Connect with us

Andrano

Peppino Impastato, dalla parte giusta

Nove eventi in due giorni per ricordare Impastato e le sue lotte e promuovere la proposta di intitolazione alla sua memoria delle “aule sociali” di Castiglione d’Otranto. Maratona online di 2 giorni 9-10 maggio 2020, nel 42esimo anniversario del suo assassinio. Con Giovanni Impastato, Beppe Giulietti, Libera Lecce, Giacomo Conte, Cisco Bellotti

Pubblicato

il

Peppino Impastato non è mai morto: le sue lotte per la giustizia sociale, per gli ultimi, per la difesa del territorio e contro la mafia vivono ancora, nel qui ed ora del Salento. Ed è dal profondo sud della provincia di Lecce che parte la proposta di intitolare a lui un luogo da riscattare e sottrarre a degrado e indifferenza, le “aule sociali” di Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano, accanto al parco intitolato a Renata Fonte, prima donna salentina vittima di mafia.


Ad avanzare l’idea, nel 42esimo anniversario del suo assassinio, è una cordata di realtà locali: associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino assieme all’omonima cooperativa, coop. soc. L’Adelfia, Parrocchia San Michele Arcangelo, Pro Loco Andrano, con il sostegno di Libera Lecce, Associazione della Stampa di Puglia e della Federazione Nazionale Stampa Italiana.


Per l’occasione, è nata l’iniziativa Peppino Impastato, dalla parte giusta”, una due giorni di eventi online (sabato 9 e domenica 10 maggio), trasmessi sulla pagina Facebook Casa delle Agriculture Tullia e Gino.


Approfondimenti, dialoghi, videonarrazioni per i bambini, musica: nove gli appuntamenti in programma, che conta ospiti d’eccezione come Giovanni Impastato, fratello di Peppino; Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana; don Raffaele Bruno del coordinamento provinciale di Libera Lecce; il magistrato Giacomo Conte, già componente del pool antimafia di Palermo negli anni ’80; “Cisco” Stefano Bellotti, voce storica dei Modena City Ramblers.


Il programma


La due giorni di eventi si svolgerà, a causa dell’emergenza Covid, sulla pagina facebook Casa delle Agriculture Tullia e Gino.


Si comincia sabato 9 maggio, alle ore 16, con “Peppino, l’acchiappagiustizia”: narrazione visiva per i più piccoli, a cura delle volontarie del progetto “Verso l’Agriludoteca di Comunità”. Alle 17, “Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo” (frase dello striscione che apriva il corteo funebre di Impastato): Giovanna Nuzzo, vicepresidente di Casa delle Agriculture Tullia e Gino, esporrà la proposta per l’intitolazione delle aule sociali a Peppino Impastato.


Poi, il via agli approfondimenti: alle 18, don Raffaele Bruno del coordinamento provinciale Libera Lecce spiegherà perché “Impastato è vivo, anche nel Salento” e dunque perché la sua lezione resta attuale; alle 19, “La mafia si fa più subdola”, il focus sulla criminalità organizzata oggi, con Giacomo Conte, magistrato, già componente del pool antimafia di Palermo negli anni ’80.


Alle 20, “Radio Aut: l’informazione come arma contro i soprusi” è il titolo dell’intervento di Beppe Giulietti, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi). Alle 21, Cisco Stefano Bellotti, voce storica del gruppo Modena City Ramblers, racconta come è nato il loro brano “I cento passi”, eseguendolo con un tamburo.


Si riprende domenica 10 maggio, alle ore 9, con “La mafia spiegata ai bambini, l’invasione degli scarafaggi”: videolettura del libro di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Alle 10, “Invece lui decise di restare”, interpretazione al femminile de “I cento passi” nel Mulino di Comunità. Si chiude alle ore 11 con “Giustizia sociale, giustizia per la terra”, dialogo in diretta facebook con Giovanni Impastato, fratello di Peppino.


Perché Peppino Impastato?


