno organizzato un servizio mirato, intervenendo al momento opportuno e rintracciando il soggetto all’interno della sua abitazione.

Dopo l’arresto e le formalità di rito, il soggetto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione della Procura di Lecce.

Ancora una volta, l’Arma dei Carabinieri dimostra come dedizione, perseveranza e profonda conoscenza del territorio possano trasformarsi in sicurezza concreta per la comunità.

Continua a Leggere

Attualità

Tricase, nuove rotatorie e vecchi pasticci stradali

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città…

Pubblicato

il

di Luigi Zito

Si avvicina il periodo delle elezioni e, come sempre, si moltiplicano in città (a Tricase), le opere da completare o quelle da portare a termine: dalle strade da ri-asfaltare a quelle da finire; da quelle da ridisegnare (leggi via Stella d’Italia, i lavori sarebbero dovuti iniziare circa 2 anni fa), a quelle in fase di completamento come via Fratelli Allatini, per intenderci la strada che porta all’ACAIT e alla caserma dei Carabinieri, quella che volge a Caprarica (rione di Tricase), chiusa da ormai un mese, in pieno periodo di feste.

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città – quella è la via che accompagna verso il centro chiunque ritorni dalla zona delle scuole, in quella parte insistono tre Istituti scolastici molto frequentati: il liceo Stampacchia, il don Tonino Bello, e l’Istituto comprensivo di via Apulia, ad un budello, dove si circolerà a senso unico di marcia e costringerà i residenti delle vie adiacenti a indire un concorso a premi ed estrazione per trovare parcheggio, uscire di casa in sicurezza e poter anche solo lasciare sull’uscio un secchio dell’immondizia senza il rischio di venire asfaltati.

Già in quella parte della città La Politica di 50-60 anni fa aveva pensato bene di disegnare (e costruire) strade di 6-8 metri di larghezza – forse hanno avuto una premonizione del film Blade Runner, dove le auto volano e atterrano dove occorre – che traslate al mondo d’oggi si sono ridotte ad un parcheggio davanti l’uscio di casa e ad uno spazio asfittico che permette appena di entrare in casa in sicurezza prima che ti “stirino i pantaloni”, ci chiediamo: cosa succederà ora che la circolazione principale dovrà transitare per quei budelli di strade?

Dicevamo del Genio della Lampada e le scelte che ha partorito per la nuova via F.lli Allatini: sarà stato il voler agevolare chi, senza regole, parcheggia a sbafo davanti alle poche attività commerciali che sono in quella parte della città?

Il nuovo marciapiede allargato servirà a far arrivare in sicurezza i dipendenti comunali che, a piedi, transiteranno dal palazzo municipale fino ai nuovi uffici all’interno dell’Acait?

O forse, lo si è fatto per evitare ingorghi, attese e liti con chi si intestardisce a voler continuare a fumare e deve parcheggiare e scendere proprio davanti al tabaccaio per comprare le sigarette, alla faccia di chi rispetta le regole?

Ora che avranno un paio di parcheggi dedicati, la strada a senso unico, e un marciapiede allargato, liti e contese potranno trasferirsi sulle vie attigue, essere declassate a diverbi più amabili, e magari avverrà pure qualche scambio di fiori.

Ora anche i pruriti per il Centro di Gravità Permanente sono venuti a galla – partono i lavori per l’adeguamento dell’intersezione tra le via Pirandello, via Cattaneo e via Aldo Moro, una zona che indubbiamente aveva esigenza di essere messa in sicurezza e di restyling -, la sopita speranza è che lo stesso Genio di cui sopra abbia valutato attentamente quello che sta per fare per quello che è uno snodo centrale per Tricase. 

E poi ancora, ci associamo, a quanti nostri lettori ci segnalano da mesi, nel chiedere: chi è obbligato a transitare per quelle vie, quelle percorse e frequentate da decine di pullman che ogni giorno conducono centinaia di studenti (e auto) fino a scuola, via Peano, via Manin, e limitrofe, quando potranno vedere la luce, e viaggiare in sicurezza? 

Soprattutto dopo le piogge dei giorni scorsi, strade fuse come emmental d’asfalto,  parcheggi a fantasia e guida spericolata sono divenuti il giusto mix per incidenti e rotture di assi.

In tutto questo, dopo aver formulato i miei auguri per l’anno nuovo, nella certezza che qualcuno mi risponderà, lasciatemi spendere una sola parola sulla nuova truppa di Vigili Urbani  che lavorano a Tricase: dove sono? Quanti sono? Vivono anche loro la città? Che orari fanno? Come regolano il traffico cittadino? Transitano sulle stesse vie di noi comuni mortali o come in Blade Runner, volano alto?

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti