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Cronaca

Spaccio e violenza sessuale: in 3 agli arresti a Ugento

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Arresti a Ugento ad opera dei carabinieri.





Spaccio per due





Primo fermo per un incensurato del luogo sorpreso, con una perquisizione veicolare e personale nel corso di un controllo alla circolazione stradale, a detenere:
– 4 involucri contenenti complessivamente 550 grammi di marijuana;
– 1 bilancino di precisione;
– 300 euro in denaro contante.
perquisiz





La successiva ione domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori due involucri contenenti altri 7,50 grammi di erba.





Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, repertato e custodito, mentre il denaro contante – ritenuto provento della attività illecita spaccio – sarà depositato su libretto postale intestato a “fondo unico giustizia”. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso propria abitazione in regime arresti domiciliari, così come disposto dall’autorita giudiziaria.





Altro soggetto raggiunto da ordinanza d’arresto per spaccio è M. S., 28enne. La Corte d’Appello di Lecce lo ha riconosciuto colpevole del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti di cui fu accusato, in Ugento, nel novembre 2018.




Dovrà espiare la pena definitiva residua di anni 4, mesi 4 e giorni 7 di reclusione presso la propria abitazione di residenza, in regime di detenzione domiciliare.





Ora i domiciliari, tra un anno il carcere





Anche un pensionato, in questo caso già ristretto ai domiciliari, è stato oggetto di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce.





L’uomo è stato condannato ad un periodo di detenzione domiciliare di un anno (sino al 15 dicembre 2021) seguito da un restante periodo (sino all’aprile 2025) in regime di detenzione carceraria. La decisione è scaturita da una unificazione di pene concorrenti, poichè riconosciuto colpevole per il reato di violenza sessuale, commesso nel 2001 e nel 2006, nonchè di evasione, commessa nel 2018. Per cui è stato condannato alla pena complessiva di 12 anni e mesi 8 di reclusione.





“Han rubato l’auto” e poi…la vende





Inoltre, i carabinieri hanno deferito in stato di libertà due uomini di ugento. In particolare, nel corso di controllo circolazione stradale, è emerso che l’autovettura condotta da uno dei due, sprovvista di copertura assicurativa, era stata acquistata da questi presso una concessionaria di autovetture, senza la formalizzazione del passaggio di proprietà. Motivo per cui l’ex proprietario (il secondo dei deferiti), ne aveva denunciato falsamente il furto presso la stazione carabinieri di Ugento. Circostanza di cui era a conoscenza il primo dei due ma noncurante, continuava a circolare con quell’auto.


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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