Cronaca
Indagine lampo: arrestato il rapinatore della farmacia di Racale

È stato fermato nel giro di poche ore il rapinatore che ieri pomeriggio ha messo a segno un colpo in una farmacia di Racale.
Intervenuti dopo la chiamata della vittima, i carabinieri hanno messo in atto una indagine fulminea che ha permesso di individuare costui che, coltellino alla mano e con felpa con cappuccio e mascherina in volto, si era allontanato con 250 euro dell’incasso dell’attività.
Si tratta di un 41enne, arrestato nella flagranza di reato. Aveva fatto perdere le proprie tracce tra le stradine adiacenti la farmacia ma, partendo dalle immagini delle videocamere di sorveglianza, è stato raggiunto dai militari della locale stazione, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Casarano.
Interrogato in caserma, l’uomo avrebbe ammesso la sua responsabilità, confidando di aver agito spinto dalla necessità di denaro.
Cronaca
Viola le prescrizioni e minaccia il sindaco
Arrestato dai carabinieri 52enne che già aveva minacciato il primo cittadino. Aveva il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento ma è tornato alla carica…

Era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico ma ha reiterato la condotta illecita fino ad essere arrestato dai Carabinieri.
È quanto avvenuto a Lequile, dove i Carabinieri della Stazione di San Pietro in Lama hanno arrestato in flagranza di reato un 52enne, già noto, poiché ritenuto responsabile della violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Tale misura cautelare si era resa necessaria già nel giugno dello scorso anno, dopo la denuncia presentata dal sindaco di Lequile, Antonio Caiaffa, con la quale il primo cittadino aveva riferito di essere vittima di continue aggressioni verbali caratterizzate da minacce di morte che l’uomo gli avrebbe rivolto, per futili motivi, ovvero con la pretesa di ottenere un posto di lavoro.
Nonostante il conseguente braccialetto elettronico,
l’uomo non ha desistito dalle sue condotte illecite, fino alla serata di ieri, quando, in violazione agli obblighi imposti dall’autorità giudiziaria, si è recato nuovamente nei pressi del municipio di Lequile dove era il sindaco.
Senza alcuna esitazione si è rivolto proprio verso il primo cittadino a cui ha rivolto ripetutamente frasi ingiuriose e minacciose fino all’arrivo dei Carabinieri che, allertati da alcuni cittadini presenti, si sono recati sul posto.
Una celere e tempestiva attività info-investigativa condotta dagli uomini dell’Arma ha permesso una prima ricostruzione dei fatti e quindi di bloccare l’uomo prima che tentasse la fuga.
Al termine delle attività, il 52enne è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotto presso la propria abitazione dove ora è stato sottoposto alla misura cautela personale degli arresti domiciliari.
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Castrignano del Capo
Stringe la gola all’arbitro, inibito dirigente del Capo di Leuca
È accaduto al termine della gara valida per il campionato “Allievi” contro il Lecce Soccer Academy. Provocato momentaneo blocco del respiro al direttore di gara. Necessario l’intervento dei carabinieri

Lo sport scuola e palestra di vita, così si dice.
E così dovrebbe essere, soprattutto in campo dilettantistico e, a maggior ragione, nei settori giovanili.
Evidentemente, però, qualcosa non quadra.
Perché è anche vero che lo sport, il calcio in questo caso, è lo specchio della società che viviamo, dove rispetto, fairplay e lealtà vengono spesso e volentieri sopraffatti da prepotenza e violenza.
Come accaduto al termine della partita del campionato allievi tra Capo di Leuca e Lecce Soccer Academy di dove chi è chiamato a dare l’esempio ha clamorosamente toppato.
Apprendiamo dal Comunicato Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale Puglia che al Capo di Leuca è stata comminata un’ammenda di 300 euro e che al dirigente Rocco Villarosa, è stato inibito fino al 7 maggio 2028.
Perché a fine gara, come si legge nel comunicato della Federazione, in seguito all’espulsione di un calciatore della Capo di Leuca (il che non giustifica certo quanto avverrà), mentre il direttore di gara si dirigeva verso il suo spogliatoio, è stato avvicinato in modo minaccioso da un uomo che indossava la divisa della squadra locale e proferiva al suo indirizzo espressioni irriguardose.
Due altri dirigenti hanno provato a bloccarlo ma colui che si scoprirà in seguito essere un dirigente del Capo di Leuca, si lanciava contro il direttore di gara, afferrandolo per il collo e premendo con forza, sino a provocargli un momentaneo blocco del respiro.
Nonostante l’intervento di altri tre dirigenti, continuava nella sua condotta, impedendo che il direttore di gara chiudesse la porta dello spogliatoio.
In aiuto dell’arbitro è giunto un dirigente accompagnatore del Lecce Soccer, fino all’arrivo dei carabinieri che hanno identificato il dirigente aggressore che, nel frattempo, continuava a inveire contro il povero arbitro.
La punizione della Lega è arrivata ma non è questo il punto.
Come faranno allenatori, dirigenti e quant’altro a parlare di rispetto e comportamento esemplare a quei ragazzi che hanno visto un loro dirigente comportarsi così?
Inibizione fino al 7 maggio 2028?
In tutta sincerità ci saremmo aspettata una punizione ben più severa perché, chi non è un portatore sano di educazione, rispetto e lealtà, non può certo promuovere lo sport e tutti i suoi valori né, tantomeno, avere in carico l’educazione non solo sportiva dei più giovani.
Infine, per inciso e senza mnimizzare, si può anche sbagliare e chiedere scusa. E, in questo caso, sarebbe il minimo…
Giuseppe Cerfeda
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Cronaca
Tricase, ex Adelchi: Tar dà ragione a OLC
Bocciato parere negativo del Comune, la struttura della zona industriale potrà essere riconvertita in attività commerciali

