Attualità
Cursi: al via tracciamento con i tamponi molecolari
Rimborsi a sostegno delle fasce deboli. Il sindaco Melcore: «Abbiamo messo a disposizione risorse, che potrebbero essere incrementate, per rimborsare in parte o del tutto il costo del test, un’azione coordinata con i medici di base e con il servizio di igiene pubblico dell’Asl»

È attiva la campagna di tracciamento per il Covid-19 del comune di Cursi, promossa in collaborazione con i medici di base, per monitorare la situazione epidemiologica del Comune dell’Entroterra Idruntino.
L’amministrazione guidata da Antonio Melcore constatato l’aggravarsi della situazione sanitaria legata al diffondersi, anche nel proprio comune, del virus Covid 19 e per andare incontro alle difficoltà economiche del momento, eroga un contributo di rimborso pari a 40 euro per di incentivare, tra i propri cittadini, l’esecuzione di tamponi molecolari. Possono beneficiare del contributo economico i cittadini: residenti nel Comune di Cursi che presentano apposita certificazione del medico che valuta la necessità di effettuare tale esame diagnostico (per sintomi, per contatti con persone risultate positive o altro), che non siano già seguiti dal servizio Asl, ed effettuino i tamponi molecolari presso uno dei laboratori privati accreditati della Rete Covid in provincia di Lecce e che nel mese di novembre 2020 abbiano percepito un reddito (RdC, Red, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione) e che siano in possesso di un reddito mensile di mille euro e di un patrimonio finanziario di importo inferiore a 8mila euro per i componenti di nucleo familiare da uno a tre e un reddito finanziario inferiore a 10mila euro per nuclei da 4 o più componenti. Per coloro che hanno un reddito mensile di 500 euro e sotto i 5mila euro di reddito finanziario il test è gratuito. Gli uffici comunali ed i servizi sociali sono a disposizione per informazioni e per usufruire dei rimborsi per questa forma di tracciamento.
«Al momento nel nostro Comune», dichiara il sindaco Antonio Melcore, «viviamo una situazione stazionaria siamo a 20 contagi tra chi si è negativizzato ed altri nuovi casi accertati, ma anche nel momento di maggiore picco non abbiamo mai superato i 24 positivi, anche se le tabelle del report Asl settimanale riportano numeri più alti. Speriamo», continua Melcore, «che non ce ne sia bisogno, ma abbiamo messo a disposizione risorse, che potrebbero essere incrementate, per rimborsare in parte o del tutto il costo del test, un’azione coordinata con i medici di base e con il servizio di igiene pubblico dell’Asl».
Insieme al consigliere delegato alla sanità pubblica Gianni Epifani, «abbiamo ritenuto più opportuno utilizzare il tracciamento attraverso i tamponi molecolari perché sono gli unici ritenuti idonei, anche se più costosi. Dovranno effettuarsi nei soli centri accreditati dalla Regione Puglia, e solo attraverso la prescrizione dei medici di base, perché sono gli unici che hanno contezza della situazione e sanno le tempistiche con cui vanno effettuati perché le risposte siano certe e veritiere e non creino allarmismi o false illusioni. Siamo fortemente contrari», sottolinea il primo cittadino, «ai test antigenici perché non sono affidabili al 100% ed abbiamo avuto casi di falsi negativi, e falsi positivi con tutte le problematiche che notizie del genere comportano. È importante», conclude il sindaco Melcore, «il senso di responsabilità di ognuno di noi, soprattutto nel periodo di festività che ci apprestiamo a vivere, come è fondamentale il rispetto delle regole imposte, perché ognuno di noi potrebbe creare problemi agli altri aumentando la situazione di pericolo per ognuno e per i rispettivi famigliari».
Per quanto riguarda il tracciamento previsto dai medici di base, qualora entrasse a regime, il sindaco mette a disposizione locali pubblici idonei al rispetto delle norme di distanziamento ed anti contagio che nei loro ambulatori altrimenti non avrebbero. L’amministrazione, inoltre, per andare incontro a chi in questo periodo sta vivendo situazioni di difficoltà e di disagio economico, nei prossimi giorni erogherà buoni spesa, buoni alimentari da spendere nelle attività cittadine e contributi per le utenze domestiche da destinare alle famiglie che rispondono ai requisiti richiesti.
Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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Attualità
Lavoro, domanda e offerte
Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.
In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.
Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.
Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati, seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.
Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.
Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.
A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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