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Attualità

Covid 19: le conseguenze sull’economia pugliese

Coronavirus: una “gelata” sulla nostra economia. I settori e le imprese più in difficoltà a causa dell’emergenza da Coronavirus

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«L’emergenza da CoVid-19 sta già avendo conseguenze molto serie sull’ intera economia pugliese: è come una gelata in piena primavera». Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, lancia l’allarme.


Anche in Puglia, come nel resto del Paese, sono numerose le aziende che si stanno trovando in grossa difficoltà. Se nessuna attività economica può dirsi indenne rispetto a ciò che sta accadendo, non c’è dubbio che ve ne siano alcune maggiormente esposte già dalle prime fasi dell’epidemia.


ATTIVITÀ RICETTIVE E TURISTICHE


In prima linea sicuramente le attività ricettive e turistiche, anche per via delle previsioni negative e della marea di cancellazioni in vista della prossima stagione estiva. Nella nostra regione si contano più di 25mila  imprese impegnate a vario titolo nell’accoglienza turistica, nel banqueting e nel relativo indotto.


Basti pensare a tutto il settore della ristorazione, alle attività ricreative e di divertimento, alle agenzie di viaggi, ai tour operator e servizi connessi, alle attività di noleggio autovetture e mezzi di trasporto marittimo.


CINEMA E TEATRI


Altro settore in forte difficoltà a causa delle imprescindibili misure restrittive e di distanziamento sociale preordinate a contenere la diffusione del virus è quello dello cultura e dello spettacolo: i provvedimenti che hanno ridotto l’operatività dei cinema e dei teatri, obbligato a rinviare festival e rassegne, si ripercuotono direttamente anche sul mondo della produzione, post produzione e distribuzione di prodotti cineaudiovisivi,  costretto a trattenere il fiato vedendo azzerati i propri incassi e la propria operatività in attesa che le sale possano tornare a riempirsi e che i set possano tornare a lavorare. Sono circa 1.400 le imprese operanti in questo settore e nell’indotto, senza contare associazioni,  fondazioni e singoli professionisti.


MECCANICA DI PRODUZIONE

Preoccupate anche le quasi 5mila imprese pugliesi di trasporto di merci su strada. I trasporti su gomma rappresentano infatti il principale collegamento nelle filiere produttive e nello sbocco commerciale delle produzioni. La riduzione delle forniture e dell’operatività delle aziende di trasformazione già in questi giorni sta comportando un calo delle commesse ed il rallentamento dei transiti.


La meccanica di produzione, che in Puglia conta 642 aziende,  non fa eccezione: la riduzione degli approvvigionamenti di materie prime e delle richieste di fornitura, specie nei rapporti con le aziende estere e del nord-Italia, sta mettendo in pre-allarme le imprese, impossibilitate ad individuare in breve tempo tanto nuovi canali di fornitura specialistici quanto partnership commerciali al di fuori delle zone più severamente colpite dall’emergenza.


ALIMENTARI


Preoccupa anche l’andamento delle attività di servizi alla persona così come quelle  di quelle che si occupano di alimentazione e trasformazione alimentare, uno dei settori più attivi nell’esportazione verso le altre regioni italiane e del mondo. Più in generale, tutte le attività inserite all’interno di filiere complesse che prevedono l’utilizzo di approvvigionamenti o forniture provenienti da aree sottoposte a restrizioni stanno cominciando a sperimentare evidenti problematiche.


«Inutile usare giri di parole: la situazione è estremamente seria», commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, «l’intera economia nazionale è in grande sofferenza e quella pugliese, ovviamente, non fa eccezione.


La riduzione delle attività e degli scambi, con un vero e proprio blocco produttivo in alcune circostanze e l’impossibilità di svolgere attività che prevedono la presenza di numerosi operatori o l’apertura ad un pubblico numeroso, stanno generando problematiche di difficilissima gestione».


«Per quanto riguarda le imprese artigiane, tanto a livello nazionale che regionale abbiamo provveduto a mettere in campo gli strumenti della bilateralità: grazie ai nostri sistemi di mutualità le imprese aderenti al Fondo di Solidarietà Bilaterale FSBA che stanno sperimentando riduzioni dell’attività produttiva a causa dell’emergenza sanitaria possono sin da subito contare su uno strumento ad hoc. Si tratta di uno specifico intervento a supporto del reddito dei lavoratori al fine di preservare il rapporto lavorativo ed evitare riduzioni di personale. Invito tutte le imprese che ne avessero necessità a contattare i nostri uffici territoriali o l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Pugliese per le informazioni del caso. Perciò che concerne le imprese che non possono contare su questo strumento»,  continua Sgherza, «la nostra Confederazione ha già attivato l’interlocuzione con il Governo per creare strumenti a valere sul prossimo decreto a supporto dell’economia nazionale.  Appena operativi, ne chiederemo l’attivazione immediata anche sul livello regionale. Colgo l’occasione per un appello a tutti i colleghi imprenditori e artigiani al più scrupoloso rispetto delle indicazioni in materia di prevenzione del contagio come emanate a livello nazionale. Gli scienziati e gli esperti sono stati chiari: solo attuando queste contromisure con responsabilità riusciremo a rallentare l’avanzata del virus e potremo riprendere il prima possibile, anche nelle nostre aziende, una vita normale».


