Attualità
Quanto Salento nel team di Fast X!
Fast & Furious 10: il penultimo capitolo della saga girato a Roma. Tra i protagonisti Helen Mirren vestita interamente dai fratelli Carol e Manuel Cordella
I fratelli Cordella per la prima volta tutti e tre insieme al lavoro, nel team della saga americana campione d’incassi, targata Universal Pictures.
Stiamo parlando di Fast X, attesissima pellicola che ha visto quest’anno il cambio di regia da Justin Linn a Louis Leterrier e che esce in Italia giovedì 18 maggio, con un giorno d’anticipo rispetto agli Stati Uniti.
Un’anteprima dovuta se si pensa che, da Roma a Torino, il film è stato per buona parte girato in Italia.
Ma l’Italia non è solo stata la location ideale per questo nuovo capitolo, sono tanti i professionisti del mestiere italiani che sono stati coinvolti nella realizzazione di questo attesissimo film.
Tra questi Christian, Carol e Manuel Cordella i tre fratelli leccesi figli del compianto Pino, ognuno per la propria competenza, sono stati arruolati dalla costumista Sanja Milkovic Hays.
Mentre Christian si è occupato del design delle uniformi militari, a Carol e Manuel è stato assegnato il compito di scegliere lo fitting di Helen Mirren, tra i protagonisti del film nel ruolo di Magdalene “Queenie” Shaw.
«È la prima volta che lavoriamo tutti e tre insieme su un set», sottolinea Carol, «ed è stato davvero emozionante. Il compito mio e di Manuel è stato quello di curare lo styling di Helen Mirren durante la scena più importante del film, quella girata a Castel Sant’Angelo. Abbiamo lavorato prevalentemente a Tiggiano a casa dell’attrice, dove siamo stati accolti in maniera davvero ospitale».
Non è la prima volta invece che i fratelli Cordella collaborano con Sanja Milkovic Hays.
Oltre ad essere venuta in Salento tempo fa per tenere una lezione ai ragazzi che frequentano l’Istituto Cordella, la costumista ha lavorato con Christian nei film: Spider Man: no way home, Captain Marvel, i vari Fast and Furious, Total recall.
«Sanja ci conosceva da tempo», dichiara Manuel, «e visto che era un lavoro su misura e più sartoriale ci ha chiesto di collaborare. Ci ha lasciato molta libertà, è stato molto bello lavorare con una tale professionista del settore. Io, nello specifico, mi sono occupato della parte sartoriale e di taglio mentre Carol ha effettuato le ricerche sullo styling e si è occupata degli accessori».
Helen Mirren, infatti, nel film indossa una parure vintage di Versace che fa parte delle collezioni del Museo Pino Cordella. La Mirren che ha messo a disposizione la sua casa di Tiggiano per lavorare, per la sua interpretazione ha ricevuto a febbraio il Life Achievement Award ai SAG Awards 2022, un importante riconoscimento per la sua interpretazione.
«Una donna elegante e infinitamente umana che ci ha spiazzato», ha detto di lei Carol Cordella, «non ha imposto nessun tipo di esigenza particolare, è sempre stata collaborativa con il suo italiano perfetto. La sua grandezza a livello artistico, combacia pienamente con il suo lato umano».
Carol Cordella
Christian Cordella
Manuel Cordella
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
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