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Cronaca

Botte agli agenti al controllo: i 4 tornano liberi

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Non ha ravvisato le esigenze cautelari il pubblico ministero Santacatterina, decidendo di far tornare in libertà i 4 protagonisti dell’aggressione patita da due poliziotti due notti fa a Lecce.





I fatti





Ecco il comunicato della polizia in merito all’accaduto la notte tra domenica e lunedì:





Alle ore 03.00  circa di questa mattina, un equipaggio della Sezione Volanti della Questura di Lecce, nei pressi di Piazza Italia, ha proceduto al controllo di un’autovettura che, alla vista dell’auto della Polizia, aveva tentato di allontanarsi.





Nel veicolo, condotto da V. M. 19enne di origine cubana, privo di patente di guida perché mai conseguita, viaggiavano altre 4 persone tutte di sesso femminile.





Durante il controllo, nel marsupio di V.M., in un pacchetto di sigarette vuoto, sono stati rinvenuti due involucri contenenti circa 3 grammi di marijuana.




Tre delle donne a bordo dell’autovettura, B.S., 27enne, B.I. 25enne e V.N. 22enne, tutte leccesi, particolarmente infastidite dal controllo scendevano dall’auto in forte stato di  agitazione ed inveivano contro gli agenti, mentre la quinta passeggera, P. S. 18enne leccese, si dissociava dal comportamento degli altri 4 e in più occasioni, li invitava alla calma, senza riuscire nell’intento. In tale frangente, V. M., insofferente al controllo, tentava, in più occasioni,  di riprendersi la carta di identità e il marsupio collocati sul cofano della volante, spintonando gli agenti che, per di più, venivano aggrediti con calci, pugni e morsi, anche dalle tre donne. Per contenere tali azioni violente e ripetute dei quattro esagitati, i poliziotti si vedevano costretti ad utilizzare lo spray urticante in dotazione.





Durante l’accompagnamento in ufficio, reso difficoltoso dal loro forte stato di alterazione, B.S. e V.N., nel tentativo di divincolarsi e scappare, sferravano calci contro le portiere dell’auto di servizio, provocando il danneggiamento delle stesse e la rottura dei finestrini posteriori.





L’atteggiamento aggressivo dei fermati nei confronti degli Agenti è continuato anche negli uffici della Questura con gesti violenti, minacce e intimidazioni ripetute.





A seguito dell’aggressione subita, due poliziotti ricorrevano alle cure mediche per le lesioni riportate.





Al termine degli accertamenti  si procedeva all’arresto dei quattro ragazzi per violenza, minaccia e resistenza a P.U. e, solo a carico dei due che avevano rotto i vetri dell’auto di servizio, anche per danneggiamento aggravato.





I quattro venivano condotti agli arresti domiciliari.


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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