Sport
Tricase Calcio: nuova società, vecchio risultato
Crisi societaria risolta: il nuovo presidente è Antonio Buccoliero. Intanto, però, i rossoblu si arrendono di fronte a un Molfetta forte e ed esperto.
di Valerio Martella
Ennesima sconfitta (la terza consecutiva) per il Tricase, in questo campionato. Questa volta è il Molfetta che batte i rossoblù al “Via Olimpica” con rete decisiva di Petruzzella al 24’ della ripresa.
Sconfitta a parte, quella appena trascorsa è stata una settimana importante per il presente e il futuro della società tricasina, che finalmente riesce a trovare una soluzione alla crisi societaria, iniziata ufficialmente, lo scorso 6 dicembre.
Come comunica la stessa società: “Il Consigliere Regionale Antonio Buccoliero è il nuovo Presidente dell’Asd Ateltico Tricase. La nomina di Buccoliero è avvenuta nell’assemblea dei Soci convocata dal Commissario Straordinario Rocco Maglie nella serata di venerdì 8 febbraio 2013. Si chiude così la grave crisi societaria apertasi il 6 dicembre 2012 con le dimissioni dalla carica di Presidente Alfredo Stefanelli e la consegna al sindaco di Tricase, da parte dello stesso Stefanelli, del Titolo sportivo della società.
Il nuovo Consiglio Direttivo dell’ Atletico Tricase, oltre che del presidente Antonio Buccoliero, si compone del vice presidente Paolo De Santis, del segretario Rocco Maglie, del cassiere-economo Vito Panico, del team manager Franco De Siena, dei dirigenti Vito De Francesco (attuale allenatore dei portieri) e Marco De Braco (attuale giocatore).
Dopo la nomina, le prime dichiarazioni d’amore del neo presidente nei confronti del Tricase Calcio: “Questa mia decisione è stata una scelta d’amore da parte mia verso la città di Tricase, che a suo tempo ho servito da Comandante della Compagnia dei Carabinieri e che ha ritenuto di attribuirmi la cittadinanza onoraria. Provo inoltre profondo rispetto per una storia calcistica luminosissima che ha le sue radici nell’anno 1964, allorquando l’indimenticabile presidente Carlo Igino Fachechi, volle la rinascita del calcio a Tricase, e che s’è sostanziata in questi primi 49 anni di storia di pagine indimenticabili”. E sul futuro del sodalizio rossoblù Buccoliero mette in evidenza che: “i tempi del mecenatismo sono finiti e, quindi, è nostro intento lavorare per creare una rete tra tutte le società sportive del Capo di Leuca che insieme al Tricase, possano sviluppare percorsi di innovazione aggregativa e sociale e, quindi, offrire una proposta sportiva integrata tale da trasformarsi, nel tempo, in una vera e propria offerta di eccellenza nel panorama socio-economico del Salento. Per far questo”, ha proseguito, “sin da ora, desidero assicurare che l’Asd Atletico Tricase opererà in assoluta trasparenza, in modo che tutti i cittadini e gli sportivi in particolare, possano riconoscersi e scorgervi una identità civica personale e comunitaria. In tal senso, ci muoveremo sempre in stretta collaborazione ed interazione con l’Amministrazione comunale, al cui sindaco, vice sindaco ed assessore allo sport vanno i sentiti ringraziamenti della Società per quanto hanno messo in campo in questi mesi di gestione Commissariale al fine di evitare situazioni gestionali penalizzanti per i valori sportivi della nostra storia cittadina”.
Buccoliero, ha raggiunto lo stadio, per assistere alla gara Tricase – Molfetta, accompagnato tra gli altri, da Silvio Allegro, nuovo direttore sportivo della Società. Accolto dagli applausi dei tifosi, il neo presidente ha assistito solo a un tempo della gara, prima di lasciare il “Via Olimpica” per impegni personali.
È un Tricase, quasi decimato (come spesso è accaduto, in questa difficilissima stagione), quello che si trova ad affrontare il forte Molfetta. Tra calciatori, scesi in campo dal primo minuto e quelli a disposizione di mister Bruno, figurano ben 7 di classe ’95 e 4 classe ’94. Tutto questo a causa di squalifiche e qualche infortunio. Assente, anche capitan Citto e la fascia di capitano la indossa Striano.
