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Attualità

Sette curiosità nella storia dei casinò tradizionali e casinò online

Tutti i giochi presenti sulle piattaforme dei casinò sono ispirati alla realtà di questo universo, intesa come storia, curiosità ma anche arti cinematografiche, letterarie e così via

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Il mondo dei casinò oggi è sviluppato a un livello tecnologico avanzato, fino al punto di poter scegliere fra una vasta gamma di giochi di blackjack online, poker, slot e roulette virtuali.


La tecnologia ha fatto in modo che i casinò online diventassero particolarmente affidabili senza andare mai in down come altre app.


Tutti i giochi presenti sulle piattaforme dei casinò sono ispirati alla realtà di questo universo, intesa come storia, curiosità ma anche arti cinematografiche, letterarie e così via.


Casinò e cinema: un binomio perfetto


Contare le pellicole che si ispirano al mondo dei casinò è praticamente impossibile, ma provate a cercare i titoli e scoprirete un vero e proprio universo con tutte le sue costellazioni.


Dal film Casinò di Scorsese con De Niro, Pesci e Sharon Stone, tornando indietro fino agli anni ’60 con la prima pellicola mai realizzata, Colpo Grosso, cinema e sale da gioco rappresentano oggi un binomio artistico perfetto sempre più diffuso in tutto il mondo fra i migliori registi, attori e scrittori.


Il primo casinò al mondo


Quante sono le persone profondamente convinte che sia stata Las Vegas la madre di tutti i casinò? La Capitale del Gioco e del Divertimento ha aperto il suo primo casinò al Flamingo Hotel nel 1946, di conseguenza non può essere la madre di tutti i casinò, al massimo il padre.


Per entrare nel primo casinò al mondo bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1638 quando a Venezia venne aperto il Ca’ Vendramin Calergi, presso il Ridotto di San Moisè. Oggi, il Casinò di Venezia, si trova sulle rive del Canal Grande ed è possibile entrare per fare una puntata e dare un’occhiata da vicino alla storia del gioco. Prima di Las Vegas erano già aperti i casinò a Montecarlo, Baden e Sanremo.


Il casinò più grande al mondo

Con le sue dimensioni che arrivano fino a 55 mila metri quadrati, suddiviso in ben 4 aree, una delle quali riproduce la città di Venezia in scala, con i suoi canali navigabili, ponti, architetture e piazze, il casinò più grande in assoluto è il Venetian Macao in Cina, la settima struttura edile più grande in tutto il mondo.


Il casinò più piccolo al mondo


Non stiamo parlando di un casinò in miniatura ma di una vera sala da gioco che si trova in un taxi ultra moderno che gira per Londra: il Grosvenor Casinò. All’interno di questa sala da gioco mobile è possibile trovare minibar, tv satellitare, slot machine, roulette, tavolo da poker e blackjack: persino un croupier.


La regolamentazione dei casinò online


Verso la fine degli anni ’90 del secolo scorso, furono regolamentati i primi casinò online nelle isole caraibiche di Antigua e Barbuda. In pochi anni questo settore ha incominciato la sua ascesa senza mai fermarsi e migliorando sempre di più la qualità tecnologica dell’offerta, sia in materia grafica che di sicurezza online.


Il sandwich fu preparato per la prima volta in un casinò


C’era una volta un conte, il Conte di Montagu, che amava giocare al casinò per ore e ore, a volte intere giornate e nottate, tanto da dimenticarsi qualsiasi cosa, perfino di mangiare. Un giorno il Conte di Montagu chiese al suo maggiordomo di preparare una bistecca e di metterla in mezzo a due fette di pane, per mangiarla nel minor tempo possibile. Fu così che nacque il sandwich.


La roulette e il moto perpetuo del Diavolo


Quando Pascal inventò la Roulette cercava solo di dimostrare il moto perpetuo, fu apostrofata come il gioco del Diavolo perché la somma dei numeri presenti sul tavolo verde è 666: il numero del Diavolo nella cabala.


Attualità

I Matia Bazar a Taurisano per la festa del Crocefisso

Tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo

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C’è una tradizione lunga oltre cent’anni a Taurisano, nata grazie alla devozione di una coppia di coniugi. È la festa del Santissimo Crocefisso, che si celebra ogni anno il 3 maggio, presso l’omonima chiesetta.

Il luogo di culto, ubicato all’ombra di una splendida grande quercia, fu eretto nel 1904 per volere di Vito Schiavano e Maria Marraffa, che ne finanziarono la costruzione.

Da allora, la comunità di Taurisano onora con grande affetto e costanza il culto nei confronti del Santissimo Crocefisso, di cui peraltro è conservata una imponente raffigurazione proprio all’interno della chiesa, realizzata dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo quale riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone.

Il motivo di questa riproduzione trova senso ancora una volta nella storia dei succitati coniugi Schiavano, i quali erano soliti effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone, per venerare proprio il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà.

Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, avendo ormai raggiunto una veneranda età e non potendo sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero appunto erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

Per tradizione, tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano, dove si trova la cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza.
Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale.

Venerdì 3 maggio le celebrazioni si aprono sulle note della Banda “G. Verdi” di Taurisano e con le messe, delle ore 8 e delle ore 10, presso la Cappella del SS. Crocifisso.

A seguire, alle ore 11, la processione per portare la venerata immagine del Santissimo Crocifisso nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Ci si ritrova nel pomeriggio, alle 18,30, con la santa messa proprio nella Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Alle 19,30 la processione per le strade del paese. In chiusura dei riti religiosi, lo spettacolo di fuochi d’artificio.

In serata, poi, chiusura col botto. Una storica band della musica italiana salirà sul palcoscenico della festa.

Alle spalle della cappella, in via Pirandello, si esibirà l’iconico gruppo musicale Matia Bazar, due volte vincitore del Festival di Sanremo.
Il concerto avrà inizio alle ore 21, con ingresso libero.

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Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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