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Dai Comuni

Specchia in rosa contro il tumore al seno

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Prevenzione e diagnosi precoce continuano ad essere le armi principali con cui le donne possono ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno.


Ricordarlo è l’obiettivo di Specchia che illumina piazza del Popolo di rosa insieme a Lilt per un ottobre di prevenzione.

Casarano

Calcio, Lega Pro: prima gioia al “Capozza”

Contro il Benevento è arrivata la prima vittoria in campionato per il Casarano. Decisivi i cinque cambi effettuati nella ripresa da Di Bari, dopo lo spavento patito per un rigore prima assegnato al Benevento e poi annullato dal VAR a chiamata

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di Giuseppe Lagna

CASARANO-BENEVENTO 1-0

Rete: 80′ Pierozzi (aut.)

L’indescrivibile esplosione del Capozza, quando mancavano appena dieci minuti al termine dell’incontro, sta a testimoniare la liberazione dalla tensione accumulata in campo e sugli spalti durante tutto l’arco di una partita oltremodo avvincente.

La “Strega” di Benevento dichiaratamente intenzionata al ritorno diretto alla cadetteria e allo scopo costruita in estate, non è andata tanto per il sottile nel gioco, che definire maschio è eufemistico: per conferma chiedere al capitano delle “Serpi” Maiello quante volte è finito steso sull’erba fresca della tarda sera.

Merito per la vittoria della truppa agli ordini di Vito Di Bari va ai cinque cambi effettuati nella ripresa, dopo lo spavento patito per un rigore prima assegnato al Benevento e poi annullato dal supporto tecnologico.

In particolare, decisivo nell’azione del vantaggio si è rivelato Leonardo Perez con un tiro destinato di poco a lato, ma che ha mandato in barca il difensore campano fino a bucare la propria porta.

Insomma, una vittoria quella del Casarano frutto di determinazione e spirito di sacrificio, senza i quali non vai avanti in un campionato e in un girone zeppo di corazzate o comunque di squadre e Società dal ricco blasone.

Ha tenuto a precisarlo in conferenza post-gara il tecnico Vito Di Bari, allorquando si è così espresso: “Ripeto il mio ragionamento, che non è una polemica, ma una semplice constatazione.

Vogliamo essere protagonisti sì, ma anche far capire che ci sono difficoltà, perché la serie C è tosta”.

E sull’effetto “Capozza” conclude: “È fondamentale, si respira entusiasmo, c’è una bella atmosfera, a maggior ragione dobbiamo difendere la serie C è dobbiamo farlo tutti assieme“.

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Attualità

“Passi senza confini”: da Tricase, la danza unisce Italia e Germania

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Sono rientrate in questi giorni a Tricase le giovani ballerine della ASD Il Balletto, diretta dalla maestra Elena De Donno, dopo una settimana intensa e indimenticabile trascorsa ad Ansbach, Norimberga. Dal 4 al 10 agosto 2025 si è svolta la seconda edizione di “Passi senza confini”, progetto di scambio culturale e artistico che unisce l’Italia e la Germania attraverso la danza.

Protagoniste, insieme alla scuola salentina, le allieve della Movement Revolution di Ansbach, guidata dalle maestre Tina Rabus e Andrea Greul. Dopo la prima edizione del 2024, ospitata a Tricase, questa volta sono state le danzatrici italiane a volare in Germania per vivere un’esperienza immersiva fatta di lezioni, allenamenti e momenti di condivisione.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di docenti di altissimo livello: Andrea Greul per la danza classica, Alexey Dmitrenko per la danza jazz e Dominic Braunersreuther per la danza contemporanea. Tra sbarre, coreografie e nuove tecniche, le ragazze hanno potuto arricchire il proprio bagaglio artistico e umano, scoprendo stili diversi e imparando a dialogare con altre realtà artistiche.

Oltre allo studio, “Passi senza confini” ha regalato momenti di amicizia, scoperta e scambio culturale: una settimana intensa che ha lasciato nel cuore di tutti la voglia di continuare questo cammino.

