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Alessano

Otranto-Leuca in bici e a piedi: progetto da 22 milioni

Proposto dalla Provincia di Lecce al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nell’ambito del Cis-Contratto Istituzionale di sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”. Si punta a trasformare la “strada parco” in “lungomare panoramico”. 11 i Comuni interessati: Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Alessano, Gagliano del Capo e Castrignano del Capo

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Presentato in conferenza stampa a Palazzo Adorno il progetto “Realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca”, per un investimento complessivo di 22 milioni di euro, proposto dalla Provincia di Lecce al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nell’ambito del Cis-Contratto Istituzionale di sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”.


Ad illustrare i dettagli dell’ambizioso progetto, che punta a trasformare la litoranea adriatica del Salento, già individuata come “strada parco”, in un “lungomare panoramico” da percorrere lentamente e in sicurezza, anche in bici e a piedi, sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità Ippazio Morciano, il direttore generale Gianni Refolo, il dirigente del Servizio di Governance Strategica e Pianificazione territoriale Roberto Serra e il dirigente del Servizio Viabilità ed Espropri Luigi Tundo.


Erano presenti i consiglieri provinciali Antonio De Matteis, Paola Povero, Francesco Volpe, Brizio Maggiore, Francesco De Vitis e i sindaci e gli amministratori degli undici Comuni interessati: Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Alessano, Gagliano del Capo e Castrignano del Capo.






Stefano Minerva: «Progetto strategico per tutto il Salento»


Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha evidenziato «un progetto ambizioso con cui abbiamo colto l’opportunità lanciata dal Governo attraverso il Cis. Come Provincia abbiamo messo a disposizione di un’area ampia una proposta che tenesse insieme tutti i Comuni interessati e che fosse al tempo stesso un progetto strategico per tutto il Salento e per tutta la Puglia. Per dare uno sviluppo che sia armonioso rispetto alla visione di crescita del territorio non potevamo limitarci ad interventi che si fermassero sul confine territoriale del singolo Comune. Conosciamo le difficoltà di uno dei pezzi di costa più belli d’Italia, la costa adriatica del Salento, dal punto di vista della viabilità. Considerata la sua importanza paesaggistica, i problemi di traffico e il numero di visitatori, e ispirandoci anche al nuovo modello di turismo sostenibile, abbiamo lavorato, con il consigliere delegato e con tutta la squadra dei consiglieri provinciali, su una proposta che va a risolvere problematiche antiche di quell’area e al tempo stesso a valorizzarla».


Ippazio Morciano: «Occasione di sviluppo del territorio che cambierà la storia di tutto il Salento»


Il consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità Ippazio Morciano si è soffermato sulla portata del progetto, rivolgendo un invito alla collaborazione ai Comuni coinvolti: «La proposta progettuale si collega ed integra un progetto del Comune di Otranto, già approvato, finanziato e condiviso dalla Provincia, estendendolo fino a Santa Maria di Leuca. Va a rafforzare e mettere in sicurezza tutto il sistema di viabilità complementare necessario a fare della litoranea una strada parco. Non è un solo un progetto di pista ciclabile. È la realizzazione di una passeggiata lunga. L’idea progettuale è creare un lungomare panoramico, nel massimo rispetto ambientale, da percorrere in bici e a piedi, in sicurezza. Credo che la fase interlocutoria con i Comuni si svilupperà. Noi immaginiamo una conferenza dei servizi con gli undici Comuni coinvolti e con l’Ente Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, in cui ciascuno potrà fare la sua eventuale proposta migliorativa. Invito i Comuni a farsi promotori di un progetto, che non è della Provincia di Lecce ma di tutto il territorio, e non a non farsi sfuggire questa occasione di sviluppo del territorio che cambierà la storia di tutto il Salento».


Roberto Serra: «Connetteremo la linea costiera con le infrastrutture dell’entroterra»


Il dirigente del Servizio di Governance Strategica e Pianificazione territoriale Roberto Serra ha spiegato in sintesi come l’attività di raccordo e coordinamento svolta dalla Provincia di Lecce con i Comuni nell’ambito del Cis sia stata finalizzata e focalizzata su due tematiche centrali, erosione costiera e viabilità, scelte anche in coerentemente con le previsioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale.


«Questo è un progetto di rilevanza strategica», ha sottolineato Serra, «perché mette assieme non solo la riqualificazione e rigenerazione della costa, ma consente anche di connettere la linea costiera con le infrastrutture dell’entroterra».


