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Università del Salento: avviato l’iter per intitolarla a Codacci Pisanelli
In mattinata il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha incontrato a Palazzo Adorno l’assessore alla Cultura del Comune di Tricase
In mattinata il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha incontrato a Palazzo Adorno l’assessore alla Cultura del Comune di Tricase, Nunzio Dell’Abate, ed il consigliere comunale di Lecce, Wojtek Pankiewicz, docente di Diritto Pubblico dell’Università del Salento, per molti anni già assistente dell’On. Giuseppe Codacci Pisanelli, membro dell’Assemblea Costituente, parlamentare per più legislature, Ministro della Repubblica, Sindaco di Tricase e fondatore dell’Università di Lecce. La delegazione ha consegnato al presidente Gabellone la delibera adottata nei giorni scorsi all’unanimità dal Consiglio Comunale di Tricase, con la quale si ufficializza la richiesta di intitolare l’Università del Salento all’On. Giuseppe Codacci Pisanelli, figura insigne quanto essenziale per l’Ateneo salentino, che ha contribuito in maniera decisiva a creare prima e che ha poi guidato per 12 anni ininterrotti da Rettore Magnifico. Pankiewicz e Dell’Abate hanno chiesto alla Provincia di Lecce di sostenere questa campagna di adesioni, adottando atti conseguenti. Per questo, il presidente Gabellone, oltre ad esprimere la “personale disponibilità a prendere a cuore l’iniziativa”, ha annunciato di aver immediatamente trasmesso la delibera del Consiglio Comunale di Tricase e tutta la documentazione collegata al presidente della Commissione Cultura della Provincia di Lecce, Antonio Renna, per l’avvio del dibattito interno a tutte le parti e le sensibilità politiche espresse a Palazzo dei Celestini.
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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