Nella storia dell’antimafia italiana, Impastato è una figura unica: ebbe il coraggio di rompere non solo con la “mafia di prossimità” (“I cento passi”, nella sintesi cinematografica e musicale), ma soprattutto con la “mafia in casa”.


Era, infatti, figlio e nipote di mafiosi legati al boss di Cinisi Gaetano Badalamenti, condannato nel 2002 all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Peppino, avvenuto il 9 maggio 1978, a pochi giorni dalle elezioni amministrative a cui lui, trentenne, si era candidato con la lista “Democrazia proletaria”.


Il coraggio della denuncia, l’uso dell’informazione e della satira con Radio Aut per creare coscienza civica, l’attenzione ai più deboli sono un monito, ancora, soprattutto per i più giovani. Come riportato in “Peppino Impastato non è uno spot”, scritto a firma di Umberto Santino, cofondatore e direttore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato di Palermo, “in realtà Peppino ha fatto proprio questo: coniugare la lotta di classe (espressione che oggi appare obsoleta ma un bel libro di Luciano Gallino ci ricorda che la lotta di classe c’è ancora, e ora la fanno i padroni che amministrano la vittoria, che si chiama dittatura del capitale finanziario o qualcosa del genere) con la salvaguardia del territorio, il diritto al lavoro dei disoccupati con il diritto a un ambiente non saccheggiato dalla speculazione.


Giulietti (presidente Fnsi): “Non fidarsi mai di nessuna verità preconfezionata”


Diffidate sempre da chi dovesse dirvi o vi dirà che la memoria non serve a niente. Questa iniziativa per ricordare la memoria di Peppino Impastato”, dice Giuseppe Giulietti, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana, “non è qualcosa che guarda al passato, ma qualcosa che segna la nostra strada verso il futuro. Fare memoria significa costruire un futuro più degno per le comunità. Peppino Impastato è stato ammazzato perché non si è piegato alla mafia, perché con il suo collettivo, ai microfoni di Radio Aut, invece di far finta di non vedere e sentire, ha urlato ogni giorno i nomi dei mafiosi e di coloro che erano collusi con i mafiosi. Ha fatto il giornalista, anche se allora non molti lo capivano, nemmeno i giornalisti. E lo ha fatto da giornalista precario, rischiando più degli altri e non scappando mai, rendendosi conto che bisognava urlare, perché quando nessuno ti ascolta, quando c’è il muro del silenzio, per forza devi urlare.


Peppino Impastato: performance al mulino di comunità di Castiglione d’Otranto


Qualcuno può cercare di farti passare per matto e invece Peppino Impastato ha avuto ragione e vive ancora oggi. Lui ci parla anche ora e ci dice che chi vuol fare il giornalista deve tentare di illuminare tutti i covi del malaffare e soprattutto non deve lasciare mai solo chi denuncia. Ricordare Peppino, inoltre, significa non dimenticare gli errori e orrori compiuti anche dallo Stato, perché quel 9 maggio – giorno in cui venne ritrovato anche il corpo di Aldo Moro – qualcuno iniziò a depistare, dicendo che Impastato era il boia, che voleva mettere una bomba e ci vollero anni e anni di fatica di familiari, compagni, altri giornalisti e cittadini per arrivare finalmente a verità e giustizia. Il ricordo di Peppino Impastato, quindi, parla ad oggi della necessità di non fidarsi mai di nessuna verità preconfezionata, di nessuna velina, della necessità di indagare e di tentare di non lasciare mai nessuno senza verità e giustizia”.


L’intitolazione delle “aule sociali” a Castiglione






Un “polo per la legalità e la giustizia sociale”


Sono un luogo controverso, un non luogo: un auditorium mancato, un ufficio postale abortito, un luogo di ritrovo inadeguato risucchiato in un buco nero fatto di indifferenza e degrado, nonostante sia nel cuore del paese, accanto al parco intitolato a Renata Fonte.


