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Nemmeno con un fiore: Andrano, Spongano e Diso contro la violenza di genere

Nel 2020, 49 donne hanno chiesto aiuto nel solo ambito di Poggiardo. Fine settimana di sensibilizzazione nel segno dell’impegno contro la violenza sulle donne nell’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso. Domani a Diso incontro pubblico con la procuratrice del Tribunale dei minori di Lecce, Simona Filoni, la consigliera nazionale di parità e la presidente del Centro antiviolenza Renata Fonte. Domenica Mostra, camminata, letture, 27 – 28 novembre

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Nel solo Ambito di Poggiardo, 49 donne si sono rivolte nel 2020 al Centro antiviolenza Renata Fonte per chiedere supporto, informazioni, ascolto. Rappresentano un quinto del totale di 245 richieste giunte al centro da tutta la provincia di Lecce. Quello della violenza di genere è un fenomeno dalle dimensioni importanti – nonostante resti per buona parte sommerso – anche nei 15 comuni e 9 frazioni dell’Ambito di cui fa parte l’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso. Consapevole di ciò, l’ente ha rafforzato le iniziative di sensibilizzazione, con un doppio appuntamento, in questo fine settimana del 27 e 28 novembre.


Gli eventi sono stati resi possibili grazie alla collaborazione del Centro Antiviolenza Renata Fonte che ha sede a Diso, del Consorzio Piano di Zona di Poggiardo, della Biblioteca di Diso e del progetto “Leggere tra due mari”, di cui l’Unione è partner. Gli appuntamenti sono tappe importanti della rassegna culturale autunnale “Noi abitiamo in una rosa rossa” organizzata dall’ente.


La due giorni succede alla serata del 24 novembre organizzata a Spongano da Ultimi Fuochi Teatro, patrocinata dall’Unione, con un incontro pubblico e lo spettacolo teatrale “Duse”, il cui incasso è stato devoluto all’Associazione Casa di Noemi. Approcci e linguaggi diversi per affrontare lo stesso tema e arrivare a quante più persone possibili.


SABATO 27, MOSTRA E DIBATTITO CON OSPITI IMPORTANTI


Domani, sabato 27 novembre, alle 17, presso l’ex Convento dei frati Cappuccini a Diso, sarà inaugurata la mostra fotografica “Protagoniste” a cura del Centro Antiviolenza Renata Fonte. A seguire, alle 17,30, presso la biblioteca comunale di Diso, si terrà “Nemmeno con un fiore”, tavola rotonda sulla violenza contro le donne e letture ad alta voce tratte da “Maree”, raccolta di lettere di donne vittime di violenza. Dopo i saluti istituzionali di Salvatore Coluccia, sindaco di Diso; Salvatore Musarò, presidente Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso; Antonio Fernando Minonne, presidente Consorzio Piano di Zona-Poggiardo; si terranno le relazioni di Simona Filoni, procuratrice del Tribunale dei Minori di Lecce; Serenella Molendini, Consigliera nazionale di Parità; Maria Luisa Toto, presidente del Centro Antiviolenza Renata Fonte. Coordina Giuseppe Cerfeda, giornalista (accesso ad evento con green pass).


DOMENICA 28, CAMMINATA TRA I CENTRI DELL’UNIONE STAFFETTA DI LETTURA CON LA MALAPIANTA DI RINA DURANTE


Riflettere camminando: il 28 novembre, la domenica mattina sarà dedicata alla camminata tra i cinque paesi dell’Unione, distanti in media un paio di chilometri l’uno dall’altro.


Si partirà alle 8 da piazza Vittoria a Spongano alla volta di piazza Carlo Alberto a Diso.


Da qui, alle 9 ci si incamminerà verso piazza Principe Umberto a Marittima; alle 10 il corteo si muoverà in direzione Andrano, dove fermerà in piazza Castello.


Da lì, alle 11, si riprenderà la marcia per giungere alle 12 a Castiglione d’Otranto, in piazza della Libertà, per la chiusura.


Si potrà decidere di partecipare a tutte le tappe o solo ad alcune, dandosi il cambio in una vera e propria staffetta portata avanti da amministratori, cittadini, associazioni (per info: 348/5649772).


