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Cronaca

La 275 frena ancora: manca la Valutazione d’Impatto Ambientale

E’ di nuovo corsa contro il tempo: il rischio di un nuovo slittamento dei lavori è dietro l’angolo

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Troppo bello per essere vero, aveva commentato qualcuno. Ed infatti, rieccoci qui: il cronoprogramma stilato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per il rifacimento del primo lotto della strada statale 275 è già stato disatteso.


Appena un mese fa, il superamento del primo difficile, importante snodo, quello della Conferenza dei servizi, aveva fatto collocare all’inizio della prossima estate l’avvio dei lavori per le 4 corsie tra Maglie e la zona industriale di Tricase. Oggi, eccoci dinanzi ad un nuovo slittamento.


Dopo il per nulla semplice ottenimento, da parte del Commissario straordinario e responsabile della Struttura Territoriale Anas Puglia, Vincenzo Marzi, del parere favorevole di tutti i Comuni coinvolti dal passaggio del nuovo tracciato (dei 23,3 km che attraversano i territori di Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Scorrano, San Cassiano, Nociglia, Botrugno, Surano, Montesano Salentino, Andrano, Tricase), è giunto il momento della Valutazione d’Impatto Ambientale.


Avrebbe dovuto giungere entro l’8 settembre, invece manca ancora all’appello e, al momento, non è previsto che la Commissione per la VIA si riunisca da qui a fine mese.


Questo significa una sola cosa: un altro rinvio sul calendario della 275, il cui destino dipende ancora una volta dal ministero della Transizione Ecologica. Senza questo parere, viene rimandata la redazione del progetto esecutivo da parte di Anas: il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili contava di averlo pronto per il 30 novembre, ma a questo punto siamo di nuovo ad una corsa contro il tempo.

Restano così bloccate le disposizioni di pubblica utilità dell’opera, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, e soprattutto la nuova messa messa a bando dell’opera: sarà possibile vederla entro il 30 aprile 2023 come previsto dal cronoprogramma? Molto probabilmente no. Di conseguenza, anche l’avvio dei lavori sarà procrastinato. Addio inizio a giugno 2023, insomma, e taglio del nastro ancora una volta rimandato.


Quello della nuova 275 è un progetto da 244 milioni che, dopo l’annullamento della prima gara 6 anni addietro, e dopo la chiusura di un interminabile contenzioso amministrativo, oggi, prima ancora che per i 23,3 km di strada tra Maglie e Tricase, passa per un tortuoso percorso a tappe in un fitto calendario. Che fossero appuntamenti per nulla banali, lo si era capito da subito. Ma se l’unica puntualità è negli imprevisti, la certezza che rimarrà al basso Salento è sempre la stessa: quella di non poter mai prevedere quando sarà realizzata l’opera.


 


Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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Cronaca

Specchia: si dipinge da solo le strisce per il posteggio davanti casa, multato!

Aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla. Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali

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Nel centro storico di Specchia, un cittadino ha trovato una soluzione insolita al sempre presente problema del parcheggio: disegnare da solo il suo posteggio davanti a casa.

La sua creatività è stata, però, inibita dalla Polizia Locale, che è intervenuta, multandolo e ordinandogli di rimuovere le strisce che aveva dipinto.

Il cittadino in questione aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla.

Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali.

Dopo un’indagine rapida, la Polizia Locale ha individuato l’uomo e lo ha multato in base all’articolo 15 del Codice della Strada.

Questo articolo riguarda il “danneggiamento e l’alterazione del manto stradale“, e violarlo comporta sanzioni pecuniarie che vanno fino a 173 euro.

Gli agenti hanno spiegato all’uomo che creare autonomamente un parcheggio costituisce una violazione del codice stradale, poiché il manto stradale è di proprietà pubblica e deve essere mantenuto secondo le norme stabilite.

Pertanto, il suo atto di “danneggiamento” è stato considerato illegale.

In risposta a questa situazione, il comandante della Polizia Locale Andrea Zacà ha invitato tutti i cittadini a rispettare le norme del codice della strada e ad evitare soluzioni autonome che potrebbero danneggiare l’ambiente urbano.

«La sicurezza stradale e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire un ambiente urbano vivibile e sicuro per tutti i cittadini», ha dichiarato il comandante Zacà, «invitiamo tutti i cittadini a utilizzare i parcheggi designati e a rispettare le regole del codice della strada. Le iniziative autonome, sebbene creative, possono avere conseguenze negative sull’ambiente urbano e comportare sanzioni».

La soluzione proposta dalla Polizia Locale è stata chiara: l’uomo doveva rimuovere il parcheggio improvvisato a sue spese. Questo “ripristino fai da te” non solo ha fatto rispettare la legge, ma ha anche ripristinato l’aspetto originario della strada, assicurando che tutti i cittadini possano usufruire degli spazi urbani in modo equo e sicuro.

In conclusione, mentre l’ingegnosità può essere apprezzata, è essenziale che venga esercitata nel rispetto delle leggi e delle normative locali.

In un ambiente urbano, il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

 

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