I dettagli del progetto


Il dirigente del Servizio Viabilità ed Espropri Luigi Tundo è intervenuto ad illustrare nei dettagli il progetto per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca, con cui la Provincia di Lecce punta ad incentivare una mobilità compatibile con l’ambiente e un nuovo turismo, lento, più attento ai luoghi, più consapevole e sostenibile. L’inserimento del tracciato ciclabile, infatti, consentirà un utilizzo maggiore e più controllato, riducendo nei periodi di alta affluenza i flussi di traffico veicolare, favorendo anche la salvaguardia delle specie esistenti.


Il percorso interessato dall’intervento di riqualificazione è lungo quasi 57 km e si sviluppa lungo la Costa Adriatica. Inizia da Otranto e prosegue sulla S.P. 87 fino a giungere a Porto Badisco, quindi, si dipana verso sud, lungo la S.P. 358 ed intersecando i Comuni di Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, prosegue verso Tricase Porto, Marina Serra, Tiggiano, Corsano (località Ciolo), Comune di Gagliano del Capo, sino a raggiungere il Capo di Leuca, nel Comune di Castrignano del Capo, attraverso la S.P. 214.

Il tracciato ciclopedonale sarà realizzato sulla sede stradale già esistente, rispettando i criteri di ecosostenibilità, e sarà di due tipologie: la pista ciclabile in sede dedicata, di colore verde, collegata da tratti di itinerario intermedio sulla carreggiata stradale, dove sarà posato un nuovo asfalto.


Nei pressi dei maggiori punti di attrazione turistica saranno realizzate venti aree dedicate alla sosta in sicurezza, al relax, al rifornimento elettrico e alla riparazione delle bici, all’osservazione del panorama circostante. Ciascuna area di sosta sarà provvista di rastrelliere portabiciclette, panchine monolitiche, cestini per la raccolta dei rifiuti e pannelli con informazioni utili e riferimenti al paesaggio e ai beni fruibili in quel tratto e, ancora, postazioni di bike sharing e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Tutto il percorso sarà messo in sicurezza con interventi mirati.


La vacanza in bicicletta in questo tratto costiero del Salento può offrire l’occasione di scoprire e ammirare, al ritmo dolce delle due ruote, i paesaggi naturali e i beni patrimoniali che lo caratterizzano. Questi, a loro volta, saranno valorizzati e rivitalizzati proprio attraverso il turismo ciclabile.






I luoghi raggiungibili in bici


Tra i luoghi raggiungibili attraverso l’itinerario ciclabile ci sono: il Laghetto di bauxite e il Faro della Palacìa ad Otranto, la Grotta dei Cervi di Porto Badisco, a Santa Cesarea Terme, la Grotta della Zinzulusa a Castro, la Baia di Acquaviva di Marittima (Diso), la Marina di Andrano, Tricase Porto, il Canale del Rio, Marina Serra e la sua piscina, Torre Nasparo di Tiggiano, la Guardiola di Corsano, la cala di Marina di Novaglie del Comune di Alessano, il Ciolo a Gagliano del Capo, Santa Maria di Leuca, sulla costa rocciosa tra Punta Ristola e Punta Meliso, con il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae.


Il progetto attua concretamente gli scenari proposti dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) ed è coerente con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Lecce (PTCP), che all’interno della sezione “Politiche della Mobilità” individua la rete degli itinerari narrativi del territorio (tra cui quelli della direttrice viaria da Otranto a Capo di Leuca), costituiti da infrastrutture esistenti a basso traffico o a traffico nullo che, per il loro valore storico, rappresentano una testimonianza delle movimentazioni tratturali del passato.


Inoltre, il percorso ciclabile rientra in uno degli itinerari proposti dalla rete ciclabile Italiana Bicitalia e ripreso successivamente nel progetto Cy.Ro.N.Med.: il n.6, comunemente denominato “Ciclovia Adriatica”. Esso è ripreso all’interno del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) della Regione Puglia adottato nel 2020,  rappresenta l’itinerario più lungo (1821 km) e si snoda lungo tutta la costa adriatica, da Lesina al Capo di Santa Maria di Leuca, toccando tutte le principali città costiere della Puglia.


Attraverso il Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo), finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, si punta a realizzare importanti investimenti nel territorio di 22 Comuni, di cui 6 brindisini (Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico) e 16 salentini (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Lecce, Melendugno, Otranto, Santa Cesarea Terme, Squinzano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Vernole), per un totale di 200 chilometri di costa di enorme valore ambientale e paesaggistico.


Alessano

Ventiseienne leccese fermato per spaccio. A Tricase e Alessano controllati ristoranti, pizzerie e bar

Carabinieri in azione: arrestato spacciatore, denunciati i titolari di due attività commerciali e sequestrati oltre 60 chili di prodotti alimentari di vario genere, tra cui ostriche, vongole, prodotti carnei e di rosticceria, salumi…

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Quello appena trascorso è stato un week-end caratterizzato da serrati controlli che i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno messo in atto in tutta la provincia.

