Attualità
Essiccamento del fango disidratato a Casarano, ma…quando ce lo dicono?
Progettazione definitiva di serre solari di Aqp: diventeremo “il trono del Re” di tutto il sud Salento?

di Antonio Memmi
Che grande invenzione internet!
Lo sanno tutti gli universitari e tutti coloro che, come chi scrive, vivono fuori e cercano, attraverso la rete, notizie e curiosità della propria città che altrimenti non conoscerebbero…
Capita così che, digitando Casarano e cercandone appunto sue notizie, dopo il calcio, qualche news imprenditoriale, un po’ di cronaca nera e poca (pochissima) politica, vien fuori il nome della città associato a quello dell’Acquedotto Pugliese. Dapprima penso a qualche comunicazione di interruzione della fornitura ma, preso dalla curiosità, apro il link e leggo: “Progettazione definitiva per l’intervento di costruzione di serre per l’essiccamento solare del fango disidratato prodotto dagli impianti di depurazione gestiti da AQP S.p.A.”.
E che roba è? Possibile che non ne abbia mai trovato traccia nemmeno sui social?
Andando poi a leggere la descrizione sintetica del progetto, apprendo che l’Acquedotto Pugliese (che ricordiamo essere una S.p.A. e non una ONLUS e che quindi ha come primo obiettivo far profitto e non opere di bene) al fine di ridurre il quantitativo dei prodotti della fogna, ha progettato (lo dice il titolo stesso: “in maniera definitiva”) delle serre solari di essiccamento in tre città del Salento: Brindisi (3° lotto), Copertino e Casarano (5° lotto) per un importo totale di 214mila euro.
Non avendo la minima idea di cosa possa essere una serra solare di essiccamento (anche se è intuibile), ho cercato di informarmi.
Non è altro che una vera e propria serra dove, al posto che esserci all’interno le piante, c’è un consistente strato di… “cioccolato del mattino” di ognuno di noi; inoltre, al fine di facilitarne il processo di essiccazione, ci sta pure un piccolo robot che ha l’ingrato compito di rivoltare continuamente il tutto, facendo avanti e indietro per tutta la lunghezza della serra.
Alla fine di tutto, parte di questo prezioso prodotto viene confezionato e venduto in parte come compost (ma anche come combustibile per termovalorizzatori, e qui potrebbe aprirsi un altro delicato scenario futuro), parte è evaporato ed una minima parte smaltita.
Ovvio che l’Acquedotto descriva l’opera come un qualcosa di assolutamente eco-sostenibile e lo fa con toni che quasi quasi ti verrebbe voglia di andarci dentro a fare pic-nic con la famiglia ma… sempre di “cioccolata del mattino” si tratta (condita in più con detersivi e scarti ben poco biologici) ed un qualche dubbio, sul fatto che qualche olezzo possa pervadere tutta la zona circostante, purtroppo rimane (anche perché loro stessi accennano ad un sibillino “sistema di trattamento dell’aria”).
Dovete sapere che già oggi, ad esempio, rispetto a quando fu inaugurato il depuratore che finalmente risolse quello scandalo a cielo aperto che era la “vora”, si sente un profumo che prima non c’era e, facendo qua e là qualche domanda, si è capito che in quello stesso depuratore (progettato per 25mila abitanti) arriverebbero ora anche gli scarichi di Parabita e Matino, facendo lavorare tanto (e male) il depuratore stesso (e chi abbia autorizzato ciò… rimane un mistero).
È ovvio che non si possa emettere su due piedi alcun giudizio sulla bontà dell’opera (che, è bene ricordare, sarà però il ricettacolo della cioccolata di tutto il Capo di Leuca), ma è lecito chiedersi cosa la gente ne sappia di questo progetto.
Ricordo perfettamente il caos che si fece all’epoca della centrale a bio-masse o intorno a quella scatola vuota dei radiofarmaci o a quella meteora del sansificio… e adesso?
Cosa ne sanno gli abitanti della zona di questo progetto?
Ma almeno il Consiglio Comunale lo sa?
Sicuramente lo avrà saputo perchè lo avrà autorizzato (delibera n. 28 del 28 luglio 2023).
Le opposizioni, oltre che parlare di piste ciclabili e contare le presenze nell’aula consiliare (facendo attenzione che non manchi mai il numero legale), cos’hanno fatto?
Nemmeno un misero post su Facebook?
E quelli delle attività produttive si sono espressi? Sembra tutto così apaticamente stagnante.