Attualità

Marcello Gemmato al Centro Ilma

Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

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Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.

Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.

«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.

«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».

Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.

«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».

«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».

Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.

I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.

Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.

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Attualità

Serie C, Casarano da leggere

Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

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di Giuseppe Lagna

Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.

Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.

Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.

Ma quanto lavoro!

Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.

Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.

Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.

Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.

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Attualità

Domenica mattina al mare? Raffica di multe sulla litoranea di Tricase

In una zona priva di parcheggi “leciti” e, per questo motivo sempre soggetta a una certa tolleranza. Appello al sindaco: è possibile annullare quelle contravvenzioni con buona pace di tutti? Restano irrisolti, intanto, i “veri” problemi: mancanza di parcheggi, vegetazione che invade le carreggiate impedendo la visuale in curva e limite di 50 km orari pressoché ignorato

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di Giuseppe Cerfeda

Domenica mattina, gran caldo e, dopo una settimana di lavoro, finalmente la possibilità di godere del refrigerio del mare.

Fino all’incavolatura (eufemismo) finale.

Perché quel bagno è costato a molti tricasini una bella multa sul parabrezza della loro auto, parcheggiata sulla litoranea tra Tricase Porto e Marina di Andrano, in località Isola.

Doverosa una premessa.

In quella zona c’è sempre stata, negli anni, una certa tolleranza per un semplice motivo: non ci sono parcheggi per chilometri, quindi non c’è scelta!

Detto che può anche accadere che si esageri ma, sinceramente, avendo potuto appurare personalmente chi scrive, non ci sembra che la situazione fosse peggiore di altre volte (negli altri anni, tra luglio e agosto è accaduto decisamente di peggio), tant’è che poco prima dei contravventori è transitata in zona un’ambulanza in direzione Andrano, senza incontrare alcun tipo di problema.

Stamani mi è capitato di leggere su una testata che, per colpa delle auto in sosta, aumenta il rischio incidenti su un’arteria purtroppo già segnata più volte da gravi sinistri, come quello costato la vita ad un uomo di 62 anni di Taurisano qualche settimana fa.

Inconfutabile: la carreggiata con le vetture parcheggiate si restringe.

Ma siamo sicuri che sia quello il problema più grande?

Giusto per sgombrare il campo da equivoci: quell’incidente è avvenuto intorno alle 9 del mattino, quando al mare non c’è ancora praticamente nessuno, e ben lontano da dove ieri sono state multate le auto in sosta; gli inquirenti stanno indagando per stabilire le esatte cause e, quanto avvenuto quel triste mattino, nulla ha a che vedere con quanto abbiamo scritto e scriveremo ancora.

Uscendo, quindi, dai casi specifici e dai possibili equivoci, più in generale andrebbe sottolineato che Anas, Provincia o chi per esse, non dovrebbero aspettare luglio per ripulire i bordi delle strade dalla vegetazione (le canne, soprattutto in curva, impediscono la visuale e costringono, in questo caso si, i mezzi a invadere la corsia opposta).

E poi, sempre in generale, senza fare riferimento ad alcun caso specifico, non sarebbe il caso di ricordare che sulla litoranea il limite è di 50km orari?

Ma avete visto come transitano su quella via?

Provate a verificare cosa succede il sabato e la domenica pomeriggio (e non solo): motociclette e auto che sfrecciano a velocità inimmaginabili e che costringono a trattenere il fiato, nella speranza di non sentire il botto!

Ecco questi sono i problemi che eventualmente i residenti hanno segnalato (e non certo ieri, ma in tempi non sospetti), non quello delle auto in sosta.

Tricase sembra sempre più essere il paese delle contraddizioni: si fa il bagno nell’area portuale dove vige il divieto di balneazione (ma è bello, si può tollerare per carità, nonostante possa anche essere pericoloso), a Tricase Porto si parcheggia vicino al Bolina e si guarda il mare fumando una sigaretta, mentre gli automobilisti restano in fila sotto al sole come se nulla fosse, perché non si passa.

Tricase ha otto chilometri di costa bellissimi e, giustamente, se ne vanta.

Ma se non permettiamo alle persone di parcheggiare, trovando una soluzione, che si fa?

Si chiude tutto?

Conoscendo personalmente il sindaco Antonio De Donno e la sua sensibilità in merito a certi argomenti, ci permettiamo di rivolgergli un appello: non è forse il caso di chiedere di annullare tutte quelle multe?

Possiamo evitare che (ad esempio) ad un operaio possa costare una cifra il bagno a mare la domenica mattina dopo una dura settimana di lavoro, solo per aver parcheggiato dove lo ha fatto per anni? Esattamente come chi fa il bagno nel porto e lo fa da anni, né più né meno…

Quello che chiediamo è un po’ di buon senso e, appena possibile, una soluzione per poter parcheggiare in sicurezza.

Raccomandando, infine, sempre prudenza e il rispetto del limite di velocità che, lo ricordiamo, per i duri di comprendonio, sulla litoranea è di 50 km orari!

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