In ogni piazza si terranno la staffetta di lettura dei nomi delle donne vittime di femminicidio in Italia e la performance musicale diLa Malapianta” di Rina Durante, nell’ambito di Letti in piazza, azione del progetto “Leggere tra due mari”.


La Malapianta” è il nome con il quale la fondatrice del Canzoniere Grecanico Salentino ha definito, nell’omonimo romanzo del 1964, il proprio territorio d’origine: «Una periferia infinita dall’atmosfera sonnolenta di una provincia stregata dal suo passato, ma che in realtà affonda le sue radici in una cultura spaventosamente ricca e complessa dando luogo a uno straordinario repertorio di immagini e suggestioni».


Domenica 28 novembre, i canti della tradizione popolare, che secondo Rina Durante occorreva “salvare dal naufragio” per contrapporli alla “soporifera musica del potere”, saranno interpretati da Francesco Palmieri (chitarra) e Claudia Giannotta (voce) e accompagneranno la lettura di alcuni passi del romanzo a cura di Ermanno Serrati.


Non la volontà di rievocare quel lontano passato ma un modo per trasformarlo e rimodularlo sull’oggi, facendo sentire il proprio supporto a chi è vittima di violenza di genere ed insieme, grazie anche all’aiuto della musica, rompere definitivamente quelle barriere, quelle errate convinzioni culturali che sono alla base anche oggi di ogni abuso e che erano già presenti nei personaggi de “La Malapianta”.


 VIOLENZA DI GENERE, I NUMERI NELL’AMBITO DI POGGIARDO


I dati forniti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte, relativi al 2020 (gli ultimi disponibili), dicono che sono state 49 le donne che hanno chiesto aiuto o informazioni.


Di queste, 36 sono state prese in carico e hanno avviato il processo di autodeterminazione per uscire dalla violenza subita: in 17 casi si è trattato di violenza fisica, in 15 casi di violenza psicologica, in 6 di stalking, in 2 di molestie sessuali, in un caso di mobbing e in 8 casi si è trattato di violenza.


L’80 per cento delle donne che si sono rivolte al Centro hanno età compresa tra i 30 e 50 anni. Dieci donne sono nubili, 23 sposate, 9 separate 3 divorziate e 4 conviventi. In tre casi è stato necessario il pronto intervento con le forze dell’ordine. Il 98 per cento delle vittime ha richiesto innanzitutto di essere ascoltata, ma non tutte hanno avuto la forza di proseguire nel percorso.


In 16 hanno ricevuto consulenza e sostegno legale per conoscere i propri diritti e le eventuali responsabilità. In 19, invece, hanno chiesto consulenza e sostegno psicologico attraverso colloqui strutturati sulla base di un progetto. In alcuni casi, oltre alle vittime dirette è stata seguita anche la rete familiare di appartenenza, per la elaborazione della situazione di disagio e la costruzione di un progressivo percorso di fuoriuscita dalla violenza. I lockdown hanno, purtroppo, inciso sull’organizzazione dei gruppi di sostegno, fondamentali per l’auto aiuto. Da sottolineare l’importanza dell’accompagnamento delle donne presso il Tribunale durante il processo: un modo per non lasciarle sole, assicurando che da parte lesa non vengano trasformate in imputate, evitando il pericolo della rivittimizzazione. Da ottobre 2018, poi, il Centro antiviolenza, in collaborazione con il Consorzio, è impegnato in un progetto sull’inserimento lavorativo: 6 le donne coinvolte, la metà delle quali ha svolto tirocinio e si è poi inserita nel mondo del lavoro, passo fondamentale per l’autonomia economica necessaria al processo di affermazione personale.


