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Attualità

Transilvania – Tricase: esportando best-practice

In visita nel Capo di Leuca altri rappresentanti della Città di Brasov

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Il GAL rumeno “Tintul Barsei” fa il bis. E’, infatti, giunta una seconda delegazione dal territorio della Transilvania, stavolta assortita da rappresentati dell’“Agentia Metropolitana Brasov”, l’Agenzia di Sviluppo Locale della città di Brasov, che circa due anni fa ha dato vita al Gruppo di Azione Locale della Transilvania e che ha come scopo quello di promuovere e sostenere la cooperazione fra attori pubblici, privati ​​e organizzazioni non governative, lo sviluppo sostenibile, economico, sociale e culturale della loro area.  


Per tale ragione, rientrato in Romania lo scorso 8 giugno, il primo gruppo composto prevalentemente da studenti e insegnanti, ha passato il testimone ad operatori turistici e di sviluppo locale della città di Brasov, che, fino al prossimo 20 giugno, apprenderanno gli aspetti più tecnici delle metodologie con cui opera il GAL Capo S. Maria di Leuca, soprattutto, nell’ambito del progetto dell’ “Albergo Diffuso di Specchia”.  Arrivati nel Capo di Leuca, grazie al Programma Europeo “Leonardo da Vinci”, gli ospiti provenienti dall’Est europeo, potranno così apportare valore aggiungo al loro territorio, che vanta uno straordinario potenziale turistico e naturalistico.  Inoltre, la presenza dei rappresentanti del GAL “Tintul Barsei” permetterà di avviare eventuali progetti di collaborazione tra il Capo di Leuca e la Transilvania nell’ambito delle botteghe artigiane tradizionali, dell’ospitalità diffusa, dei servizi alla popolazione e dell’agroalimentare locale, in quanto, tutto farà scuola attraverso un percorso guidato dal GAL Capo S. Maria di Leuca. Come evidenzia il Presidente Rag. Rinaldo Rizzo: “Ricordiamo , che anche attraverso questi scambi culturali, il GAL realizza il primato individuato dal rapporto ‘Co-operando fra aree rurali: i progetti leader ed extra-leader dei Gruppi di Azione Locale italiani’, realizzato dall’INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) da cui emerge il GAL Capo Santa Maria di Leuca come il primo più ‘dinamico’ della Puglia in termini di coinvolgimento, progettazione  e qualità”.

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Estate sicura a Casarano

Gli anziani e il caldo, progetto promosso dall’ Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casarano in collaborazione della sez. Croce Rossa di Casarano nell’ambito del Piano Fragilità 2025

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L’iniziativa nasce per affrontare in maniera concreta le conseguenze sanitarie e sociali legate alle ondate di calore, con particolare attenzione alla fascia più vulnerabile della popolazione: gli anziani soli e fragili.

Obiettivi del progetto: prevenire i rischi sanitari associati alle alte temperature (colpi di calore, disidratazione, aggravamento di patologie croniche); contrastare l’isolamento sociale, offrendo momenti di contatto umano, supporto e ascolto; garantire un presidio di prossimità attivo e visibile sul territorio durante i mesi estivi; collaborare in modo integrato con i servizi sociali e sanitari locali, per segnalazioni, interventi urgenti o presa in carico prolungata.

Tra le attività, contatti telefonici periodici con gli anziani segnalati dai servizi sociali; visite domiciliari di monitoraggio e supporto da parte dei volontari della Croce Rossa; consegna di generi di prima necessità o farmaci in caso di bisogno; diffusione di materiale informativo e consigli utili per affrontare il caldo in sicurezza; attivazione di una linea dedicata per segnalazioni e richieste di aiuto.

Il progetto è destinato agli anziani residenti a Casarano, in particolare a coloro che vivono soli o in condizioni di fragilità sociale e sanitaria.

L’accesso può avvenire su segnalazione dei servizi sociali comunali; attraverso contatto diretto con la Croce Rossa; su richiesta da parte di familiari, vicini o cittadini.