Crediamo che Peppino e Renata siano figure strettamente collegate tra loro”, spiegano i promotori dell’iniziativa, “perché il loro vissuto ci insegna il valore della difesa del territorio dagli abusi mafiosi e dagli interessi del denaro. E crediamo che la memoria di Peppino, in cui costantemente inciampare, ci aiuterà a illuminare le aule sociali, a riscattarle in una chiave diversa, più giusta, più degna”.


D’altronde, già durante alcune edizioni della Notte Verde (evento dedicato ai temi dell’agroecologia) si è avuto modo di poter far toccare con mano come quel luogo può essere valorizzato e ripensato. L’immobile sarà oggetto a breve, tra l’altro, di interventi di ristrutturazione e ampliamento finanziati dal Pon Legalità, per farne una “fucina delle culture” per l’inclusione dei migranti.


Nell’ottica della creazione di un “polo per la legalità e la giustizia sociale” a Castiglione d’Otranto, inoltre, Casa delle Agriculture ha già proposto all’amministrazione comunale di creare, all’interno del Parco Renata Fonte e nell’ambito del relativo progetto di riqualificazione, un “Giardino dei giusti per la terra”, intitolando ogni albero salvato e piantato ex novo a chi si è battuto per la tutela dell’ambiente.



Anche per questo, durante le ultime due edizioni della Notte Verde, è stata già riqualificata dai volontari, assieme a Free Home University, una parte del parco, attraverso una sequenza di murales a tema.


La missione sociale di Casa delle Agriculture resta quella di segnare un cambiamento laddove ce n’è bisogno: nelle terre abbandonate, nei luoghi dimenticati, con le persone escluse. Anche quando il vento soffia contrario.


La proposta di intitolazione e valorizzazione, sposata sin da subito da L’Adelfia, Parrocchia San Michele Arcangelo, Pro Loco Andrano, Libera Lecce, Associazione della Stampa di Puglia e Federazione Nazionale Stampa Italiana, resta aperta, perché possa essere condivisa anche da altre realtà che credono nel riscatto dei margini.


Info: 348/5649772, ass.casadelleagriculture@gmail.com, Inst/Fb Casa delle Agriculture


Andrano

Un Centro raccolta eccedenze alimentari ad Andrano

Si punta a contrastare gli sprechi, favorendo la valorizzazione di un prodotto destinato a diventare rifiuto e la redistribuzione agli indigenti presenti sul territorio dell’Ambito Territoriale di Poggiardo presi in carico dal Servizio Sociale Professionale

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

È stato inaugurato, sulla via provinciale per Tricase, ad Andrano, il “Centro raccolta eccedenze alimentari”.

Erano presenti il presidente del consiglio di amministrazione dell’Ambito Territoriale Sociale di Poggiardo Fernando Antonio Minonne, il sindaco di Andrano Salvatore Musarò, il direttore dell’Ufficio di Piano Rossano Corvaglia, il presidente dell’associazione “Form.amiDonato Parisi, il presidente dell’associazione “il PonteSalvatore Martella.

Il centro sarà destinato alla raccolta e allo smistamento di prodotti alimentari in eccedenza, merce in scadenza o con difetti estetici, di etichettatura, di confezionamento o di peso e prodotti invenduti durante la giornata messi a disposizione da aziende del comparto agroalimentare, della ristorazione e della distribuzione alimentare che aderiscono al progetto “contrastare gli sprechi è un impegno di tutti”. Tale progetto, finanziato dalla Regione Puglia in attuazione della L. r. n. 13/2017, è stato promosso dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo in collaborazione con alcune organizzazioni del terzo settore quali l’associazione Banco delle Opere di Carità Puglia Onlus e Form.ami di Alessano, Il Ponte di Andrano e la Protezione Civile di Marittima.

Si punta a contrastare gli sprechi, favorendo la valorizzazione di un prodotto destinato a diventare rifiuto e la redistribuzione agli indigenti presenti sul territorio dell’Ambito Territoriale di Poggiardo (che comprende anche Andrano, Botrugno, Castro, Diso, Giuggianello, Minervino, Nociglia, Ortelle, Poggiardo, Sanarica, San Cassiano, Santa Cesarea Terme, Spongano, Surano, Uggiano La Chiesa) presi in carico dal Servizio Sociale Professionale.