I NUMERI IN PROVINCIA DI LECCE E L’INCIDENZA DELLA PANDEMIA


Nel corso del 2020, anno pandemico, le chiamate al Centro Antiviolenza Renata Fonte, motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita, sono state 245. Di queste, 138 donne hanno preso consapevolezza della situazione e hanno richiesto la presa in carico. Per 8 è stata necessaria l’immediata messa in sicurezza. La violenza si è consumata nella maggioranza dei casi all’interno delle relazioni di coppia (93%), con reati che vanno dalla minaccia (36%) alla violenza fisica (28%) allo stalking (25%) e violenza economica (27%). La violenza psicologica (100%) ha accompagnato tutte le forme di violenza sopraccitata. Il 53% delle donne che hanno chiesto aiuto ha dichiarato di avere paura per la propria incolumità. Ciononostante, il 77% non ha denunciato subito. Il 40% circa ha usufruito di consulenza e assistenza legale, attraverso le quali le donne hanno potuto conoscere i propri diritti e sono state accompagnate per tutto l’iter giudiziario; circa il 60% ha usufruito di consulenze e percorsi di sostegno psicologico. La fascia d’età più rappresentata è quella che va dai 40 ai 49 anni (34%), seguita dalla fascia 30/39 (28%) e dalla fascia 16/29 (21%), il 5% appartiene alla fascia 60/69. I figli che assistono alla violenza sono per il 40% minorenni e il 22% maggiorenni.


È un fenomeno trasversale quello della violenza di genere: il 54% circa delle donne è in possesso di diploma e il 15% di laurea; il 38% ha un’occupazione stabile, mentre il 50% vive una condizione lavorativa precaria o è in cerca di prima occupazione. L’anno pandemico ha inciso ancora di più trasformando il precariato in situazioni di povertà estrema: per 21 donne e i loro figli, il Centro ha provveduto ad emettere un ristoro economico.


È necessario continuare a diffondere le informazioni: nell’anno 2020, le chiamate arrivate durante la notte sono aumentate fino al 40% circa. L’invio delle donne al Centro antiviolenza è avvenuto per il 9% dal numero verde 1522, per il 5% dalle forze dell’ordine, per il 6% da consultori e Servizi Sociali, per il 65% autonomamente o su consiglio di familiari ed amici trovando i contatti sui social e web. Il restante 15% è stato inviato al Centro da medici di famiglia, avvocati, psicologi, associazioni religiose e scuola: una fetta importante che dimostrare la necessità di dover continuare a fare rete.






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Salento Jazz, che nomi!

Dal 19 al 30 dicembre a Maglie, Corigliano d’Otranto e Lecce torna la rassegna di concerti, incontri e formazione. Tra gli ospiti Raphael Gualazzi, Avion Travel, Nesrine, Simona Molinari, Bassolino, Dario Jacque, Thomas Umbaca e The Gospel Times

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Raphael Gualazzi, Avion Travel, Nesrine, Simona Molinari, Bassolino, Dario Jacque, Thomas Umbaca e The Gospel Times sono gli ospiti di Salento Jazz.

Dal 19 al 30 dicembre, vari luoghi di Maglie, Corigliano d’Otranto e Lecce ospiteranno appuntamenti che uniranno concerti, incontri e formazione, valorizzando alcuni degli artisti più interessanti del panorama italiano.

Storica realtà dello spettacolo dal vivo, attiva da quasi quarant’anni, la rassegna dedicata al jazz contemporaneo e ai suoi protagonisti, da quest’anno si avvale dell’organizzazione e della produzione di Ponderosa Music and art, in collaborazione con l’associazione Salento Jazz e la Regione Puglia, con il supporto di Caroli Hotels.

Un calendario ricco e trasversale che conferma il ruolo del Salento come luogo d’incontro tra tradizione, creatività e nuove visioni musicali.

IL PROGRAMMA

Venerdì 19 dicembre il programma prenderà il via dal Liceo Scientifico Statale Leonardo Da Vinci di Maglie con il workshopImprovvisare il jazz: corpo, ascolto, procedure”, dedicato a musicisti, studenti e appassionati che desiderano approfondire tecniche, linguaggi e metodologie dell’improvvisazione.

Domenica 21 dicembre, alle 21 al Castello Volante di Corigliano d’Otranto il concerto inaugurale sarà affidato a Simona Molinari.

