Cronaca
Evade domiciliari per aggredire due persone con l’aiuto di 57enne: fermati in 2
Nella decorsa notte, gli agenti in servizio presso il Commissariato di Galatina, nel corso di un servizio di ordine pubblico finalizzato al controllo dell’osservanza delle norme comportamentali anti-Covid, in collaborazione con personale della Stazione Carabinieri di Galatina, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno proceduto all’arresto di un doppio arresto.
Si tratta di Viti Alessio, 26enne di Galatina, e di Cagnazzo Antonello, 57enne di Cutrofiano, poiché colti nella flagranza di reato, in concorso tra loro, dei delitti di “minacce aggravate, lesioni personali e porto abusivo di arma bianca” ai danni di due persone del posto, tra loro cugini.
Viti (e non Cagnazzo come inizialmente comunicato) è stato tratto in arresto anche per “evasione dagli arresti domiciliari” cui era stato sottoposto da circa 4 mesi per rapina.
I fatti
Gli arrestati, nel corso della nottata, si trovavano a bordo di un’autovettura intestata e condotta dal 57enne e, intorno alle 2, giungevano presso un bar di Galatina. Qui, scesi dalla vettura, si avvicinavano ai due cugini e per futili motivi li aggredivano minacciandoli con due coltelli da cucina di grosse dimensioni, con lame dalla lunghezza di oltre 20 centimetri dei quali uno a punta (non sequestrato perché mai rinvenuto) e l’altro dall’estremità quadra (sottoposto invece a sequestro penale).
Ad avere la peggio il più giovane dei due cugini che veniva aggredito con schiaffi e pugni al volto e che ha necessitato di cure mediche presso il locale Pronto Soccorso ove veniva giudicato guaribile con una prognosi di 10 giorni.
L’intera vicenda si è conclusa con l’intervento di una terza persona riuscita a disarmare i due aggressori facendoli desistere dal loro intento criminale e inducendoli alla fuga.
I due sono stati però rintracciati subito dopo dal personale operante e tratti in arresto per i reati sopra citati.
Su disposizione del P.M. di turno, Sostituto Procuratore dott. Luigi Mastroniani, i due arrestati sono stati comunque posti in libertà ai sensi dell’ex art. 121 disp. att. c.p.p., non ritenendo di dover richiedere ulteriori misure coercitive.
I due dovranno presentarsi davanti al Gip del Tribunale di Lecce per l’udienza di convalida dell’arresto.
Viti è stato risottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del Provvedimento di Aggravamento della Misura a seguito dell’evasione.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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