Dai Comuni
E se arrivasse un terremoto? Esercitazione/simulazione dei VVF ad Ugento
 
																								
												
												
											Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, come noto, deve essere in grado di fronteggiare con prontezza tutte le possibili emergenze conseguenti agli eventi calamitosi in relazione alle diverse tipologie di rischi (incendi, incontrollati rilasci di energia, improvviso o minacciante crollo strutturale, incidenti ferroviari, stradali e aerei, frane, piene, terremoti, alluvioni, ecc.) e garantire l’intervento di soccorso tecnico urgente nell’immediatezza degli eventi. A tale scopo, sono impiegate le colonne mobili regionali del C.N.VV.F. che operano sotto il comando dei Direttori regionali e che rappresentano un efficace sistema di intervento nelle zone colpite da una grande calamità naturale, in quanto uomini e mezzi VVF sono organizzati in moduli operativi in grado di intervenire su tutto il territorio nazionale con estrema immediatezza.
Al fine di testare e ottimizzare la mobilitazione del dispositivo di colonna mobile, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha previsto nelle prossime settimane una serie di esercitazioni sul territorio nazionale, tra cui quella per il personale VF delle Direzioni Regionali della Puglia, Basilicata e Molise, che si svolgerà dal 16 al 19 maggio 2023.
Nell’occasione, sarà simulato un evento sismico di notevole entità con epicentro nel territorio comunale di Ugento (LE), con conseguenti crolli di edifici ed infrastrutture in modo da coinvolgere diverse componenti del Corpo Nazionale e consentire l’attuazione dei piani discendenti di colonna mobile per la gestione dell’emergenza. In particolare, saranno impiegate anche specialità e specializzazioni del Corpo, quali: unità cinofile, nucleo SAPR con droni, Nucleo Elicotteri, Servizio TAS (Topografia Applicata al Soccorso) ed il personale USAR (Urban Search And Rescue) per le specifiche manovre di ricerca e soccorso in ambito urbano.

Il dispositivo suddetto prevede il coinvolgimento di circa 130 unità per ognuno dei quattro giorni di esercitazione, la cui base logistica sarà installata presso il campo di addestramento VVF “Cavaleonte” in località Burgesi del comune di Ugento (LE), dove sono stati approntati il campo base (moduli abitativi e tende) destinato all’accoglienza del personale soccorritore ed apposite isole didattiche per manovre operative appositamente predisposte in aggiunta al “campo macerie” già presente in situ, nonché una serie di postazioni dislocate nei centri urbani di Gemini, Torre Mozza e Lido Marini, per simulare la rilevazione dei danni agli edifici interessati dal sisma.

A tal fine saranno attivati i posti di Comando Avanzato, per procedere con i sopralluoghi per la determinazione delle caratteristiche dell’evento e la successiva zonizzazione delle aree di colpite da crolli parziali per la ricerca persone e per la mappatura delle aree e dei fabbricati coinvolti. Le suddette operazioni saranno gestite dalle sale operative VVF della Direzione Puglia e del Comando di Lecce, con il coordinamento della sala crisi del Centro Operativo Nazionale VVF di Roma.

All’esercitazione parteciperanno anche le unità della Croce Rossa Italiana e delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e di altri Enti territoriali, con l’importante e fattivo contributo dell’Amministrazione Comunale di Ugento (LE).
Nella giornata di giovedì 18 maggio p.v. a partire dalle ore 11.30, alla presenza dei Dirigenti Generali ing. Giampietro Boscaino, Direttore Regionale VF Puglia, ing. Vincenzo Ciani, Direttore Regionale VF Basilicata, arch. Gennaro Tornatore, Direttore Regionale VF Molise, è indetta una conferenza stampa presso il campo di addestramento “Cavaleonte” nel corso della quale saranno illustrati i risultati delle manovre esercitative.
Alliste
Alliste e la ricorrenza che, nel 1429, allontanò la peste
La tradizione popolare narra che un soldato francese, durante gli anni degli Angioini, portò con sé un’immagine del santo. In seguito, l’intercessione di San Quintino avrebbe…
 