Dopo un iter giudiziario lungo quasi tre anni è arrivata la decisione del Tribunale amministrativo che ha, in pratica, bocciato il parere del Comune di Tricase avverso alla riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC.
L’azienda di Specchia potrà quindi convertire dei capannoni nati per la produzione in locali commerciali di medie dimensioni. Conversione per la quale la OLC aveva già provveduto a regolarizzare alcune difformità edilizie.
Era proprio questo il punto del contendere: il Comuine di Tricase, infatti, riteneva non possibile la conversione da produzione in commercializzazione in una zona industriale sottostante al Consorzio Asi.
La OLC aveva impugnato il provvedimento comunale, contestato i rilievi dell’ufficio tecnico ed evidenziato come le disposizioni locali non impediscano il mutamento della destinazione d’uso, così come sia possibile monetizzare anche per il regolamento del Consorzio, operazione applicabile anche agli immobili sul territorio comunale.
LA CRONISTORIA
Riepiloghiamo le tappe della vicenda OLC.
16 maggio 2022. L’Asi, il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Lecce, comunica al Suap di Tricase e all’OLC il proprio «parere favorevole» al progetto relativo alla ex sede Adelchi per il «cambio di destinazione d’uso, da locali a mensa-spogliatoio, a due locali commerciali di tipologia dimensionale M2». Comunicazione a firma del Capo Servizio Tecnico, ing. Leonardo Dimitri.
8 agosto 2022. Su delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Asi, stabilito in 146.004,54 euro l’importo per la monetizzazione delle aree (importo da versare all’ASI, NdR), «considerato che il parere favorevole dell’Uffico Tecnico è condizionato alla cessione delle aree da destinare a verde e parcheggi (…) al Consorzio e rese pubbliche o alla monetizzazione degli stessi».
25 agosto 2022. Il comune di Tricase comunica (a firma del responsabile del settore Lavori Pubblici e Urbanistica, Vito Ferramosca) ad OLC e Asi il «preavviso di diniego» al «progetto per il cambio di destinazione d’uso» indicando carenze di standard urbanistici e contesta la decisione dell’Asi di monetizzare, evidenziando come il Regolamento «contempla tale eventualità solo in caso di impossibilità a reperire nuove aree standard», mentre «nel caso di specie (…) l’ex calzaturificio dispone di fabbricati ed aree esterne inutilizzati per gli scopi produttivi… Si fa presente inoltre che il Consiglio comunale ha adottato la variante urbanistica per la realizzazione di un lotto della S.S. 275, il cuii tratto finale interessa l’immissione dell’arteria statale proprio sull’asse di spina della zona industriale di Tricase, dove sono previsti gli accessi alle due medie strutture di vendita…».
2 settembre 2022. La OLC replica ritenendo «infondato quanto proposto dall’Ufficio Tecnico comunale, perché le superfici e i volumi approvati sorgerebbero all’interno di un lotto che non soddisferebbe i parametri urbanistici». Si fa inoltre presente che la nuova S.S. 275 consentirà una «sensibile riduzione della mole di traffico sulla Provinciale Montesano – Tricase» e, anche con la variante prevista dal Comune, «la mole di traffico veicolare sull’asse di spina dell’area industriale rimarrà inalterata».
4 ottobre 2022. Il comune di Tricase, sempre a firma del responsabile di settore di Lavori Pubblici e Urbanistica, notifica ad OLC ed ASI il diniego definitivo per i motivi elencati nel preavviso del 25 agosto.
11 ottobre 2022. Dallo Studio Legale Associato Pietro Quinto parte, per conto di OLC, il ricorso al Tar avverso il diniego del Comune di Tricase. Contestati oltre alla «violazione e falsa applicazione» di articoli di Legge e regolamento ASI, «difetto di motivazione», «violazione del giusto procedimento», «eccesso di potere», «erroneità dei presupposti di fatto e di diritto»; «travisamento»; «sviamento»; «difetto di istruttoria».
3 febbraio 2023. OLC convoca una conferenza stampa nell’ex calzaturificio Adelchi e rende pubblica l’intera vicenda.
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