Contrastare gli sprechi è un impegno di tutti” è un progetto che mira a promuovere una vera e propria cultura contro lo spreco che parta dalle nuove generazioni tant’è vero che a quest’iniziativa hanno aderito tutti i cinque Istituti Comprensivi dell’Ambito e i due Istituti di Istruzione Secondaria Superiore “Polo Tecnico del Mediterraneo Aldo Moro di Santa Cesarea Terme e “Don Tonino Bello” di Tricase attuando la promozione di percorsi educativi che stimolino l’adozione di atteggiamenti e comportamenti virtuosi finalizzati al contrasto delle diverse forme di spreco che vedono protagonisti docenti e studenti.

Le aziende del comparto agroalimentare, della ristorazione e della distribuzione, le imprese che producono e commercializzano prodotti alimentari e i supermercati aderenti, oltre all’encomiabile azione sociale avranno inoltre il vantaggio dello sgravio fiscale sul valore del prodotto donato usufruendo della legge antispreco n. 166/016.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stata espressa viva soddisfazione da parte dell’appena rieletto presidente del Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, Fernando Antonio Minonne, il quale ha ringraziato le associazioni partner del progetto che utilizzeranno il centro di raccolta delle eccedenze alimentari per raccogliere, preparare e suddividere il cibo e distribuirlo agli indigenti grazie al nuovo automezzo acquistato e messo a disposizione dal Consorzio.

Minonne ha poi sottolineato «l’importanza di fare rete anche in questa iniziativa sociale e culturale che deve coinvolgere tutti gli attori e soprattutto le nuove generazioni considerata la necessità di affrontare sfide epocali non più rinviabili al fine di garantire il futuro e il benessere dell’umanità. I nostri ragazzi devono comprendere come, a partire dai loro atteggiamenti virtuosi, possono avere un ruolo determinante per costruire un pianeta migliore. A tal proposito, nell’ambito dell’attività di prevenzione svolta negli istituti comprensivi, a fine maggio si terrà un evento in cui gli alunni presenteranno un progetto da loro elaborato sull’importanza di contrastare gli sprechi».

Continua a Leggere

Andrano

Il Lecce a scuola… ad Andrano

L’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo andranese

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

L’Istituto Comprensivo di Andrano si prepara ad un evento senza precedenti nella sua storia: l’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo di Andrano.

Promosso dal dirigente scolastico Ivano De Luca, l’incontro si terrà venerdì 3 maggio, alle 18, presso la sede centrale dell’istituto, in via del Mare 15 ad Andrano.

L’evento vedrà la partecipazione speciale dell’U.S. Lecce Calcio, rappresentato dal presidente Saverio Sticchi Damiani e dalla moglie Marina D’Arpe.

Con loro ci sarà anche il presidente della Commissione Sport al Senato, il senatore Roberto Marti.

Gli studenti, i genitori e i docenti avranno l’opportunità unica di interagire con loro.

L’incontro non sarà solo un’occasione per parlare di calcio, ma abbraccerà una vasta gamma di temi che coinvolgono l’aspetto sociale dello sport.

Si affronteranno argomenti cruciali come l’importanza dell’attività fisica, il valore del gioco di squadra, la sana competizione, l’alimentazione equilibrata, il sacrificio e l’impegno personale.

Con l’auspicio di trasmettere ai giovani valori essenziali per una crescita sana e equilibrata.

L’evento sarà moderato da Pino Greco, giornalista per il Nuovo Quotidiano di Puglia, e sarà trasmesso in diretta sulla rete TV RadioDelCapo, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca si è detto «felicissimo di aver dato alla nostra comunità un evento di questo tipo per la prima volta nella storia di questa scuola. Lo sport, l’attività fisica e il gioco di squadra sono pilastri fondamentali per una crescita sana dei nostri ragazzi. Questo incontro rappresenta un’opportunità straordinaria per trasmettere valori di impegno, sacrificio e lealtà che sono essenziali per il loro futuro».