Il progetto, nato per fondere la tradizione della danza classica con l’energia innovativa della contemporanea, si conferma un ponte tra due paesi, due scuole e due visioni artistiche, destinato a crescere e a coinvolgere sempre più giovani talenti.

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Attualità

Il calcio come scuola di vita: Fernando Ricchiuto riceve il premio Specula

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Lo scorso 28 agosto si è tenuta la consegna del Premio Specula a Fernando Ricchiuto. Un riconoscimento a cura dell’Associazione Sportiva Culturale “Lucrezia Amendolara”.

Mai nessuno indietro

Classe 1943, sin dalla più tenera età Fernando Ricchiuto nutre una indomabile passione per il calcio, che lo spinge a trascorrere ore e ore a correre dietro un pallone per le strade del paese.

Questa passione cresce con lui e nel 1970, insieme a un gruppo di giovani appassionati di calcio come lui, fonda l’Unione Sportiva Armando Picchi Specchia destinata a scrivere pagine esaltanti della storia sportiva di Specchia, dando così l’impulso alle amministrazioni comunali dell’epoca per la costruzione del campo sportivo comunale.

Passano gli anni e la passione calcistica accompagna Fernando in ogni fase della sua vita, così mentre con sua moglie Maria creanola loro famiglia, consegue il patentino di Allenatore FIGC. Sono gli anni ’80 e per Fernando inizia un’altra esaltante fase della sua storia sportiva: come allenatore viene ingaggiato da diverse Società Calcistiche della Provincia di Lecce e colleziona vittorie e successi nelle diverse categorie, tanto da essere selezionato dal Comitato FIGC della Regione Puglia per un corso premio a Coverciano, prestigiosa sede dei ritiri della Nazionale Italiana di Calcio. Inoltre, in quegli stessi anni, gli viene più volte conferito l’incarico di selezionare e allenare le formazioni della Rappresentativa, una squadra che raccoglie i migliori talenti della categoria di riferimento per partecipare a tornei regionali.

Nella sua lunga esperienza da allenatore Fernando intuisce ben presto le potenzialità educative dello sport e del calcio, così, quando all’inizio degli anni ’90 la FIGC concretizza l’istituzione dei Campionati delle Categorie Giovanili, Fernando si impegna per la creazione della prima Scuola Calcio a Specchia, che permette a bambini e giovani dai 5 ai 17 anni di frequentare lezioni di calcio e disputare le partite dei campionati di categoria. È proprio negli anni ’90 che per ben due anni consecutivi  i “ragazzini terribili” della Scuola Calcio di Specchia, così vengono ribattezzati dalla stampa locale, trionfano nel Campionato della categoria Allievi, senza subire neanche un goal.

Dagli anni ’90 ad oggi generazioni e generazioni di giovani specchiesi hanno frequentato la Scuola Calcio della A. Picchi, trovando sul campo di gioco non solo un luogo in cui divertirsi e mettersi alla prova nello sport, ma soprattutto un ambiente sano, in cui imparare il gioco di squadra, sul campo e nella vita, l’etica dello sport, costruita sui valori di solidarietà, condivisione,inclusione e uguaglianza, rispetto dei compagni e degli avversari, fair play e rispetto delle regole. 

Questo impegno educativo e il forte radicamento nei valori di solidarietà umana, lo hanno accompagnato attraverso gli anni ad affrontare le responsabilità e l’impegno all’interno della A. Picchi, con un occhio sempre attento ai più fragili, alle situazioni di necessità e bisogno, perseguendo strenuamente l’obiettivo di non lasciare mai nessuno indietro e di fare della A. Picchi una famiglia, un luogo inclusivo e accogliente in cui costruire una società coesa, giusta e solidale.

Fernando Ricchiuto ha dedicato tutta la vita al calcio, contribuendo alla diffusione dei più alti valori dello sport, restando fedele a quei valori in tutto il corso della sua vita e diventando negli anni una figura educativa di riferimento nella comunità di Specchia.

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