Conosciuta e apprezzata per la voce sofisticata e le atmosfere swing, la cantautrice ha collaborato, tra gli altri, con Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, Massimo Ranieri e Raphael Gualazzi.

Proprio quest’ultimo sarà sul palco del Teatro Paisiello di Lecce, lunedì 22 dicembre, alle 21, con il suo live piano e voce, nel quale restituisce alle composizioni la loro dimensione più autentica.

Nel pomeriggio il solo di Gualazzi sarà anticipato (ore 18 – ingresso gratuito) dall’esibizione del giovane compositore e pianista Thomas Umbaca, nella quale un microfono, una loop station, voce e percussioni convergono in un linguaggio fortemente espressivo.

Domenica 28 dicembre, alle 21, al Teatro Politeama Greco di Lecce si esibiranno gli Avion Travel che, per l’occasione, saranno affiancati dalla cantante, violoncellista e compositrice franco-algerina Nesrine, dando vita a un dialogo musicale ricercato tra Mediterraneo, canzone d’autore e nuove contaminazioni.

Lunedì 29 dicembre, sempre alle 21, alle Officine Cantelmo di Lecce il progetto Bassolino + Dario Jacque, un incontro tra groove, sperimentazione e improvvisazione, che chiuderà la rassegna con un’energia tutta da vivere.

Gran finale martedì 30 dicembre, alle 19 (ingresso gratuito) nella Chiesa Matrice di Maglie con The Gospel Times, ensemble fondato dalla cantante newyorkese Joyce Elaine Yuille.

Per gli altri concerti della rassegna, biglietti in vendita su TicketOne e Ticketmaster

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Il Museo delle Luminarie di Scorrano va veloce

Si celebra il mito Ferrari. Dopo il successo del 2024 con le Frecce Tricolori, l’arte delle parazioni sposa l’ingegneria di Maranello. Esposta la Ferrari 488 Challenge del pilota Pino Frascaro

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Le architetture di luce della tradizione pugliese incontrano la velocità e il rosso più famoso del mondo.

Il Museo delle Luminarie di Puglia annuncia ufficialmente la seconda edizione, dedicata quest’anno al tema “Le eccellenze italiane nel mondo“.

Protagonista assoluto sarà il marchio Ferrari, simbolo indiscusso di vittoria e stile italiano a livello globale.

Dopo l’esordio del 2024, che ha visto il museo ospitare un velivolo MB-339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori), l’organizzazione alza ulteriormente l’asticella.

L’obiettivo resta quello di creare un dialogo visivo ed emozionale tra l’arte secolare delle luminarie pugliesi e i grandi simboli dell’ingegno italiano.

OMAGGIO AL CAVALLINO RAMPANTE

Il percorso espositivo di quest’anno è un tributo alla storia vincente della Scuderia Ferrari.

Dalle leggendarie imprese in Formula 1 alle storiche vittorie nella maratona di Le Mans, fino alle competizioni monomarca Ferrari, il museo racconterà la passione per le corse attraverso un allestimento scenografico unico, dove i giochi di luce esalteranno le linee aerodinamiche delle vetture.

LA REGINA DELL’ESPOSIZIONE

Cuore pulsante della mostra sarà l’esposizione straordinaria di una Ferrari 488 Challenge.

La vettura, gioiello di tecnologia progettato per le competizioni GT, appartiene al noto pilota Pino Frascaro, sul podio nelle finali mondiali Ferrari 2024 e 2025, figura di riferimento nel motorsport, promotore del Grand Prix del Salento organizzato dalla Scuderia automobilistica Motorsport Scorrano.

La presenza della 488 Challenge permetterà ai visitatori di ammirare da vicino un’auto da corsa che incarna la sintesi perfetta tra performance e design, immersa in un’atmosfera magica creata dai maestri paratori pugliesi.