Un servizio straordinario di controllo del territorio che gli uomini dell’Arma hanno attuato non solo per contrastare lo spaccio di stupefacenti ma anche per il controllo di persone sottoposte a misure coercitive e per l’accertamento di irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il dispositivo ha visto impegnati anche militari del N.A.S. e del N.I.L. di Lecce oltre a personale ispettivo dell’I.T.L. del capoluogo salentino.

Un 26enne leccese è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; due persone sono state segnalate alla competente autorità giudiziaria: uno per evasione, l’altro per aver assunto lavoratori in nero.

Sequestrati quasi 80 grammi di sostanze stupefacenti, comminate sanzioni amministrative per oltre 12mila euro e ammende per oltre 25mila euro.

L’ESITO DELLE OPERAZIONI

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno arrestato nella flagranza di reato, un 26enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Già nel corso della mattinata, il giovane già noto alle cronache per violazioni in materia di stupefacenti, sebbene riconosciuto dai militari, era risucito a sottrarsi ai controlli che i carabinieri stavano effettuando a Lequile, in una zona nota perché frequentata da persone dedite allo spaccio.

Lo stesso era riuscito ad eludere i controlli dandosi repentinamente alla fuga a bordo della sua bicicletta per le vie del centro abitato.

Poche ore, però, è stato raggiunto dai militari mentre stava facendo rientro presso la propria abitazione.

Vano il suo secondo tentativo di darsi alla fuga: sebbene avesse tentato di divincolarsi, scaraventandosi contro i militari ai quali ha provocato anche lesioni personali, è stato bloccato e sottoposto ad approfonditi controlli.

Gli uomini dell’Arma hanno quindi proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare e, nel corso di quest’ultima, hanno rinvenuto un involucro in cellophane contenente 8,5 grammi circa di cocaina che il giovane teneva occultata all’interno di un mobile nella sua camera da letto. Nel corso delle operazioni gli investigatori hanno rinvenuto, occultato nel frigorifero del vano cucina, un panetto di oltre 40 grammi circa hashish e 20 grammi circa di marijuana.

All’interno di un altro pensile situato nello stesso vano, è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione oltre a materiale vario per il confezionamento.

Al termine delle operazioni, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal P.M. presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto agli arresti domiciliari.

Svolti anche servizi finalizzati al contrasto delle violazioni in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

È stata anche questa quindi la finalità del servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Tricase che hanno effettuato uno specifico servizio di controllo nel centro cittadino di Tricase e in quello di Alessano.

Il servizio è stato effettuato congiuntamente ai militari specializzati del NAS e del NIL di Lecce nonché del personale ispettivo dell’I.T.L. del capoluogo salentino.

Nell’ambito di tale servizio, i militari hanno ispezionato diverse attività commerciali tra cui ristoranti, pizzerie e bar.

Il 47enne titolare di un bistrot, è stato segnalato per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ovvero per non aver mai redatto il cosiddetto DVR (documento di valutazione dei rischi) e per avere occupato una lavoratrice in nero.

Sono stati inoltre sequestrati oltre 60 chili di prodotti alimentari di vario genere, tra cui ostriche, vongole, prodotti carnei e di rosticceria, salumi, tutti rinvenuti congelati in confezioni prive di indicazioni relative alla tracciabilità.

Al titolare è costata anche l’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Analogo provvedimento è stato emesso anche nei confronti del gestore di un bar, ubicato nel centro di Alessano, dove i militari hanno riscontrato gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ovvero per non aver inviato i lavoratori dal medico competente al fine di essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.

Al termine dei controlli i militari hanno provveduto ad inoltrare opportuna segnalazione alla competente aAutorità amministrativa per l’emissione di eventuali ulteriori provvedimenti.

Sono state elevate infine sanzioni amministrative per un totale di oltre 12mila euro e contestate ammende per oltre 25mila euro.

Il complesso dispositivo attuato sul territorio salentino è stato indirizzato anche al controllo di persone sottoposti a misure coercitive di vario tipo e, proprio in tale contesto, i Ccarabinieri hanno segnalato alla competente A.G. un 27enne ed un 30enne, entrambi già noti alle cronache, per evasione.

Sebbene si trovassero agli arresti domiciliari, nel corso dei controlli non erano presso le proprie abitazioni.

Considerevoli anche i controlli alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di oltre 50 persone ed il controllo di 40 veicoli.

In tale contesto sono state elevate contravvenzioni per violazione del Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 1.200 euro.

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Alessano

Oggi si inaugura la nuova Università telematica ad Alessano

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma…

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Presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano, il nuovo Polo Didattico “Unitelma- Sapienza”. 

