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Cronaca

Formazione al volontariato di Protezione Civile, con un occhio di riguardo al rischio idrogeologico

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Il Consiglio Direttivo del Coordinamento Provinciale delle Organizzazioni di Volontariato e Gruppi Comunali di Protezione Civile di Lecce ha organizzato il primo evento formativo per la preparazione professionale del Volontariato di Protezione Civile. Individuando come rischio prioritario per il prossimo periodo invernale il rischio idrogeologico.





Le principali attività connesse al rischio idrogeologico svolte in provincia di Lecce, oltre a quelle di monitoraggio e prevenzione, comprendono le operazioni di svuotamento delle aree allagate, urbane o periurbane.





Domenica 31 ottobre, con il patrocinio della Regione Puglia – Sezione Protezione Civile e la collaborazione del Comune di a Lecce, si è svolta a Torre Chianca l’esercitazione “Idro 2021”.





L’esercitazione “full scale” ha previsto il coordinamento, per mezzo del PCA, delle componenti partecipanti con azioni sul territorio.
Un primo momento formativo è stato dedicato alla formazione teorico-pratica delle attrezzature connesse al rischio idrogeologico: motopompe, pompe idrovore e attrezzature manuali, all’interno dell’area del Parco Naturale Regionale Bosco dei Paduli e di Rauccio. Il pomeriggio è stato invece dedicato all’addestramento pratico  delle squadre lungo gli argini del fiume Idume, a ridosso della foce in località Torre Chianca.




Per le attività esercitative sono stati impiegati il Posto di Coordinamento Mobile che ha censito e coordinato tutte le operazioni, e la cucina mobile con tutto lo staff per la preparazione del pasto dei Volontari. Un’ occasione per testare la risposta operativa del volontariato leccese in eventuali emergenze.





Durante il briefing iniziale i saluti del Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha ringraziato il Volontariato di Protezione Civile per il senso di abnegazione dimostrato nel supporto alle attività vaccinali da Covid-19 durante la scorsa campagna antincendio.





Un rapido ringraziamento anche da parte di Antonio De Rinaldis, Coordinatore dell’Ufficio Parchi del Comune di Lecce, e il plauso finale della Sezione Protezione Civile per gli ottimi risultati delle attività di questa giornata.





Le attività hanno coinvolto oltre 150 volontari appartenenti a diverse Organizzazioni di volontariato e Gruppi Comunali di Protezione a Civile afferenti al Coordinamento Provinciale.


Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

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Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

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Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

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Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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