Bruno, oltre a Esposito, tra i pali, è costretto a schierare un certo numero di giocatori fuori ruolo soprattutto in difesa: Mele e Amato, danno una mano a De Braco nel reparto arretrato, supportati da Aventaggiato. A centrocampo, viene indietreggiato Tondo, con Striano che fa il jolly della situazione, come spesso accade da diverso tempo a questa parte. In avanti ci sono Ponzo, Arnejo e il giovane Pizza.
La gara la fa il Molfetta e nei primi 10 minuti, i baresi sfiorano, già due volte il vantaggio. Il Tricase, ci prova con le ripartenze, e la prima occasione la crea al 12’ con Arnejo che dalla sinistra, apre per Striano che effettua un tiro potente ma impreciso.
Al 14’, occasionissima per gli ospiti: palla nell’area del Tricase, Amato fa un retropassaggio sbagliato a Esposito e Loseto si ritrova a “tu per tu” con l’estremo difensore tricasino e sbaglia clamorosamente mettendo la sfera sul fondo.
Nel finale di tempo altre due opportunità per il Molfetta di andare a segno ma è Esposito a dire di no agli attaccanti biancorossi.
Nella ripresa, la musica non cambia: Molfetta propositivo, Tricase, che attacca quando può, facendo una fatica enorme in fase di costruzione, unica nota lieve: le belle giocate del solito Striano.
La gara, col passare del tempo, si rende nervosa, a causa di decisioni del direttore di gara ai danni del Tricase, che definire dubbie è poco. Al 4’ ammonisce Ponzo, dopo aver fatto il primo fallo di tutta la partita. Al 10’, viene ammonito anche Tondo per proteste e al 13’ tocca a De Braco per un intervento in scivolata, in realtà “pulitissimo”. Il clima, si surriscalda, in campo e soprattutto sugli spalti, con continue proteste dei supposters rossoblù.
Al 24’ arriva il vantaggio dei baresi: azione dalla sinistra di De Santis, cross in area tricasina e il nuovo entrato Petruzzella insacca alla sinistra di Esposito.
La reazione del Tricase, non si fa attendere ed ecco che Tondo al 27’ mette in mezzo un buon pallone per Striano, ma il numero 7 tricasino, viene fermato da un fuorigioco quantomeno dubbio.
Alla mezzora, viene allontanato mister Bruno dalla panchina per presunte proteste e il nervosismo va alle stelle.
Al 35’ Striano, viene ancora fermato in fuorigioco, nel tentativo di tirare in porta, dal limite dell’area di rigore. Un minuto dopo, dalla panchina viene allontanato anche il secondo portiere Nutricato. Provvedimenti finiti? Non ancora. A quattro minuti dal 90’ viene espulso Amato, anch’esso per (presunte) proteste. A questo punto facile immaginare, come l’ambiente già innervosito, si sia ulteriormente surriscaldato.
Nel finale, non succede più nulla, il Tricase in 10 uomini, ha più difficoltà del normale a pungere. Il Molfetta, controlla e dopo 5 minuti di recupero, il signor Luciani di Roma, manda le squadre negli spogliatoi tra fischi e urla di proteste nei suoi confronti da parte dei sostenitori tricasini.
Domenica prossima, per i rossoblù delicato, scontro diretto a Manduria. Dove si ha l’occasione in chiave paly out di allontanarsi dal penultimo posto oppure in caso contrario vi è il rischio di essere acciuffati dalla penultima della classe. Ovvio, che si spera nella prima opzione, ora che i problemi societari sembrano essere risolti, urgono risultati sul campo per porre le basi per un futuro più roseo dopo il buio degli ultimi tre mesi.
Tricase- Molfetta 0 – 1
Tricase: Esposito, Mele, Amato, De Braco, Aventaggiato, Tondo, Striano, Ciardo (dal 37’ 2t Musio), Ponzo, Pizza, Arnejo.
A disp. : Nutricato, Melcarne, Loiacono, De Iaco, Giannuzzi, Russo.