Continua a Leggere

Andrano

Castiglione: Festa della Terra

Domani intera giornata nei campi per celebrare la terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Castiglione d’Otranto, è Festa della Terra:
Notte Verde a rischio, aiutateci a realizzarla

Domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto, un’intera giornata nei campi per celebrare la
terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde,
quest’anno a rischio per mancanza di risorse economiche.

Una festa rurale, per celebrare la Giornata della Terra e la Liberazione, ma anche per alimentare
nuovi impegni a favore delle risorse naturali: domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto,
frazione di Andrano, torna la “Festa della Terra” e nell’occasione sarà anche lanciata la campagna
di raccolta fondi per l’edizione 2024 della Notte Verde.

Ad organizzare l’evento sono l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e l’omonima
cooperativa agricola, nell’ambito del progetto “Parco Comune dei Frutti Minori”, vincitore
dell’avviso pubblico “Puglia capitale sociale 3.0” della Regione Puglia.

Alle 10, dal Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, in via Vecchia Lecce, prenderà il via la
camminata allegra a passo d’asino. Si tratta di trekking someggiato, in compagnia di un asino di Martina Franca, della lunghezza di due chilometri (percorso di lieve difficoltà) e della durata di circa due ore, lungo il Parco Comune dei Frutti Minori, un percorso di valorizzazione dei tratturi e delle campagne di Castiglione, che l’associazione sta portando avanti per alimentare la nascita del primo polo rurale turistico accessibile.

Si andrà, in particolare, alla scoperta di contrada Paradisi, area di pregio naturalistico con campi coltivati a cereali, oliveti e biodiversità considerata minore.

Durante la camminata, si terrà una sosta ai piedi del grande albero di noce per la “marenna d’aprile”, a base di fave e pecorino.

Dalle 11, presso il Vivaio dell’Inclusione, si terranno poi laboratori per bambini e caccia al tesoro all’interno del “Giardino evolutivo”, un labirinto vegetale coltivato con diverse varietà di orzo, grano e farro, in questa fase nel suo pieno splendore.

Si proseguirà con il pranzo sociale
antifascista all’aria aperta e con musiche per la terra (per info: 328/5469804).

Nell’occasione, sarà avviata la campagna di raccolti fondi per la Notte Verde 2024, evento
diventato imprescindibile per le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla tre giorni che si tiene a Castiglione dal 29 al 31 agosto. Evento, però, che quest’anno è a rischio per mancanza di risorse economiche sufficienti a realizzarlo.
Leggi l’appello e le modalità per sostenere la Notte Verde: clicca qui

“Per dodici anni, nel suo percorso di coerenza e di ostinazione – dicono gli attivisti di Casa delle
Agriculture – la Notte Verde ha portato dietro di sé e con sé una narrazione di Sud diversa, nuova,
visionaria anche, rivoluzionaria, forse, mettendo al centro temi spesso lasciati agli ultimi posti
nelle agende politiche. Per anni, sulle nostre balle di fieno, hanno dialogato contadini e scienziati, artisti provenienti da tutto il mondo e giornalisti, politici e cuochi, scrittori e cooperanti, cittadine e cittadini, riconoscendo la Notte Verde quale luogo d’eccellenza di discussione e di confronto, con proposte per il Sud e i Sud del mondo, per la terra, per la pace, per l’ambiente. A dare credibilità a questa piazza è oltre un decennio di impegno quotidiano incarnato dalla coltivazione naturale di
ettari di terreni abbandonati, dalla nascita del Mulino di Comunità, dalle pratiche di agricoltura sociale, dall’attività antimafia, dall’ attenzione ai bambini, agli anziani, alle persone con disabilità e migranti.

Un impegno fondato sul rifiuto di un sistema capitalistico che scarica le sue storture
su chi è meno forte e più esposto e sui territori da cui estrae ricchezza per portarla altrove, a
beneficio di pochi e nelle tasche solo di alcuni, alimentando squilibri ambientali e sociali di portata epocale.