														La festa patronale di San Quintino ad Alliste ha origini leggendarie legate alla liberazione del paese dalla peste, probabilmente quella del 1429, grazie all’intercessione del santo.
Si narra che il suo intervento abbia salvato la città da un’epidemia nel XV Secolo. La tradizione popolare narra che un soldato francese, durante gli anni degli Angioini, portò con sé un’immagine del santo. In seguito, l’intercessione di San Quintino avrebbe salvato la comunità dalla peste, motivando la nuova dedicazione della chiesa.
In segno di devozione, la chiesa dedicata a San Sabino fu sostituita da quella del santo martirizzato in Gallia, in un processo che segnò anche la progressiva eliminazione del culto bizantino nel Salento.
A testimonianza della devozione, nel 1715 l’argentiere napoletano Domenico De Blasio realizzò un prezioso busto argenteo di San Quintino, che viene portato in processione durante i festeggiamenti. Dopo la solenne processione (30 ottobre) e la consegna delle chiavi della città al santo (31 ottobre) la festa prosegue anche sabato 1° novembre, nel giorno della solennità di Ognissanti.
Le Sante Messe sono in programma alle 8,30, 10, 11,30 e 18.
Nel corso della giornata si esibirà il concerto bandistico Città di Racale (Direttore Anna Ciaccia).
Dalle 18 il paese è invaso dagli artisti di strada con lo spettacolo itinerante Blue Lady.
Alle 21, invece, è in programma il concerto dei NutriAzionisti.
Alessano
SS 275 da Tricase a Leuca, tutto pronto
La Giunta regionale ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica necessaria per il secondo lotto dell’opera, ponendo così le basi per la conclusione dell’intero procedimento tecnico-amministrativo…
 
