Cronaca
E’ morto don Michele Romeo
Ha svolto i suoi primi anni di ministero (1952-1955) presso il Seminario Diocesano come economo
Dopo un lungo periodo di malattia, nel pomeriggio di ieri, venerdì 10 gennaio 2020, all’età di 91 anni, è deceduto don Michele Romeo, presbitero della Diocesi di Nardò-Gallipoli.
Don Michele è nato a Nardò il 21 marzo 1928. Entrato negli anni dell’adolescenza presso il Seminario Vescovile di Nardò, prosegue la formazione teologica presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta. Viene ordinato diacono da Mons. Minerva il 22 dicembre 1951 e sacerdote da Mons. Ursi il 29 giugno 1952.
Ha svolto i suoi primi anni di ministero (1952-1955) presso il Seminario Diocesano come economo, vice rettore e insegnante . In ricoperto diversi incarichi a livello pastorale: vicario cooperatore nella Parrocchia San Francesco da Paola in Nardò (1955-1958); parroco nella Parrocchia San Francesco d’Assisi in Nardò (1961-1962); amministratore parrocchiale della Parrocchia San Francesco da Paola (1963).
A livello diocesano don Michele è stato Assistente della G.I.A.C. (1958-1961); Assistente del Centro Turistico (1955-1961); Assistente Associazione Scautistica (1963-1973); Assistente ACLI, MOCLI, MCL. Nella Curia diocesana è stato dal 1981 al 2002 ufficio Diocesano Amministrativo, Difensore del vincolo nel Tribunale diocesano, membro del Consiglio di amministrazione, membro dell’ufficio per la Visita Pastorale (1990), membro della commissione diocesana per l’edilizia di culto (1990).
A Nardò don Michele è stato Rettore della Chiesa della Purità (1955-1961); Rettore della Chiesa di San Cosimo (1976-2009); Collaboratore nella Parrocchia Maria SS. Assunta in Santa Maria al Bagno. Don Michele è ricordato a Nardò anche per la sua passione e la sua forte dedizione al mondo degli scout, diventando punto di riferimento per diverse generazioni di giovani. Dal 1979 è stato canonico tesoriere del Capitolo Cattedrale di Nardò.
Negli ultimi anni ha vissuto ritirato dalla vita pastorale, accompagnando il cammino della Chiesa diocesana con la preghiera e l’affetto di sempre, divenendo confessore e confidente di diversi sacerdoti.
La messa esequiale sarà celebrata dal Vescovo Mons. Fernando Filograna nella Basilica Cattedrale di Nardò oggi, 11 gennaio 2020, alle ore 15.30. La salma sosterà presso la camera mortuaria dell’ospedale di Nardò fino alle ore 12.00.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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