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Dai Comuni

Tricase: è l’ora dello spoglio

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È iniziato lo spoglio delle schede elettorali valide per il ballottaggio a Tricase.





Nella corsa a Palazzo Gallone che vede sfidarsi Antonio De Donno e Carmine Zocco, alle 16 è De Donno in vantaggio.




Secondo i dati resi noti da “Fatti per voi“, pagina Facebook che segue lo spoglio live, siamo sul 3879 a 3659.


Cronaca

Perde controllo camion e sfonda muro: paura a Galatina

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Spavento questa mattina a Galatina, in via Lecce, alle ore 05:00 circa per un incidente che ha visto coinvolto un mezzo pesante.

Il conducente ne ha perso il controllo, ha sfondato un muro di cinta e divelto una cabina Enel. Lo stesso, rimasto ferito, è stato soccorso e trasportato in codice giallo presso l’ospedale Vito Fazzi.

Sul posto i Vigili del Fuoco del comando di Lecce, sede centrale, che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area interessata dall’evento, garantendo e ripristinando la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Furgone e 500 si scontrano: tre feriti, un codice rosso

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Tre feriti di cui uno in codice rosso oggi sulla statale 101 Lecce-Gallipoli.

Attorno alle 13 si è verificato un violento incidente che ha visto protagonisti una Fiat 500 ed un Iveco Daily della ditta di spedizioni GLS.

Sul luogo dello schianto, nei pressi dello svincolo per Galatone, sono intervenuti 118 ed una squadra del Comando Vigili del Fuoco di Lecce, dal distaccamento di Gallipoli.

La conducente della Fiat 500, una 37enne, era rimasta bloccato all’interno dell’abitacolo a seguito dell’impatto. I vigili del fuoco, unitamente al personale del 118, hanno provveduto ad estrarre la donna dall’auto.

Successivamente, i sanitari hanno trasportato il conducente del furgone presso l’ospedale di Gallipoli e la donna alla guida della Fiat 500 presso l’ospedale di Lecce per le cure necessarie. Quest’ultima in codice rosso.

Tra i coinvolti nel sinistro anche un’altra donna, a bordo della 500.

Dopo il soccorso, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza i mezzi coinvolti per garantire la sicurezza della strada e prevenire ulteriori incidenti.

Le cause del sinistro sono da ricostruire.

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Attualità

Ruffano, i giovani e la legalità, nel segno di Angelica Pirtoli e Rita Atria

Una targa ed un concorso di poesia dedicati alle due giovanissime vittime di mafia, nella giornata che ha visto la presenza del viceprefetto e di una serie di preziose testimonianze

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Nella giornata di ieri, giovedì 16 maggio, il progetto per la promozione della legalità in ambito giovanile “Appartengo al tuo sorriso”, promosso dal Comune di Ruffano con l’assessora alla Pubblica Istruzione Angela Rita Bruno e realizzato con l’associazione “Granelli di Sabbia”, è giunto al suo momento conclusivo, ma anche più importante.

Con l’evento “Gioventù e cultura della legalità”, è stata scopertauna targa dedicata ad Angelica Pirtoli, giovanissima vittima della Sacra Corona Unita, nostra conterranea. Alla sua memoria l’amministrazione comunale ha voluto dedicare il luogo di gioco e di gioia rappresentato dal cortile della Scuola dell’Infanzia di via Don Minzoni.

La giornata si è aperta con gli studenti e le studentesse delle classi terze della scuola media del locale Istituto Comprensivo (anch’esso partner di progetto) che, in mattinata, hanno ospitato letestimonianze di Nadia Rizzello, zia di Angelica Pirtoli, di Anna Atria, sorella della vittima di mafia Rita Atria, e di Nadia Furnari, dell’Associazione Antimafie “Rita Atria”.

Proprio la storia di Rita Atria ha ispirato il concorso di poesie “Per Rita Atria. Versi contro l’omertà”, indetto nell’ambito del medesimo progetto e fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Ruffano per promuovere la cultura della legalitàcontro l’omertà e il potere oppressivo delle mafie.

Il concorso ha richiamato l’esempio di Rita, giovane siciliana che a soli 17 anni ebbe il coraggio di collaborare con la giustizia,denunciando il sistema mafioso cui apparteneva anche parte della sua famiglia. Storia ricostruita anche dal libro “Io sono Rita. La settima vittima di via D’Amelio”, a cura dell’ospite della serata Nadia Furnari. 

Un lavoro che sta avendo un ruolo importante nella recente richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria, deceduta nel 1992 a Roma, ad appena una settimana dal terribile attentato che tolse la vita al giudice Paolo Borsellino, cui lei si era molto legata.

I vincitori del concorso sono stati premiati nel corso della serata di ieri. L’evento iniziato alle 18, presso l’anfiteatro della Scuola dell’Infanzia, oltre ad essere un momento di riflessione è statoanche un momento di festa, che ha visto protagonisti i giovani e le giovani di Ruffano. 

Sono stati loro ad accogliere gli ospiti, tra cui, oltre alle già citate testimonianze presenti sin dal mattino, anche il viceprefetto di Lecce Marilena Sergi, il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo, la dirigente scolastica Donata De Masi ed una delegazione di tutte le forze dell’ordine del territorio.

Le note dell’esibizione “Musica per la legalità”, a cura dell’orchestra composta dagli studenti e dalle studentesse del Comprensivo di Ruffano, hanno intervallato la serata, che si è conclusa con la consegna di una copia della Costituzione Italianaai ed alle neomaggiorenni ruffanesi.

L’assessora alla Pubblica Istruzione Angela Rita Bruno, promotrice del progetto e dell’iniziativa, ha spiegato: “Abbiamo scelto di ritrovarci nel cortile della nostra Scuola dell’Infanzia e di intitolare questo luogo di gioco, di spensieratezza, di socialità ad Angelica Pirtoli per piantare il seme della legalità nel futuro del nostro paese. Le nuove generazioni sono la nostra priorità e la nostra speranza: è in loro che vogliamo che quel seme germogli. Per farlo, abbiamo il dovere di fornirgli quegli strumenti che li mettano al riparo dalle pericolose scorciatoie che le difficoltà dei nostri giorni possono far sembrare allettanti”. 

Il sindaco Antonio Cavallo ha commentato: “A distanza di anni, le giovani vite spezzate di Angelica e Rita raccontano ancora a tutti noi cosa significhi mafia. Oggi, abbiamo voluto che la memoria trovasse spazio anche nei versi, nei sentimenti e nell’immaginazione, dei più grandi e dei più piccini. Perché è così che immaginiamo la legalità. Bella, come una poesia”.

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