														di Lorenzo Zito
Dopo anni di stop, ricorsi e revisioni progettuali, la Maglie–Leuca comincia ad assumere contorni reali: con l’autorizzazione paesaggistica del 22 ottobre e la chiusura della Conferenza dei servizi il 4 novembre, il progetto del secondo lotto è pronto per la gara d’appalto.
L’iter per il completamento della Statale 275 Maglie–Leuca compie, dunque, un passo decisivo.
Lo scorso 22 ottobre la Giunta regionale ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica necessaria per il secondo lotto dell’opera, ponendo così le basi per la conclusione dell’intero procedimento tecnico-amministrativo.
L’atto, corredato da alcune prescrizioni, consente di procedere verso l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte), che sarà formalmente ratificata a chiusura della Conferenza dei servizi il 4 novembre, sotto la guida del commissario straordinario Vincenzo Marzi.
Il via libera paesaggistico rappresenta il tassello che mancava per chiudere un percorso lungo e complesso. Dopo anni di sospensioni, ricorsi e revisioni progettuali, il secondo lotto della Statale 275, quello compreso tra la zona industriale di Tricase e Santa Maria di Leuca, può dunque imboccare la strada dell’approvazione definitiva.
La firma del commissario, attesa al termine della Conferenza, segnerà il passaggio conclusivo della fase preliminare e consentirà ad Anas di predisporre il bando di gara per l’affidamento dei lavori.
Il progetto del secondo lotto è stato corredato da tutte le valutazioni ambientali e paesaggistiche previste dalla normativa.
La Valutazione d’impatto ambientale è stata rilasciata il 17 agosto, e il successivo via libera paesaggistico del 22 ottobre ha completato il quadro delle autorizzazioni, sbloccando un procedimento rimasto fermo per oltre un decennio.
Dopo l’annullamento in autotutela da parte di Anas (nel 2016) della precedente gara (indetta nel 2009), furono prese in considerazione tre possibili alternative.
Scartate le prime due (dette Alternativa Est e Alternativa Ovest, con riferimento al lato da cui circumnavigare Tricase), fu scelta la cosiddetta Alternativa 3, descritta dagli studi come quella con performance migliori dal punto di vista ambientale e funzionale, nonché per la sostenibilità dell’opera.
Va ricordato, inoltre, come il progetto inizialmente proposto da Anas prevedesse una statale a due corsie per senso di marcia (quindi quattro corsie) da Maglie sino a Leuca. Soluzione che è stata conservata per il solo lotto nord e scartata per quello a sud, non solo per ridurne l’impatto ambientale ma anche per rispondere adeguatamente alla vera priorità dell’opera in questo tratto: portare il traffico verso il Capo di Leuca fuori dai centri abitati di Montesano Salentino, Lucugnano, Alessano, Montesardo e Gagliano del Capo, tutt’oggi tagliati in due dalla SS275.
Ultimo (ma non ultimo) l’elemento rifiuti: il nuovo progetto toglie Anas dall’imbarazzo delle discariche abusive emerse lungo il vecchio percorso tra Alessano e Tricase.
La scelta di allontanarsi da quelle aree ha un duplice effetto: da un lato scongiura il rischio di un sequestro dell’opera da parte della magistratura, dall’altro ha del tutto distolto i riflettori dal tema bonifica.
Il valore complessivo dell’intervento ammonta a 257 milioni di euro, risorse già stanziate nell’ambito dell’Accordo di Coesione.
Il nuovo tracciato interesserà i comuni di Montesano Salentino, Miggiano, Specchia, Tricase, Tiggiano, Alessano, Gagliano del Capo e Castrignano del Capo, con opere di adeguamento della sede stradale e interventi di messa in sicurezza.
Il progetto punta a migliorare la fluidità della circolazione e la connessione tra l’entroterra e la fascia costiera, sostenendo al tempo stesso i flussi turistici e lo sviluppo economico del basso Salento.
Il nuovo tragitto lungo circa 19 chilometri che, secondo le previsioni, dal giorno in cui verrà cantierizzato (non prima di un anno e mezzo/due), richiederà circa 1.350 giorni per essere portato a termine (poco più di 3 anni e mezzo).
Per una spesa, riferita ai soli lavori, di 140 milioni di euro.
Una lingua d’asfalto con una carreggiata a due corsie, una per senso di marcia, costituita per il 71% circa da tratti in rilevato, per il 24,5% da tratti in trincea e, per restante parte, da opere in sottopasso (3,5%) e in sovrappasso con viadotti e ponti (0,4%).
22 curve, 28 rettifili, 9 intersezioni e 6 immissioni/diversioni per un percorso tecnicamente suddiviso in cinque tratti (che, come sta accadendo col primo lotto, non saranno realizzati all’unisono, ma con cantierizzazioni indipendenti, uno dopo l’altro).
LA SVOLTA
L’iter ha conosciuto una svolta nell’estate 2025, quando due sentenze gemelle del Consiglio di Stato hanno chiarito definitivamente le questioni contenziose che bloccavano la procedura.
Da quel momento, Anas e il commissario straordinario hanno potuto riprendere l’istruttoria e aggiornare gli elaborati progettuali alle più recenti disposizioni del Codice degli appalti, in vigore dal 2016 e successivamente modificato.
In parallelo sono stati rivisti i parametri economici, adeguati ai costi aggiornati tra il 2019 e il 2023.
Il cronoprogramma aggiornato prevede che, una volta approvato il progetto di fattibilità, Anas bandisca la gara entro il 2026.
L’avvio dei cantieri del secondo lotto potrebbe quindi avvenire tra la fine del 2026 e i primi mesi del 2027, nella migliore delle ipotesi.
L’obiettivo è affiancare l’intervento già in corso sul primo lotto, quello tra Maglie e l’area industriale di Tricase, inaugurato un anno e mezzo fa e attualmente in fase di realizzazione.
Con l’autorizzazione paesaggistica dello scorso 22 ottobre e la chiusura imminente della Conferenza dei servizi il 4 novembre, la Statale 275 torna dunque al centro dell’agenda infrastrutturale del Salento.
Dopo anni di attese, ricorsi e stop burocratici, il completamento dell’arteria che unisce l’entroterra leccese a Santa Maria di Leuca si avvicina a un punto di svolta: la prospettiva, finalmente concreta, di un’opera strategica per la sicurezza, la mobilità e lo sviluppo del territorio.
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