📞 3514581337  (numero dedicato), attivo lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30

Estate Sicura 2025” è un esempio concreto di solidarietà di comunità, in cui istituzioni, volontari e cittadini lavorano insieme per non lasciare nessuno solo, soprattutto nei momenti più critici.

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Aumentano le imprese, rallenta l’economia

Cresce il numero delle aziende pugliesi ma diminuiscono fatturati e scambi commerciali. Fatturati 428,7 milioni di euro in meno

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Aumentano le imprese in Puglia, ma rallenta l’economia.

«Potrebbe sembrare un paradosso, ma è quello che sta accadendo nella nostra regione», spiega Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma, che ha preso in esame tutte le aziende, ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.

I dati sono aggiornati al 30 giugno 2025.

Anche nel secondo trimestre di quest’anno, il saldo della nati-mortalità è positivo, confermando il trend dell’ultimo decennio.

Sarà la voglia d’impresa, sarà il crescente ricorso agli incentivi per l’auto-imprenditorialità, sarà l’apertura della partita Iva vista come alternativa alla disoccupazione.

Sta di fatto che, da aprile a giugno scorsi, le iscrizioni al Registro delle imprese delle camere di commercio pugliesi, sono state superiori alle cancellazioni, per un saldo di 2.508 attività in più, con 5.391 nuove aziende a fronte di 2.883 cessazioni, per un tasso di crescita dello 0,67 per cento, persino superiore alla media nazionale (0,56 per cento).

Ma non è tutto oro quel che luccica.

L’andamento del numero delle imprese, seppur positivo, può rappresentare solo un indicatore utile ai fini statistici, ma non è sufficiente, da solo, a comprendere l’andamento dell’economia nella sua complessità. Anzi, l’aumento del numero delle attività può tradursi, in certi casi, in un’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale, rappresentando uno dei principali freni allo sviluppo della Puglia.

L’anno in corso, infatti, non può certo paragonarsi al periodo successivo alla pandemia, con un’economia in rapida ripresa. Nonostante la crescita del numero delle aziende, infatti, il fatturato e gli scambi commerciali diminuiscono.

Da gennaio a maggio di quest’anno, le imprese pugliesi hanno fatturato, complessivamente, 35.442.851.498 euro contro i 35.871.548.902 dello stesso periodo dell’anno scorso. Vale a dire 428.697.404 euro in meno, pari a una flessione dell’1,2 per cento.

Riguardo agli scambi commerciali con l’estero, l’impatto dei dazi potrebbe essere maggiore e soprattutto più a lungo termine, se le imprese esportatrici più grandi o comunque in grado di… multi-nazionalizzarsi (che sono quelle che pesano di più per l’export) decidessero di trasferire parte della produzione all’interno dei confini degli Stati Uniti, per non perdere i propri clienti, con una perdita di capacità produttiva nel nostro Paese.

«Abbiamo già registrato una prima fase di rallentamento dell’economia con l’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Banca centrale europea al fine di contrastare la crescente inflazione», ricorda Stasi.

Davide Stasi

«Oltre alla burocrazia, un forte freno alla sviluppo della Puglia è rappresentato proprio dall’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale», spiega, «va detto che la nostra regione è storicamente caratterizzata da una fitta rete di micro, piccole e medie imprese, ma questa peculiarità, che in passato ha consentito di sviluppare un sistema produttivo specializzato e molto flessibile, rappresenta oggi un elemento di rischio perché comporta una minore competitività su un mercato sempre più globale, con l’agguerrita concorrenza delle multinazionali e dei grandi player. Basti pensare alle difficoltà a cui tante aziende andranno incontro, proprio a causa delle ridotte dimensioni, nell’assolvimento dell’obbligo di approntare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, anche al fine di favorire l’emersione tempestiva della crisi, così come imposto dalla recente riforma della disciplina della crisi dell’impresa e dell’insolvenza».

«La sopravvivenza delle micro, piccole e medie imprese pugliesi», aggiunge l’analista, «dovrà passare dalla “messa in rete” che sappiamo potrà dar vita ad attività capaci di esprimere intenti comuni ed interessi condivisi, nella consapevolezza che in tal modo possono aumentare non solo le economie di scala, ma anche la competitività sui mercati».

