Cronaca
Lutto nel mondo accademico: si è spento il prof. Nicola Di Cagno
Il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice: «Desidero esprimere a nome della comunità accademica dell’Università del Salento il profondo cordoglio per la scomparsa di Nicola Di Cagno, professore emerito del nostro Ateneo, che ha rappresentato e rappresenterà sempre un punto di riferimento per le sue qualità istituzionali e per le profonde doti umane»
Lutto nel mondo accademico e politico della Puglia: è morto, a 79 anni, il professor Nicola Di Cagno, stimato docente dell’Università del Salento con una lunga carriera nelle istituzioni pugliesi.
Il messaggio del Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice: «Desidero esprimere a nome della comunità accademica dell’Università del Salento il profondo cordoglio per la scomparsa di Nicola Di Cagno, professore emerito del nostro Ateneo, che ha rappresentato e rappresenterà sempre un punto di riferimento per le sue qualità istituzionali e per le profonde doti umane. Dopo gli studi e l’inizio della carriera accademica all’Università di Bari, Nicola Di Cagno giunse all’Università degli studi di Lecce nell’anno accademico 1987/88, con l’istituzione della Facoltà di Scienze economico-bancarie, assicurative e previdenziali. Qui insegnò per diversi anni, con incarichi di supplenza, Ragioneria generale e applicata, mentre ricoprì i ruoli di Presidente del Consiglio Regionale pugliese e di Assessore al Bilancio della Regione Puglia (1985-1993). Trasferitosi dall’Università di Palermo, entrò quindi nell’organico di quella che diverrà, nel 1994/95, la nostra Facoltà di Economia; fu Direttore dell’Istituto di Ragioneria e di Ricerche Aziendali e, nel 1999, fu eletto Preside di Facoltà. Oltre a portare avanti gli incarichi didattici e le attività di ricerca, coordinò il Dottorato in Economia Aziendale, per la cui attivazione profuse grande impegno. Completati due mandati da Preside, nel 2007 Di Cagno tornò a ricoprire la carica di Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici e Ambientali. Allievo di Paolo Emilio Cassandro, è noto per le attività di ricerca in materia di direttive comunitarie contabili, di cui è stato uno dei maggiori specialisti in ambito accademico e professionale. La comunità universitaria e territoriale lo ricordano dunque per l’appassionato lavoro politico e accademico, gli allievi per la grande apertura, la propensione al dialogo e alla critica costruttiva, l’autorevolezza, la tolleranza, la disponibilità, la dedizione agli studenti. Alla famiglia e alle persone che gli furono più vicine le nostre più vive condoglianze».
Cronaca
Ordigno di sabato sera in pieno centro
La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato
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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.
Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.
Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.
L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.
Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.
Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.
La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.
L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.
Cronaca
Quattro deferimenti per il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto
L’intervento dei carabinieri sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche
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Ne avevamo già parlato sulle colonne del nostro giornale prima dell’estate. In città non si parlava d’altro, tanto da spingere il sindaco Antonio De Donno, a rilasciare, sempre su il Gallo, alcune note sulla situazione parcheggi a Tricase Porto.
Oggi il sequel di quelle puntate: la Guardia forestale ha denunciato 4 persone per aver estirpato alberi e arbusti in zona vincolata, sempre al Porto, nell’area che sorge a due passi dalla chiesa di San Nicola.
Quattro persone: il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva.
Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tanto più se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.
Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.
Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.
Cronaca
Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»
Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»
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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.
Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.
Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.
I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».
ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.
Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio: «È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».
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