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Casarano

La storia del Casarano e di Casarano nel Museo del Calcio Rossoazzurro

Sarà allestito in un palazzo del centro della Città delle Serpi, messo a disposizione da Antonio Filograna Sergio, come annunciato dal titolare della “Leo Shoes” nel corso della speciale convention, alla presenza di Paolo Valori, bandiera dei favolosi anni Ottanta, capocannoniere nella storia del professionismo rossoazzurro

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di Giuseppe Lagna


Cosa può accomunare le oltre duecento persone, differenti per età, sesso e professione, convenute nel Chiostro del Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, in un tipico tardo pomeriggio infuocato salentino?


E cos’è che le fa rientrare, oltre le ventidue, ancora commosse e felici, finalmente a cena nelle rispettive abitazioni?


La risposta è semplice: il cosiddetto cuore rossoazzurro, tempratosi in decenni sugli spalti dello Stadio Giuseppe Capozza”, zeppo di memorie belle e brutte, di nomi di calciatori, allenatori e arbitri, di magiche reti realizzate o dolorosamente subite, insomma il calcio come metafora della vita.


Ora il paziente lavoro di Antonio Scarangella sarà coronato da un Museo del Calcio Rossoazzurro non più virtuale, ma realmente allestito in un palazzo del centro della Città delle Serpi, messo a disposizione da Antonio Filograna Sergio, come annunciato dal titolare della “Leo Shoes” nel corso della speciale convention, alla presenza di Paolo Valori, bandiera dei favolosi anni Ottanta, capocannoniere nella storia del professionismo rossoazzurro.


La spettacolare carrellata della storia del Casarano Calcio sfiorante ormai il secolo dalla fondazione, magistralmente condotta dall’infaticabile Bruno Conte, prende il via col filmato sulle care persone che ci hanno lasciato in questi anni, dallo sfortunato calciatore “underRaffaele Santagata allo storico segretario Franco Bellante.


Continua con le vecchie glorie presenti in platea, sono in tanti, ognuno interviene a chiamata per donare al Museo un proprio caro ricordo: Carrassi, Bonsegna, Guida, Abbruzzese, Collura, Graziano Piccinno e Marco Carrozzo, che il patriarca Mesciu Ucciu chiamava costantemente lu vagnone nosciu”.

È il turno di Paolo Valori, con un fisico forse ancora… di categoria”, che commuove con aneddoti personali il pubblico dei più avanti negli anni, come quando va a indicare nel grande poster della formazione vittoriosa della Coppa Italia 1985 il compianto portierone Grimaldi, come un padre per lui ancora giovanissimo, e conclude autografando la sua maglia numero 9 per i posteri che visiteranno il Museo.


L’apoteosi finale giunge con l’attesissimo intervento di Antonio Filograna Sergio, il quale, nell’invitare il presidente Giampiero Maci in prima fila a riprendere il suo lavoro in Società, si porta la mano sinistra sul petto e proferisce: «Il mio cuore è di Casarano, è rossoazzurro e sempre tale rimarrà!».


Non resta che attendere quanto prima i nomi dei quadri tecnico-dirigenziali e della formazione in allestimento, per i quali rimandiamo i lettori al prossimo numero.


Nella foto grande in alto: Antonio Filograna Sergio (fra Bruno Conte, Antonio Scarangella e Paolo Valori) nell’atto di conferma del suo impegno, quale main-sponsor del Casarano Calcio


 


Casarano

Serpi con il veleno in coda

Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale

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CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)

di Giuseppe Lagna

Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.

Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.

Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
volatili per diabetici“.

Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.

La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

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Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Appuntamenti

“Tra le tue braccia”: la storia della piccola Angelica in un’opera teatrale

A Casarano va in scena la prima dell’opera teatrale dedicata ad Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia d’Italia, e a sua madre Paola Rizzello. E avverrà domani, dicembre, nel giorno del suo compleanno. Successivamente, lo spettacolo sarà riproposto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile

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Un’opera teatrale inedita, ispirata e dedicata alla memoria di Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia in Italia, e a sua madre Paola Rizzello.

Tra le tue braccia”, opera inedita di e con Giustina De Iaco, andrà in scena domani, venerdì 5 dicembre (sipario alle ore 18,30), presso l’Auditorium Comunale “prof. Gino Pisanò” di Casarano.

L’opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dell’avviso pubblico regionale “Futura – La Puglia per la Parità – Terza Edizione” e nasce dalla volontà dell’Associazione “Angelica Pirtoli” di rinnovare la memoria attraverso il teatro, le arti, la musica, promuovendo il dialogo sulla giustizia sociale e la legalità coinvolgendo in particolare le giovani generazione.

La data scelta è fortemente simbolica: il 5 dicembre 1989 è il giorno in cui Angelica è nata; il 5 dicembre 2024 è il giorno in cui l’associazione “Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita” è nata.

Com’è noto, la bambina venne uccisa a Parabita il 20 marzo 1991, all’età di due anni, assieme alla mamma Paola Rizzello, ritenuta testimone scomoda dal clan Giannelli.

I loro corpi vennero ritrovati solo molti anni dopo, grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: quello di Paola nel 1997, quello della figlioletta nel 1999.

«Con questa opera teatrale», sottolinea Nadia Rizzello, zia di Angelica e presidente dell’associazione, «vogliamo restituire voce e dignità a Paola e Angelica, due vittime innocenti di mafia, strappate alla vita da una brutalità che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa rappresentazione non è solo memoria e resistenza culturale, è semina di giustizia. È un tentativo di trasformare il dolore in un impegno, in un modo per dire ai giovani che la legalità si costruisce anche con l’arte, con la conoscenza, con la bellezza. Ringrazio Giustina De Iaco per aver raccolto con delicatezza e profondità la nostra storia e tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo nostro progetto. Continueremo a lottare perché nessun’altra madre e nessun’altra bambina debbano più subire simili atrocità nel silenzio e nell’omertà».

L’opera sarà preceduta da un prologo musicale, mentre a seguire ci sarà un dibattito sul tema “L’antimafia sociale e il ruolo delle donne”, che vedrà protagoniste diverse personalità del mondo della cultura, dell’impegno civile e rappresentanti delle istituzioni.

Dialogheranno: Nadia Rizzello; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Anna Toma, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Angelo Pansini della Fondazione Stefano Fumarulo.

Presenterà la serata Roberto Molentino, socio fondatore dell’associazione “Angelica Pirtoli”.

Dopo la prima a Casarano, l’opera sarà presentata martedì 9 dicembre al Teatro Renata Fonte di Ruffano e,in seguito, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, continuando a seminare giustizia, nel ricordo di Paola e Angelica.

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