Nell’ultimo decennio, il settore che è cresciuto di più, ma solo in termini quantitativi, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione.

«A fronte di dati sulle presenze molto incoraggianti, riscontriamo un impatto limitato sulla crescita del territorio», sottolinea Stasi, «a conferma che un aumento esponenziale del numero di attività non conferma uno sviluppo altrettanto esponenziale dell’economia, soprattutto se resta bassa la produttività, distogliendo risorse umane e di capitale a quei settori ad alto valore aggiunto, come manifatturiero e costruzioni».

Nati-mortalità imprese Registrate % Attive % Iscrizioni % Cessazioni % Saldo 2° trimestre 2025 Saldo 2° trimestre 2024
Bari 138.628 0,80% 122.054 0,91% 2.058 1,50% 957 0,70% 1.101 911
Brindisi 39.123 0,63% 33.127 0,74% 504 1,30% 260 0,67% 244 268
Foggia 70.297 0,70% 62.643 0,79% 1.043 1,49% 554 79,00% 489 437
Lecce 75.092 0,66% 65.448 0,76% 1.163 1,56% 670 0,90% 493 505
Taranto 51.653 0,35% 43.404 0,42% 623 1,21% 442 0,86% 181 298
Puglia 374.793 0,67% 326.676 0,77% 5.391 1,45% 2.883 0,77% 2.508 2.419
Principali settori economici Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Servizi
Bari 23.727 0,62% 11.713 0,30% 16.855 0,80% 36.038 0,28% 42.417 1,60%
Brindisi 7.152 0,38% 2.625 0,08% 5.081 0,83% 10.591 0,20% 10.853 0,82%
Foggia 23.518 0,56% 3.882 0,28% 7.154 0,72% 15.832 0,44% 15.936 1,78%
Lecce 9.155 0,84% 5.833 -0,05% 10.619 0,62% 21.737 0,12% 22.993 1,42%
Taranto 10.078 0,31% 3.570 0,22% 5.712 0,49% 13.911 -0,05% 14.095 0,69%
Puglia 73.630 0,56% 27.623 0,19% 45.421 0,71% 98.109 0,22% 106.294 1,38%
fonte: Osservatorio Economico Aforisma

Fatturazione imprese 2024 2025 Var. ‘25 su ‘24 Var. % ‘25 su ‘24
gennaio 7.319.838.563 6.883.273.570 -436.564.993 -6,0%
febbraio 6.919.264.920 6.610.973.872 -308.291.048 -4,5%
marzo 7.076.158.263 7.298.473.036 222.314.773 3,1%
aprile 6.975.627.842 7.269.215.957 293.588.115 4,2%
maggio 7.580.659.313 7.380.915.063 -199.744.250 -2,6%
totale 35.871.548.902 35.442.851.498 -428.697.404 -1,2%

fonte: Osservatorio Economico Aforisma

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Attualità

Accesso alle aree boscate. Divieti e sanzioni a Otranto

Come previsto dal Decreto del presidente della Regione e dall’ordinanza del sindaco arrivata dopo un incontro con i concessionari delle attività balneari poste a nord della città

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Le condizioni climatiche di questo periodo, con un aumento delle temperature al di sopra delle medie stagionali e il conseguente innalzamento del rischio di incendi, inducono a rafforzare politiche e attività di prevenzione di questo rischio nelle aree più sensibili e interessate dalla maggiore presenza di turisti e utenti di attività balneari o di svago in genere.

A tal fine l’amministrazione comunale di Otranto ha incontrato i concessionari delle attività balneari poste a nord della città.

Nel corso della riunione è stato evidenziato che il decreto del presidente della Regione Puglia n.334 del 10 giugno 2025 pone il divieto di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate e che lo stesso provvedimento comporta sanzioni amministrative da euro 1.032,91 fino a un massimo di euro 10.329,14.

Le previsioni di detto decreto sono state ulteriormente rafforzate nell’ordinanza sindacale emessa dal Comune che regola l’accesso nelle pinete.

Si invitano, quindi, «i cittadini e gli utenti delle zone destinate a pinete e boschi a osservare pienamente le predette disposizioni».

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