Oggi si inaugura l’università telematica a servizio dei giovani che vogliono intraprendere un indirizzo accademico e per chi, pur svolgendo un’attività lavorativa, desidera migliorare il proprio livello professionale all’interno della propria impresa oppure avviare un percorso specialistico che in precedenza non ha potuto realizzare.

L’offerta formativa del Polo, oltre a dei percorsi di laurea, contempla l’opportunità di accedere a dei corsi di formazione, scuole di alta formazione e master.

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma.

PERCHÉ ISTITUIRE UN POLO DIDATTICO NEL TERRITORIO ?

Le motivazioni sono molteplici, provo a enumerarne alcune. Da circa un ventennio i territori periferici della nostra Regione subiscono il problema dell’emigrazione dei giovani studenti: i nostri ragazzi intraprendono il loro cammino universitario presso le grandi città, una volta terminato il percorso non ritornano presso i loro luoghi natii procurando il godimento delle loro specializzazioni ad altri contesti territoriali e nello stesso tempo avviando quel processo di spopolamento che ormai è sotto gli occhi di tutti.

Tale consapevolezza è sempre stata presente nelle ansie pastorali del nostro vescovo mons. Vito Angiuli, il quale in quindici anni di presenza in Diocesi, ha cercato di istituire sin da subito dei rapporti con gli studenti universitari presenti in tutte le sedi italiane.

Don Luca DeSantis

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Alessano

Tricasino sopreso a rubare in un garage di Alessano

Stava razziando parti di una motoape quando è stato scoperto dal fratello della proprietaria. Dopo la collutazione e la fuga, l’arresto dei carabinieri. Controlli a tappeto dei carabinieri anche nella zona di Galatina e Noha, multa e sospensione per un bar con due lavoratori in nero

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Si era intrufolato furtivamente in un garage nel tentativo di rubare parti di una motoape.

È stato sorpreso con le mani nel sacco da un poliziotto in pensione che ha immediatamente allertato i carabinieri che hanno provveduto ad arrestarlo.

È quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri ad Alessano dove, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase, hanno arrestato in (quasi) flagranza di reato, un 40enne di Tricase, Ippazio Viola, ritenuto presunto responsabile di rapina impropria e lesioni personali.

Il provvedimento scaturisce a conclusione di una spedita e tempestiva attività di indagine condotta dai Carabinieri all’acquisizione della notizia di reato.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’uomo già noto alle cronache, si è introdotto furtivamente all’interno del garage adiacente l’abitazione, di proprietà di una donna che vive in Svizzera, gestita dal fratello, un poliziotto in pensione.

Domenica pomeriggio, il pensionato si era recato presso l’immobile della sorella per il solito controllo.

In tale contesto ha sorpreso l’uomo con le mani nel sacco intento a smontare alcune parti meccaniche dalla motoape, con attrezzi atti allo scasso.

Ne è scaturita una colluttazione nel corso della quale il malvivente è riuscito ad assicurarsi la fuga dopo aver colpito, con pugni alla testa, il pensionato cagionandogli lesioni che lo hanno visto costretto a ricorrere al 118 per le cure mediche.

L’attività info-investigativa condotta dagli uomini dell’Arma ha consentito una prima ricostruzione di quanto avvenuto e l’individuazione del ladro-aggressore.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare sono state rinvenute parti meccaniche quali un contachilometri, un serbatoio olio freni ed un ammortizzatore che i militari hanno accertato appartenere allo stesso veicolo oggetto delle indagini.

Il tutto è stato recuperato e sottoposto a sequestro.

Al termine delle operazioni l’uomo è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

CONTROLI A GALATINA E NOHA

Un week-end di intenso lavoro quello appena trascorso caratterizzato anche da un servizio di controllo straordinario del territorio messo in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce e finalizzato al contrasto delle violazioni in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e al rispetto delle norme sul codice della strada.

Il servizio ha interessato in particolare i comuni di Galatina e Noha dove, i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, coadiuvati da personale del N.I.L. e del N.A.S. di Lecce, hanno proceduto al controllo di due esercizi commerciali.

L’attività ispettiva ha permesso di segnalare alla competente Autorità Giudiziaria il titolare di un bar presso cui è stata accertata la presenza di due lavoratori in nero, ovvero occupati senza la preventiva comunicazione obbligatoria.

Oltre alla segnalazione, al responsabile del locale, è costata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale con sanzioni amministrative per oltre 10mila euro per non aver sottoposto alla prescritta sorveglianza sanitaria i lavoratori dipendenti.

Comminate anche multe per svariate migliaia di euro.

Sotto l’attenzione dei militari anche la sicurezza stradale con l’attuazione di numerosi posti di controllo.

Tale attività ha permesso il controllo di quasi 90 persone e oltre 60 veicoli con conseguente contestazione di circa 10 contravvenzioni.

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