Cronaca
Treviso, 7 gare su 9 per trasporto scolastico vanno ad azienda leccese: scoppia la polemica

È polemica nel trevigiano per le gare d’appalto per il trasporto scolastico di 9 Comuni.
Secondo la classifica redatta dalla Provincia, in ben 7 Comuni il servizio dovrebbe essere affidato alla Tundo Vincenzo Spa, azienda di trasporti con sede a Lecce, in Puglia, attiva però da diversi anni anche in provincia di Treviso.
L’offerta della Tundo si è rivelata essere la più competitiva in 7 casi su 9, lasciando a Mom e a Euro Tours di Mogliano solo i Comuni di Trevignano e Breda di Piave.
Gli altri sette centri che potrebbero essere rilevati dall’azienda leccese sono: Carbonera, Cordignano, Mansuè, Oderzo, San Fior, San Polo di Piave e Volpago del Montello.
Boccone amaro
Le graduatorie hanno sollevato un polverone tra le aziende di trasporto locale del settore autobus di Confartigianato Treviso. Le scelte finali saranno annunciate solo nei prossimi giorni ma le compagnie di trasporto trevigiane hanno già avuto da ridire sulla scelta presa dalla Provincia.
Il primo posto alla Tundo Vincenzo Spa è sembrato a molte aziende locali una beffa dopo i mesi di blocco del servizio di trasporto scolastico legato al lockdown. Inoltre la compagnia di trasporti leccese è stata accusata di aver proposto ribassi esagerati e sproporzionati che le compagnie di trasporti trevigiane non avrebbero mai potuto proporre dopo la crisi che ha colpito il settore con il Coronavirus. Tundo ha proposto un ribasso del 13% sui prezzi per offrire il servizio ai Comuni trevigiani interessati al servizio e, per ora, la gara d’appalto della Provincia sembra dargli ragione.
L’azienda leccese è una Spa con mille dipendenti e 800 mezzi a disposizione: risorse che le permetterebbero alla compagnia di tenere i prezzi più bassi rispetto alla media, inoltre Tundo è presente nella Marca già da diversi anni. Nel 2015 aveva gestito il trasporto scolastico a Treviso, nel 2019 a Montebelluna. Appellandosi alla libera concorrenza l’azienda leccese ha respinto al mittente le accuse delle compagnie trevigiane, in attesa del verdetto finale che spetterà alla Provincia nei prossimi giorni.
Attualità
Casarano e dintorni, tutti insieme contro la violenza di genere
Convocata in Prefettura una riunione per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa “per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nell’Ambito Territoriale sociale di Casarano”

La violenza contro le donne rappresenta un fenomeno complesso e appare diffuso nel nostro Paese, sebbene il suo legame con contesti familiari e affettivi ne renda difficile una quantificazione puntuale.
Molto spesso, infatti, restano sommersi quegli abusi che non sfociano nel gesto estremo ma che sono estremamente diffusi e particolarmente rilevanti, sovente cagionati anche in presenza di figli minori, nei cosiddetti casi di violenza assistita.
A livello sociale, la percezione di un fenomeno allarmante e multiforme, desta numerose preoccupazioni, soprattutto da parte delle Istituzioni che quotidianamente si adoperano in azioni concrete, tese a garantire tutela e protezione alle donne vittime di condotte violente.
In tale contesto, la Prefettura di Lecce ha ravvisato l’opportunità di attivare sul territorio sinergie interistituzionali, con il coinvolgimento attivo degli Ambiti Sociali Territoriali, tese alla messa in campo di azioni che possano favorire il contrasto di un fenomeno, talvolta silente, che necessita di interventi volti al contrasto e al contenimento di comportamenti pregiudizievoli per la sicurezza pubblica.
A tale riguardo, anche a seguito delle modifiche della normativa di settore, domani si porcederà alla sottoscrizione del Protocollo d’ Intesa con l’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia ARPAL, il Ministero della Giustizia —L Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna e Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce, l’Azienda Sanitaria Locale di Lecce e con le Associazioni del terzo settore, Enti gestori dei Centri Antiviolenza attivi sul territorio del citato Ambito di Casarano.
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Cronaca
Galatina: primi provvedimenti per gli aggressori del 17enne alla stazione
Indagini ancora in corso. Nel frattempo, notificati a quattro dei sei responsabili, tutti minorenni, divieti di accesso e sosta della durata di un anno in alcune zone della città. Per gli altri due ancora minori di 14 anni per il momento nessun provvedimento

La sera del 16 aprile, presso la sala di attesa della stazione ferroviaria di Galatina, vi fu l’aggressione ad opera di sei adolescenti ai danni di un diciassettenne disabile che, in quel momento, si trovava in compagnia di alcune coetanee.
L’accaduto è stato filmato dal cellulare di una ragazza che accompagnava i sei adolescenti ed è poi rimbalzato su tutti i media fino a diventare virale.
Gli agenti del Commissariato di Galatina, coordinati dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, avevano identificato in poche ore tutti gli aggressori, compresa l’autrice del video.
L’attività investigativa è tuttora in corso ma, anche per prevenire ulteriori atti di violenza, il Dirigente del Commissariato di Polizia galatinese ha chiesto l’emissione di opportune misure di prevenzione come previsto da una recente normativa.
Dopo l’istruttoria a cura della Divisione Anticrimine sono stati emessi dal Questore della Provincia di Lecce e notificati a quattro dei responsabili, tutti minorenni, divieti di accesso e sosta della durata di un anno in alcune zone della città Galatina, in particolar modo alla stazione ferroviaria, zona di ritrovo del gruppo che ha assalito il ragazzo.
Ancora nessun provvedimento per gli altri due facenti parti del gruppoo perché minori di 14 anni.
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Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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