Ricordando “quei” tempi di proteste e mobilitazioni, ho quindi trovato un mio articolo di 11 anni fa che parlava di un emendamento al Regolamento comunale voluto dall’allora consigliere comunale Marcello Torsello (all’epoca nel gruppo misto ma con trascorsi nei verdi e comunque sempre un riferimento “green”); un emendamento (delibera n. 8 del 2013) che in sostanza prevedeva (e dovrebbe prevedere ancora, visto che non si ha notizia che sia mai stato cancellato) una sorta di “referendum diffuso”: una documentazione (stampata e distribuita a spese della Società che propone il progetto) in cui si illustra il progetto stesso e si chiede il parere ai cittadini. Il parere non sarebbe comunque vincolante ma almeno la popolazione saprebbe cosa sta per accadere (e saprebbe soprattutto cosa hanno deciso di approvare i propri amministratori).
Ci eravamo rassegnati a non pensare che questa amministrazione passasse alla storia per spessore politico o soluzioni di incentivo alla ripresa economica commerciale, mi auguro solo che non passi alla storia per aver fatto di Casarano “il trono del Re” di tutto il sud Salento.
Attualità
Social Gardening, Morciano di Leuca punta a generare lavoro
L’amministrazione comunale in prima linea per generare opportunità di lavoro per restare e salvaguardare il territorio: percorso di formazione professionale per formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica. Iscrizioni entro il 6 novembre

Restare, lavorare e, al contempo, rigenerare il territorio: il Comune di Morciano di Leuca è tra i primi a crederci, avviando “Social Gardening”, un percorso di formazione professionale che punta a formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica, che si chiuderà il prossimo 6 novembre.
Il programma didattico è curato dalla cooperativa agricola Casa delle Agriculture, che assieme all’omonima associazione da oltre un decennio ha avviato a Castiglione d’Otranto un processo di restanza basato su un nuovo approccio alla terra.
L’iniziativa rientra nel progetto “Morciano Social Community – Welfare leggero ed inclusione”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione “Inclusione e Coesione”. Nasce per formare competenze professionali legate all’agroecologia, alla cura del paesaggio e alla filiera corta, promuovendo una visione integrata tra formazione, inclusione e rigenerazione territoriale.
«La nostra scelta di condividere una delle azioni della progettualità in corso con Casa delle Agriculture – spiegano dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Lorenzo Ricchiuti – nasce dalla volontà e dalla consapevolezza che il nostro obiettivo di avviare progetti di cura e rigenerazione del verde possa trovare nel loro operato e visione – non solo utopica – un punto di incontro costruttivo e funzionale. L’iniziativa abbraccia al contempo ambiente, verde e rigenerazione, con azioni che, mentre curano il contesto, possano dare una nuova opportunità a persone fragili, che potranno acquisire competenze e riscoprire abilità capaci di valorizzare potenzialità in atto».
Il percorso ha previsto una fase di co-progettazione con Casa delle Agriculture, per costruire insieme contenuti e metodi di apprendimento capaci di unire formazione e rigenerazione non solo del territorio di riferimento, ma anche delle persone che quotidianamente lo vivono. «Siamo onorati e grati per la fiducia riposta in noi – dichiarano da Casa delle Agriculture – perché oggi più che mai serve investire sulla terra come risorsa viva, che chiede competenze ed estrema cura e che può trasformarsi in opportunità lavorativa, rinsaldando vincoli di una comunità che vuole restare e investire nel futuro del proprio territorio».
IL PROGRAMMA
Attraverso tre moduli teorico-pratici dedicati alla rigenerazione ambientale, alla trasformazione e alla produzione agricola sostenibile, il programma mira a costruire nuove competenze professionali per generare opportunità di lavoro e al contempo coesione sociale. Il primo modulo, “Economie della rigenerazione e della cura del verde”, partirà a novembre 2025 e prevede 32 ore di formazione tra lezioni teoriche e attività pratiche guidate da docenti ed esperti del settore agroambientale e pedagogico con comprovata esperienza per una formazione di alto livello. Il cuore del percorso sarà a Morciano di Leuca, con approfondimenti su agroecologia, fitostoria, tecniche di potatura e innesto, rigenerazione delle aree olivetate, botanica, riforestazione e gestione sostenibile del paesaggio. Sono previste anche visite a Castiglione d’Otranto e Diso, dove Casa delle Agricultureconduce sperimentazioni su colture cerealicole, orticole e progetti di riforestazione. La parte pratica si svolgerà, invece, in aree pubbliche individuate dal Comune, trasformate in spazi di apprendimento e restituzione collettiva.
