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Gli attivisti salentini: “Con Elly Schlein per il rinnovamento”

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Gli attivisti del Salento vedono in Elly Schlein la speranza di una rinascita e rinnovamento del PD e lanciano un appello: “La sconfitta del centrosinistra alle ultime elezioni politiche e regionali è stata netta e inequivocabile. La domanda di sinistra nel paese e nella nostra generazione è chiara, come è chiaro che il Partito Democratico non è risultato convincente nel rappresentare questo bisogno. Molti sono gli elettori e le elettrici che hanno smesso di votare il PD ma vorrebbero ritrovare la loro comunità politica di appartenenza”.





Tante sono state le analisi di circostanza a riguardo ma ciò che appare imprescindibile è la ricerca di un radicale cambio di passo nella gestione del partito stesso”.





“Alcuni di noi sono militanti del Partito Democratico da anni, tanti si sono iscritti entrando in punta di piedi per partecipare alla prima fase delle convenzioni. Tanti altri, inoltre, non hanno preso parte alla prima fase congressuale”.





“Nonostante ciò non abbiamo esitato a scegliere di affrontare la difficile sfida di ricostruire la credibilità del più grande partito progressista in Italia. Crediamo fermamente che solo un profondo processo di rinnovamento possa rigenerare il centrosinistra, creando un’opposizione forte al governo più a destra della storia repubblicana, un’opposizione credibile e rappresentativa delle istanze delle fasce deboli del Paese”.





“Crediamo che il cammino del cambiamento possa essere percorso da chi ha la credibilità per poterlo fare, e il profilo di Elly Schlein rappresenta il meglio, per chi come noi aveva smesso di credere che la politica attiva fosse di chi è in prima linea sui territori, di chi tiene i circoli aperti, di chi si spende per le campagne elettorali e di chi organizza attività di approfondimento e sensibilizzazione sugli argomenti del dibattito pubblico”.




“Eravamo nelle piazze che si opponevano alla scellerata riforma del JobsAct che ha precarizzato il mercato del lavoro e accentuato i fenomeni di sfruttamento. Non siamo rimasti in silenzio quando si approvavano le leggi che permettevano le trivellazioni in mare, deturpando la bellezza delle nostre coste e mettendo a repentaglio gli equilibri biologici degli ecosistemi marini. Chiediamo la transizione ecologica dell’economia e delle società, che significa abbandonare le strategie energetiche che vedono ancora l’utilizzo dei combustibili fossili come fonti altamente impattanti e che accentuano il problema dei cambiamenti climatici. Sui diritti civili il Pd non ha avuto abbastanza coraggio: vogliamo continuare a batterci per una legge contro l’omobilesbotransfobia”.





“Il contrasto alle disuguaglianze è fondamentale, per noi del Mezzogiorno si fa a partire dal fermare il diabolico disegno di legge di Calderoli sull’autonomia differenziata. La questione meridionale è una grande questione nazionale. Non esiste riscatto del Paese che non passi dal riscatto del Sud”.





In questi anni Elly Schlein ha dimostrato di essere capace di guardare al mondo del volontariato e della politica attiva sui territori, di spendersi per i diritti civili e sociali, confrontandosi con i giovani, con il terzo settore, con l’associazionismo studentesco e universitario, con il mondo del sindacato, con quello delle partite iva e del cooperativismo. Per queste ragioni vogliamo impegnarci per essere protagonisti di questo processo di profondo cambiamento di cui il Nuovo Partito Democratico e il Paese hanno bisogno. Invitiamo la classe dirigente che ha aderito a questo percorso costituente ad impegnarsi a generare luoghi e modalità di confronto autentiche e aperte a tutte e tutti”.





La sfida lanciata da Elly non è una contesa interna tra correnti, ma è l’abbraccio collettivo a quella comunità di attivisti ed attiviste che in questi anni ha avuto le porte sbarrate dei circoli di partito, di quei luoghi della democrazia e rappresentanza che attualmente vivono una forte crisi. Il 26 febbraio, noi ci saremo, sostenendo convintamente la candidatura di Elly Schlein alle Primarie del nuovo Partito Democratico”.


Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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