«L’ITALIA CHE VINCE E CHE EMOZIONA»

Così il sindaco Mario Pendinelli: «Per Scorrano e i suoi abitanti le Luminarie rappresentano un vero e proprio patrimonio identitario, culturale, storico e spirituale e combinando l’eccellenza delle vetture Ferrari, grazie a Santino Siciliano presidente dell’associazione “Motorsport Scorrano”, vogliamo consolidare il Museo delle Luminarie come custode di una tradizione locale e anche come palcoscenico dinamico dove la Puglia abbraccia le grandi eccellenze nazionali. L’anno scorso abbiamo volato con le Frecce Tricolori, quest’anno corriamo in pista con il mito Ferrari. È il nostro modo di celebrare l’Italia che vince e che emoziona».

L’apertura del Museo Delle Luminarie di Puglia con l’eccellenza delle Ferrari è patrocinato dal Presidente del Consiglio della Regione Puglia.

Venerdì 12 dicembre, alle ore 18,30 nell’atrio del Museo delle Luminarie di Puglia si svolgerà la cerimonia di inaugurazione con la presenza delle autorità, del Presidente “Salvatore Ingrosso” della Scuderia Ferrari Club di Veglie e di tanti appassionati. Con l’ occasione si svelerà il filmato dedicato alle rosse e alle luminarie, la mostra fotografia dedicata al tricolore e alle vetture vincenti del Cavallino Rampante e ad un ologramma che  ci racconta delle eccellenti tipicità della Puglia.

Il programma prevede, dopo la visita al Museo delle Luminarie, una piccola passeggiata tra le installazioni di Luminarie presenti in tutta Scorrano per raggiungere il Presepe di Sabbia (vedi pagina a fianco).

Info Utili

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2026 in piazza Vittorio Emanuele, tutti i giorni dalle 18 alle 22.

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Le Frecce Tricolori al Museo delle Luminarie

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Torrepaduli si accende con “Luce e magia per Turre Mia”

Il borgo della frazione di Ruffano si anima per le festività natalizie: il programma

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Anche quest’anno Torrepaduli si accende per il Natale, grazie all’impegno dell’associazione “Turre mia” che, col contributo di tanti volontari cittadini, si è prodigata per addobbare a festa il borgo della frazione ruffanese.

A corredo della cornice natalizia, gli eventi in programma per questi giorni in Piazza Carmelitani. Si parte domenica 7 con un ricco programma.

Domenica 7 – Il programma

– Ore 17:00 – Laboratorio creativo per bambini
Attività manuali e artistiche a tema natalizio, pensate per stimolare fantasia e condivisione.

– Ore 19:00 – Accensione dell’albero con musica dal vivo
Cerimonia di accensione accompagnata da brani natalizi eseguiti dal vivo.

– Ore 20:00 – Spettacolo di magia con Eros
Momento di intrattenimento per grandi e piccini, con giochi di prestigio e atmosfera incantata.

– Ore 21:00 – Street Band in festa
Esibizione musicale itinerante per animare la piazza e coinvolgere il pubblico.

I prossimi appuntamenti

I successivi eventi sono in programma per il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, e per l’Epifania.

Per Santa Lucia si terrà la benedizione del Presepe all’uncinetto, un’opera unica e straordinaria realizzata dalle sapienti mani delle “uncinettine” turressi Passaseo Margherita, Crudo Celestina, Ada Falcone, Assunta Minerva, Graziella Paiano, Maria Rosaria Viva e Rosanna Falcone.

Il giorno dell’Epifania invece sarà la volta della “Befana te Turre”. Dalle 9e30 la Befana percorrerà le vie del paese, distribuendo calze a grandi e piccini. Alle 11 l’arrivo in piazza Carmelitani, con musica di sottofondo e possibilità di foto.

Un evento che contribuirà a portare gioia e calore festivo a bambini e adulti attraverso la tradizione dell’Epifania, rafforzando il senso di comunità ed offrendo un momento di festa.

Sempre a Torrepaduli, sarà possibile visitare il Presepe Vivente di Comunità, realizzato dall’ass. Anziani Ettore Pasanisi presso il Museo della Civiltà Contadina. Un luogo già di per sè meritevole di menzione. Un museo che è un vero e proprio viaggio nel tempo, come quello che vivranno i visitatori nel periodo natalizio incontrato i figuranti che daranno vita al Presepe che, quest’anno, giunge alla 21esima edizione.

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