A maggio 2026, prenderà avvio il secondo modulo, “Economie della trasformazione”, di 40 ore, dedicato alla panificazione, conservazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali; tra ottobre e dicembre 2026 si terrà il terzo e ultimo modulo, “Economie della produzione agricola sostenibile”, di 30 ore, incentrato su agricoltura biologica, permacultura e agricoltura sintropica, creazione di giardini commestibili.
COME ISCRIVERSI
Il corso è riservato a 15 cittadine e cittadini residenti nel Comune di Morciano di Leuca in condizioni economiche svantaggiate ed è completamente gratuito. Ai partecipanti che frequenteranno almeno l’80 per cento delle ore sarà riconosciuto un rimborso spese di 250 euro, comprensivo della copertura assicurativa. Il modulo può essere ritirato presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Morciano di Leuca (Per info, Ufficio Protocollo: 0833/743100; apertura lun-ven, h. 9-11).
Il programma è inoltre aperto a dieci persone esterne, selezionate attraverso una chiamata pubblica. Anche in questo caso, è completamente gratuito. Per proporsi, sarà necessario l’invio del curriculum vitae accompagnato da una lettera motivazionale all’indirizzo mail a casadellagriculture.
Nella selezione sarà data priorità a persone con meno di 35 anni residenti nel Sud Salento (per info: 328/5469804).
IL PRIMO MODULO: ECONOMIE DELLA RIGENERAZIONE E DELLA CURA DEL VERDE
Il corso di formazione prevede 10 ore di lezione teorica e 22 ore di lezione pratica su agroecologia e cura del paesaggio, fitostoria, studio degli ecosistemi naturali, tecniche di potatura, tecniche di innesto, tecniche di rigenerazione delle aree olivetate, principi di botanica, tecniche di ricircolo della materia organica, principi di riforestazione e rimboschimento. Le sperimentazioni pratiche avverranno principalmente nelle aree pubbliche del Comune di Morciano di Leuca per poter restituire alla comunità dei progetti esemplari di rigenerazione.
h. 9-11: Ecosistemi naturali e antropici. Fitostoria del territorio salentino. Principi di intervento sostenibile nelle aree naturali
11-13 Passeggiate e osservazione in campo, successione ecologica, riconoscimento botanico e consociazioni vegetali
h. 9-11: Visita al Mulino di Comunità e al Parco Comune dei Frutti Minori di Casa delle Agriculture.
h. 11- 13: Principi di riproduzione vegetale per seme, talea e propaggine. Laboratorio di riproduzione (Vivaio dell’Inclusione)
h. 9-11: Gestione del frutteto. La progettazione del frutteto, la propagazione, la difesa dalle malattie con metodi biologici, la scelta delle varietà e la gestione del terreno;
h. 11- 13: Tecniche di innesto, laboratorio
h. 9-11: Gestione dell’uliveto. Visita in un uliveto rigenerato. Fertilità del suolo. Tecniche di sovescio e ricircolo della materia organica. Il paesaggio multiplo e la creazione di ecosistemi complessi.
h. 11- 13: Tecniche di rigenerazione delle aree olivetate.
h. 9-11: Gestione delle aree boschive. Normative, monitoraggio, valutazione degli habitat, servizi ecosistemici e successioni ecologiche.
h. 11- 13: Tecniche di ripristino delle aree boschive.
h. 9-13 Tecniche di potatura dell’uliveto e di ricircolo della materia organica (biotriturazione, compostaggio e nesting)
Creazione di un’agroforesta in aree olivetate.
9-11: I mestieri della cura del verde. Inquadramento economico, normativo e commerciale e cooperative di servizi. Fondi primo insediamento.
11-13 Creazione di un’agroforesta in aree olivetate, piantumazione di specie perenni e conclusione dei lavori.
Attualità
Maria Elena Palese “con cuore aperto e piedi per terra” per le Regionali
A Casarano la presentazione della candidatura dell’avvocato, volto nuovo della politica da sempre impegnata nel sociale

Entusiasmo e forte presenza nella serata di giovedì 9 ottobre, a Palazzo Ieca in Casarano, per l’Inaugurazione del Comitato Elettorale di Maria Elena Palese, l’Avvocato salentino candidata al Consiglio Regionale della Puglia con Luigi Lobuono Presidente per le prossime elezioni del 23 e 24 novembre. Presenti numerosi cittadini, sostenitori e rappresentanti del territorio.

