Cronaca
Ruffano, aggredirono padre e figlio della vicina paninoteca: condannati

Si chiude con una condanna il processo avviato a margine di un’indagine su una aggressione avvenuta a Ruffano sei anni fa.
Era il 23 luglio 2014 quando il titolare di un attività di piazza Libertà, un chiosco-bar ora non più esistente (e rimpiazzato da una pizzeria-paninoteca che nulla ha a che vedere con la vicenda) si scagliò contro un uomo ed un ragazzo, padre e figlio (R. O. ed A. O. le loro iniziali), gestori dell’attività “Blue Star”, paninoteca che tutt’ora insiste sulla stessa piazza, a poche manciate di metri dal chiosco. Assieme ad S. G., anche un altro uomo del posto, F. O., parimenti condannato. I due erano accusati del reato di lesioni. S. G. era indagato anche per minacce.
I fatti
Quella sera d’estate, S. G., il titolare del chiosco, bucò un pallone ad A. O.. Il padre del ragazzo andò a chiedere spiegazioni ad S. G. il quale, per tutta risposta, mentre sopraggiungeva anche lo stesso A. O., estrasse una mazza da baseball ed iniziò a brandirla contro i due malcapitati. Padre e figlio sarebbero poi stati spintonati e sarebbero finiti a terra. La caduta provocò loro delle lesioni messe a referto presso l’ospedale di Casarano. Sul posto fu necessario l’intervento dei carabinieri di Ruffano e degli agenti del commissariato di Taurisano.
La condanna
Col supporto della documentazione ospedaliera e della versione di alcuni testimoni presenti al momento del misfatto, il Giudice di Pace di Casarano, chiamato a decidere in merito, ha avvalorato la ricostruzione dei due aggrediti, condannando sia S. G. che F. O. al pagamento di una multa di 600 euro ed al risarcimento danni nei confronti del gestore del “Blue Star” e di suo padre.
Cronaca
Il dolce ricordo di Teresa, uccisa in “una vicenda che non trova giustificazioni”
Longo e Congedo: “Teresa Sommario ha dedicato quasi vent’anni della sua vita professionale a CNH Industrial, operando nell’Ufficio Acquisti, un settore nevralgico e strategico per l’azienda”…

Cronaca
Chiusi per lavori gli uffici postali di Salve e Sannicola
Le sedi, rispettivamente, di Piazza Dante e di Piazza della Repubblica, verranno chiuse e Poste Italiane garantirà la continuità durante i lavori (non si specifica quanto dureranno)…

Da oggi l’ufficio postale di Salve, e dal 20 giugno l’ufficio postale di Sannicola, saranno interessati da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.
Le sedi, rispettivamente, di Piazza Dante e di Piazza della Repubblica, verranno chiuse e Poste Italiane garantirà la continuità durante i lavori (non si specifica quanto dureranno), e i servizi ai cittadini di Salve preso la sede di Morciano di Leuca (Via G. Verdi) comune limitrofo, e nel contempo verrà potenziato l’ufficio di Ruggiano (Via G. Mazzini) che estende l’orario di apertura dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 12.45, sabato fino alle 12.45.
La continuità di tutti i servizi ai cittadini di Sannicola, invece, sarà garantita invece preso l’ufficio di Chiesanuova (Via Gallipoli).
Cronaca
“Ho ucciso io mia madre, mi aveva rimproverato”

In un tragico epilogo avvenuto nella tarda mattinata, il 21enne Filippo Manni ha confessato l’omicidio della madre, la 52enne Teresa Sommario, all’interno della loro abitazione a Racale.

Il ragazzo, studente di Economia a Roma, si è presentato davanti al magistrato e al suo difensore, dichiarando: “Mi aveva rimproverato per essere rientrato senza salutare. A un certo punto mi si è spento tutto. Sono salito al piano di sopra, ho preso l’accetta e l’ho uccisa”.
La tragedia familiare risale a ieri, quando una vivace lite in casa è degenerata in un brutale gesto omicida con un’accetta – probabilmente appartenente al giovane – scatenato da un rimprovero banale, secondo quanto emerso dagli interrogatori.
La dinamica
Filippo Manni, arrivato in Salento da circa tre settimane per le vacanze, viveva con la madre dopo la separazione dei genitori. Il ragazzo è stato fermato dai carabinieri del luogo dopo il delitto, a seguito della segnalazione di un passante e del ritrovamento del cadavere da parte dell’altro figlio della vittima.
Le parole del giovane
Durante l’interrogatorio, Manni ha raccontato di aver minacciato in precedenza la madre: “Altre volte per scherzo l’ho pensato dicendoglielo e alla fine l’ho fatto”.
Indagini e contesto
Il giovane è stato immediatamente sottoposto a fermo e trasferito in carcere con massima sorveglianza. È stata disposta per venerdì 20 giugno l’autopsia sul corpo della madre, eseguita dal medico legale Alberto Tortorella.
Figlio maggiore di tre fratelli – due gemelli nati nel 2007, uno dei quali era in casa al momento dell’omicidio – Filippo è conosciuto come un ragazzo con la passione per la musica e la chitarra. Di recente aveva anche manifestato l’intenzione di abbandonare l’università per iscriversi al conservatorio.
Il padre, Daniele Manni, ex marito della vittima, è attualmente assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Racale.
Comunità sotto choc
La cittadina di Racale – circa 10.000 abitanti, a sud di Lecce – è rimasta attonita di fronte alla gravità dell’accaduto. Il sindaco Antonio Salsetti ha parlato di «tragedia senza spiegazione», sottolineando che la famiglia sembrava «tranquilla, senza segnali di allarme».
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