Cronaca
Con l’auto fuori strada, finisce nei rovi

Perde il controllo della vettura e finisce fuori strada nei rovi.
Spavento in mattinata a Diso per un incidente registrato attorno alle 11. Probabilmente per evitare l’impatto con un’altra vettura che sopraggiungeva, una Toyota Yaris ha finito per schiantarsi.
Siamo sulla via che da Diso porta all’abitato di Marittima, non lontano dalla rotatoria che conduce alla zona industriale del paese. L’intersezione è quella con via Ugone da Diso.
L’auto, sbandando, ha dapprima divelto il palo dello stop e poi ha finito la sua corsa contro un muretto circondato da un gran cespuglio di rovi.
Fortunatamente non gravi le conseguenze per i coinvolti.



Castro
Castro, uomo morto ritrovato in mare all’alba
Il corpo di un uomo è stato ritrovato in mare al confine con la località Acquaviva, la caletta che si incontra nel territorio di Diso, lungo la litoranea…

Una macabra scoperta è avvenuta stamattina all’alba nelle acque di Castro.
Il corpo di un uomo è stato ritrovato in mare al confine con la località Acquaviva, la caletta che si incontra nel territorio di Diso, lungo la litoranea che conduce ad Andrano ed a Leuca.
Le autorità hanno immediatamente avviato le procedure di identificazione del cadavere: la vittima è un pensionato 65enne, A.V., residente a Castro, ma originario di Diso.
Le circostanze del decesso sono al momento sconosciute: potrebbe essersi trattato di un malore, l’uomo era solito fare il bagno a mare tutte le mattine.
I famigliari non avevano sue notizie dalla serata di ieri.
Sul luogo sono accorsi i militari della guardia costiera di Otranto e gli agenti di polizia locale di Castro ed i carabinieri del Nucleo operativo di Maglie.
La salma, intanto, è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per i successivi accertamenti autoptici che saranno disposti dalla Procura della Repubblica.
Casarano
Reddito di Cittadinanza, denunciati 47 “furbetti” avrebbero attestato il falso
Hanno percepito illecitamente oltre 500 mila euro. La Guardia di Finanza chiede il sequestro delle somme…

Dall’inizio dell’anno le Fiamme Gialle di Lecce hanno eseguito specifici controlli per verificare la regolare percezione del “Reddito di cittadinanza”.
Gli accertamenti svolti hanno interessato target che sono stati selezionati tramite specifiche analisi di rischio e l’esame delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ovvero che sono emersi da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’INPS.
Al termine delle indagini i militari della Guardia di Finanza hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria 47 soggetti, risultati aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 500 mila euro, nonché richiesto un provvedimento di sequestro di tali somme. I beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore.
Contestualmente i beneficiari sono stati segnalati alla Direzione Provinciale INPS per il recupero delle somme già erogate ed indebitamente percepite.
Cronaca
Porto Cesareo, Area Marina… Protetta

Giunge a conclusione l’attività di bonifica e messa in sicurezza di alcune baie ricadenti dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, territori di competenza sia del Comune di Porto Cesareo sia di Nardò.
L’importante attività interforze è nata di fatto dalle istituzioni che guidano la Riserva Nazionale marina Porto Cesareo, che hanno dato ascolto alle legittime richieste di bagnanti e fruitori del mare, popolazione responsabile che lamentava l’impossibilità di godere di vaste aree di spiagge occupate da unità da pesca e da diporto abusive, imbarcazioni ormeggiate a “corpi morti” fatti di ferro, cemento, plastica, catene molto pericolose per la balneazione.
Tutti elementi inquinanti e naturalmente privi di autorizzazioni a norma che deturpavano un’Area Protetta molto delicata, inquinandola.
Da evidenziare che queste porzioni di territorio marino e costiero, erano state oggetto di bonifica negli anni passati, ma le cattive abitudini sono difficili da estirpare e dure a morire, tant’è che la situazione era di nuovo degenerata con decine di barche e corpi morti selvaggi e pericolosi sparsi su ampie zone del litorale ricadente nell’Amp Porto Cesareo.
Diverse e tutte degne di nota, le azioni di contrasto sviluppate dalle forze dell’ordine
Attività che, come detto, hanno visto impegnati in prima linea uomini e mezzi della Capitaneria di Porto di Gallipoli e soprattutto dell’Ufficio Locale Marittimo Torre Cesarea, dei carabinieri della locale Stazione, della Polizia Locale di Nardò e di Porto Cesareo.
Va precisato che preventivamente le forze dell’ordine hanno provveduto a diffidare 65 unità allo sgombero, poi successivamente hanno provveduto sequestro di 8 unità che non avevano adempiuto alla diffida per occupazione di area demaniale marittima e deturpamento delle bellezze naturali.
Ora i proprietari dei natanti oggetto di sequestro dovranno rispondere all’autorità giudiziaria e provvedere al pagamento delle spese di bonifica che gli verranno imputati.
Le operazioni hanno previsto anche una seconda fase, attività in cui sono intervenuti gli uomini del nucleo sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, che hanno provveduto alla rimozione di oltre 100 corpi morti – gavitelli abusivi.
Sono stati portati via, come da foto e video in questa pagina, cemento, ferro, gomme, plastica, cime ed altri oggetti inquinanti depositati sul fondale deturpando un’area di rara bellezza.
Grazie alle amministrazioni comunali di Porto Cesareo e Nardò, il materiale rimosso è stato recuperato e inviato allo smaltimento.
Al termine dell’attività sono stati restituiti ai bagnanti lunghi tratti di costa, garantendo tolleranza zero verso chiunque continui ad ignorare i divieti di ormeggio in Area Protetta, anche con l’aiuto del riposizionamento delle telecamere sulle aree interessate, che quindi saranno costantemente videosorvegliate.
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