Alcuni passaggi della serata: “L’Avvocato volto nuovo della politica, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle Istituzioni scolastiche, ha presentato le sue idee, i suoi progetti per una politica buona, bella che sia in grado di guardare prima di tutto ai cittadini, ai loro bisogni, alle loro necessità; per una politica che sia in grado di impegnarsi, a differenza di quanto è stato fatto fino ad oggi, per i lavoratori, per le imprese, per l’ambiente, per la salute, per le infrastrutture. Una politica che ha a cuore la sua terra e sia capace di mettere al centro il territorio salentino e la sua innata bellezza per donargli la considerazione e la dignità che merita. Il tutto sintetizzato in un messaggio ben chiaro : “Una donna, un’idea, la sua terra”.”
“Dobbiamo andare a dare luce e ad illuminare il deserto politico ed istituzionale che una certa politica ha creato negli ultimi anni. Il mio impegno nasce dall’amore per il mio territorio, per dare voce a quelle che sono le nostre istanze, le nostre ansie, le nostre speranze.” ha dichiarato la candidata.
“Ho accettato la candidatura perché insieme a tutti voi ritengo che sia giusto iniziare ad avere un atteggiamento che non deve essere sempre silente. Ho accettato perché mi è stata data l’ opportunità di far parte di una lista che raccoglie insieme diverse sensibilità, suo punto di forza. Ringrazio il senatore Roberto Marti, Presidente della Settima Commissione Cultura del Senato, l’Onorevole Toti Di Mattina e il Consigliere Gianni de Blasi che hanno creduto fermamente nel mio apporto fattivo.”
L’inaugurazione di Palazzo Ieca è solo l’inizio di un percorso che nei prossimi giorni, con vari incontri e momenti di ascolto, toccherà vari Comuni della Provincia: i comitati saranno luoghi aperti al dialogo, al confronto e alla condivisone in cui gli elettori devono essere protagonisti.
La prossima settimana è la volta di Presicce – Acquarica.
Alla serata ha preso parte il Consigliere Regionale Gianni de Blasi che ha portato il suo saluto a tutti i presenti e ha presentato la candidatura di Maria Elena Palese, portandole il suo messaggio di forte supporto. Ha evidenziato le criticità di questi anni legate ad una visione politica fin troppo baricentrica e ha riconfermato la sua candidatura in questa nuova partita.
Sono intervenuti anche il già sindaco di Nociglia, Massimo Martella e l’Assessore di Alessano, Paolo Marasco con parole di stima e sostegno per entrambe i candidati.
La serata si è conclusa con il forte applauso e l’entusiasmo di tutti i presenti per la candidatura di Maria Elena Palese che “con cuore aperto e piedi per terra” ha dichiarato ufficialmente aperta la sua corsa verso il Consiglio Regionale.
Attualità
Di Cave e d’Argilla, InRete con Colacem a Cutrofiano
Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Cutrofiano (sede di Sogliano) hanno visitato Cava Don Paolo, ammirando il paesaggio e l’avifauna, e hanno fatto tappa presso il Parco dei Fossili

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In occasione della Settimana del Pianeta Terra, l’Associazione di Promozione Sociale InRete (Informazione, Ricerca, Ecologia, Territorio, Educazione ambientale) in collaborazione con Colacem ha organizzato un tour tra le cave presenti sul territorio di Cutrofiano.
Gli alunni delle classi terze e quinte dell’Istituto comprensivo di Cutrofiano (sede di Sogliano) hanno visitato Cava Don Paolo, ammirando il paesaggio e l’avifauna presente e successivamente hanno fatto tappa presso il Parco dei Fossili per visionare gli strati di argilla, la malacofauna presente e toccare con mano il minerale estratto.
L’ex cava “Lustrelle” (inserita nelle Linee Guida: “progettazione, gestione e recupero delle aree estrattive” quale esempio di buone pratiche dell’Industria del Cemento edito da Federbeton e Lagambiente) è stata trasformata in un Parco dei Fossili a scopo scientifico e didattico, con percorsi per visitatori e il Museo Malacologico delle Argille ospitato in una masseria seicentesca.
Il museo espone una ricca collezione di fossili di molluschi rinvenuti nella zona ed è meta di migliaia di studenti e studiosi italiani e stranieri.
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