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Cronaca

Rimosso graffito contro Loredana Capone

Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini si è rivolto all’autore del graffito con un post sui social: «La nostra Puglia non sei tu. Perché non deridiamo le donne, nè  le offendiamo usando immagini di un sesso maschile…». Attestati di solidarietà dal presidente della Provincia Stefano Minerva e dalla presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce Teresa Chianella

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È  stato rimosso il graffito ingiurioso nei confronti di Loredana Capone disegnato sul muro di un edificio comunale in Piazzetta Panzera, nel centro storico. Solidarietà nei confronti dell’esponente politica leccese del Partito Democratico è giunta in maniera unanime dall’amministrazione comunale.


Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini si è rivolto all’autore del graffito con un post sui social: «La nostra Puglia non sei tu. Perché non deridiamo le donne, nè  le offendiamo usando immagini di un sesso maschile. Perché non imbrattiamo gli edifici pubblici, li rigeneriamo.  Perché amiamo la street art che dona colore, bellezza e speranza ai quartieri; non quella che ingiuria. Un abbraccio a Loredana e alla sua famiglia».


LO SDEGNO E LA CONDANNA DEL PRESIDENTE MINERVA


«Un atto vile, squallido, offensivo e lesivo della dignità non solo di una donna che, con competenza e capacità, è impegnata in politica e nelle istituzioni, ma di tutte le donne. Un atto che condanno a voce alta, esprimendo tutta la mia solidarietà e vicinanza a Loredana Capone».


È quanto dichiara il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, in riferimento al graffito apparso oggi, sul muro di un edificio comunale, nel centro storico di Lecce.

«Anche se nel frattempo il disegno è stato rimosso», ha aggiunto il presidente, «restano, lo sdegno, il disgusto e l’amarezza per il messaggio che si è voluto lanciare attraverso quell’immagine. C’è ancora tanta strada da fare, evidentemente, per raggiungere in politica e nella nostra società una nuova cultura basata sul rispetto vero della persona e su un’autentica parità di genere. Per questo, lì dove non è possibile prevenire», conclude Minerva, «occorre continuare ad indignarsi, denunciare, rifiutare con fermezza, ribellarsi a qualsiasi logica e gesto sessista».


LA SOLIDARIETÀ DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE  PARI OPPORTUNITÀ


In riferimento ai gesti offensivi e sessisti nei confronti di Loredana Capone e della presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Patrizia Del Giudice,  la presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce Teresa Chianella, in rappresentanza di tutta la Cpo provinciale e a nome di tutte le Cpo del Salento, dichiara: «Solidarietà a Loredana Capone per il grave gesto che nelle ultime ore l’ha vista protagonista di un murales offensivo. Quest’atto non rappresenta solo uno schiaffo all’arte e agli artisti che si esprimono attraverso la street art, ma è la prova di quanto, ancora nel 2020, sia diffusa la mentalità maschilista, secondo la quale una donna non può essere unica artefice della propria carriera. E, ancora, piena solidarietà nei confronti della presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Patrizia del Giudice, oggetto di vili e beceri attacchi sessisti sulla sua bacheca di Facebook. Entrambe sono madri e mogli attente e rispettose, professioniste competenti ed oneste, che non hanno mai mancato di farci sentire orgogliose del grande lavoro svolto a favore delle nostre comunità con risultati brillanti. Il diritto di dissentire è consentito a tutti ed è figlio legittimo della democrazia che tutti abbiamo sempre voluto, ma questa non è una critica sana. È un offesa sessista, vigliacca e infantile, che merita di essere punita».


Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

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Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

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Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

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Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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