All. : Gigi Bruno
Molfetta: Di Candia, Cantatore, Avantaggiati, Favia, Paris, Rubini, Uva (dal 24’ 2T Petruzzella), De Santis, Martinelli, Loseto (dal 44’ 2t Colella), Rovito (dal 1’ 2t Capriati).
Arbitro: Luciani di Roma
Ammoniti: Ponzo,De Braco, Striano, Di Candia (Mol).
Espulsi: Bruno, Nutricato (dalla panchina), Amato.
Spettatori: 400 circa, una cinquantina provenienti da Molfetta.
Appuntamenti
A Torre San Giovanni l’Europeo per club di Beach Rugby
Superata la concorrenza della Turchia. Nel Salento l’atto conclusivo del massimo circuito europeo, il torneo che nel prossimo luglio assegnerà i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa per Club. In campo le 12 squadre maschili e 10 squadre femminili qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica
Sarà il Salento ad ospitare la Finale Europea Masters EBRA Series 2026 di Beach Rugby.
La presentazione ufficiale di questo prestigioso traguardo sportivo in Provincia, domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 11,30, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce.
Il Salento entra così ufficialmente nel grande circuito europeo del Beach Rugby.
La European Beach Rugby Association (EBRA) ha assegnato, infatti, all’ASD Salento Rugby la Finale Europea Masters EBRA Series 2026, che si terrà il 18 e 19 luglio 2026 a Torre San Giovanni, marina di Ugento.
Per illustrare tutti i dettagli dell’evento e del percorso che condurrà alla sua realizzazione, interverranno: Fabio Tarantino, presidente della Provincia di Lecce; Fabio Manta, presidente ASD Salento Rugby; sindaco di Ugento Salvatore Chiga e l’assessore comunale allo Sport Vincenzo Ozza; Luigi Renis, delegato Provinciale CONI; Cosimo Urso di Eventi & Sport-Ugento; Giancarlo Stocco, presidente dell’EBRA sarà in collegamento video.
La candidatura salentina ha superato la concorrenza internazionale, in particolare quella della Turchia.
La Finale 2026 rappresenterà l’atto conclusivo del massimo circuito europeo di Beach Rugby e vedrà in campo 12 squadre maschili e 10 squadre femminili, qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica.
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Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Casarano
Calcio, Serie C: Casarano “freezato” a Potenza
Brutto stop in Lucania per i rossoazzurri mai in partita. A fronte del secondo attacco del campionato, quel che preoccupa è la seconda peggior difesa. Sabato, alle14,30, al “Capozza” arriva il Latina
POTENZA-CASARANO 3-1
Reti: 2′ Ghisolfi (P), 19′ pt e 6′ st Selleri (P), 53′ st Chiricò su rig. (C)
di Giuseppe Lagna
Casarano “gelato” ai tre gradi del “Viviani“: davanti allo storico striscione “U Putenz è semb nu squadron“, i lucani si sono dimostrati realmente tali nella circostanza.
Gli uomini di Di Bari, al contrario, forse fulminati dallo svantaggio al primo giro di lancette, non sono mai entrati davvero in partita, se non per brevi tratti dell’incontro.
Pallino, quindi, sempre in mano a Selleri e compagni, protagonisti di una prestazione caratterizzata dalla velocità impressa alle trame di gioco.
La bandiera del Casarano è salva solo grazie al rigore realizzato dal solito Chiricò proprio allo scadere del recupero, penalty confermato dopo il ricorso al FVS.
La situazione di classifica non viene certo pregiudicata dal brutto stop (quarta sconfitta fuori casa), in quanto i rossoazzurri restano comunque saldamente in zona play-off.
Nota alquanto stonata, però, a fronte del secondo attacco con 27 reti, non certo poche, essere la seconda peggior difesa con 29 reti subite, seriamente molte.
Servirebbe maggiore equilibrio, oltretutto in un campionato imprevedibile per tutte le formazioni in lotta, dalla capolista all’ultima in classifica.
Occorre, nelle tre giornate al termine del girone d’andata, mettere quanto più fieno in cascina, per poter affrontare poi il ritorno, dove le difficoltà sicuramente aumenteranno.
Sabato alle ore 14,30 al Capozza per affrontare il Latina: non mancherà il forte sostegno dei tifosi, impareggiabili anche nella trasferta a Potenza in orario alquanto discutibile.
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