Urgenze vere, impellenti, che la Notte Verde ha saputo rileggere e interpretare in questo
tempo nuovo, legandole allo sfruttamento della terra e delle risorse naturali e all’oppressione di
molti popoli. Ecco perché la sua autorevolezza è cresciuta così tanto negli anni, alimentata dalla
fiducia e dall’aspettativa che sempre più persone hanno riposto in Casa delle Agriculture e retta da
una dedizione squisitamente volontaria e gratuita di molti attivisti di ogni età.

Ed ecco perché la Notte Verde non è semplicemente uno dei tanti eventi dell’estate salentina, ma il manifesto di
una postura diversa nello stare al mondo”.

Multilivello e importante l’impatto sociale generato nel tempo: oltre a riportare al centro tematiche di valenza assoluta, la Notte Verde ha trasferito la sua luce su piccolissime aziende, contadine e contadini, apicoltori, artigiani, a cui è stato chiesto soltanto un contributo simbolico di pochi euro; ha reso protagoniste – gratuitamente – associazioni, organizzazioni, ONG; ha dato valore agli artisti e ai tecnici, retribuendo il loro lavoro con immediatezza e correttezza, contrariamente a quanto spesso accade nel settore culturale.

Non si quantifica, invece, l’economia locale che la festa è stata in grado di ravvivare, dai b&b ai piccoli negozi di vicinato, dai locali esistenti al mercato immobiliare, perché la Notte Verde è diventata, nel frattempo, anche un marchio etico potente, trasferito con generosità ad un intero territorio.

Finora è stato possibile realizzare la festa grazie all’impegno gratuito di tutti gli attivisti; grazie ai
progetti – al momento conclusi – portati avanti tutto l’anno da Casa delle Agriculture con la
partecipazione ad avvisi pubblici; grazie al contributo riconosciuto da poche istituzioni, Comune di Andrano e Parco regionale Costa Otranto-S.M.di Leuca; grazie al sostegno della comunità locale.

Uno sforzo collettivo che non basta quest’anno a coprire i costi vivi, che raggiungono ogni anno i
25mila euro.

“Non vogliamo accontentarci di un’edizione minore – continuano da Casa delle Agriculture –
perché significherebbe arretrare nella qualità apportata, significherebbe abdicare a quanto, con fatica e sacrificio, abbiamo costruito.

E su un punto vogliamo essere chiari, come sempre: avremmo potuto piegarci a sponsorizzazioni e contributi che pure tentano e hanno tentato puntualmente di inquinare la nostra azione, cedere a lusinghe di ogni genere pur di realizzare questa tredicesima edizione.

Ma, come detto, la Notte Verde non è un evento tra i tanti, una festa da poter fare al costo di qualunque compromesso.

E, allora, piuttosto che non farla, vogliamo
tentare e osare l’impossibile: costruire, insieme a voi, questa Notte Verde. È per questo che siamo
qui, per chiedere con umiltà appoggio e contributo, per un’edizione dedicata a “Terra e Pace”, una sorta di grande conferenza internazionale su questo tema così nevralgico, ora più che mai”.

Si ha necessità di raggiungere la cifra di almeno 20mila euro. Si può contribuire entro il 15
giugno in questi modi: donazione anonima a mezzo salvadanaio o sottoscrizione nominale presso il Mulino di Comunità a Castiglione d’Otranto (orari di apertura: lun-ven h 8-13, 15-18; sab h 8-13); donazione su conto corrente intestato ad “Associazione volontariato Casa delle Agriculture Tullia e Gino”, causale: donazione Notte Verde – IBAN:
IT02P0306909606100000165412 (si chiede di inviare propri dati al 348/5649772 o ad
ass.casadelleagriculture@gmail.com ai fini del rilascio della ricevuta).

Si darà conto della campagna di raccolta fondi con la consueta trasparenza che contraddistingue Casa delle Agriculture.

Per info: 348/5649772.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus