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Cronaca

Inseguito dalla polizia, si schianta su auto con scooter rubato

Rocambolesca fuga, 21enne tenta anche di investire un carabiniere: arrestato

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Nel pomeriggio di ieri, 22 febbraio, gli Agenti della Squadra Volanti del Commissariato 
di Gallipoli, nel corso del servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un 21enne a seguito di un rocambolesco inseguimento.





Il ragazzo era a bordo di un ciclomotore Aprilia SR privo di targa. Era fermo sul ciglio della 
strada a motore acceso, indossava il casco e si intratteneva in una conversazione 
telefonica.





Quando gli operatori di polizia gli si sono avvicinati, per un controllo, il giovane si è subito alla fuga per le vie del centro.





Ne è nato un inseguimento in cui ha anche imboccato delle strade contromano e a forte velocità.
Durante l’inseguimento, il ciclomotore è stato notato anche da una pattuglia dei 
Carabinieri, che sopraggiungeva in senso contrario lungo una via laterale.





Al loro alt con sirene spiegate e con la paletta ben visibile il ragazzo ha proseguito la corsa finché non gli si è parato davanti un uomo, in seguito 
identificato per un Carabiniere fuori dal servizio, che a braccia aperte ha cercato di 
bloccarlo.




Ma anziché rallentare, il 21enne ha accelerato, tentando di investirlo. Schivatolo pericolosamente, il ciclomotore continuato per poco la corsa rocambolesca fino a quando, a causa della forte velocità e dell’asfalto bagnato dalla pioggia, il ragazzo non ha perso il controllo andando ad impattare con un’auto che procedeva nel senso opposto.





Il ciclomotore è andato in pezzi ed il conducente, imperterrito, ha continuato la fuga a piedi.





A quel punto, è stato bloccato dalle forze dell’ordine intervenute. È subito emerso il motivo della fuga: il ciclomotore è risultato oggetto di furto. 





Sul luogo dell’incidente è accorsa la Polizia Locale per i rilievi tecnici relativi al sinistro stradale ed il ciclomotore, sprovvisto anche di documenti di circolazione e di polizza assicurativa, aveva con sé una targa attualmente in uso su altro ciclomotore. Il mezzo è stato quindi depositato presso un custode giudiziale autorizzato.






Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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