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“La questione climatica come questione cosmopolitica”: Attilio Pisanò a Patù
Domani a Palazzo Romano il docente dell’Università del Salento presenterà il suo nuovo libro. L’incontro fa parte del programma di celebrazioni per l’assegnazione per la prima volta, della Bandiera Blu alle spiagge di Felloniche e San Gregorio
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Il docente dell’Università del Salento Attilio Pisanò presenterà a Patù il suo nuovo libro “La questione climatica come questione cosmopolitica. Together we stand, divided we fall”
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Gabriele Abaterusso e dell’assessora alla Cultura Ada Bello, dialogherà con l’autore Mario Carparelli, docente di Storia della filosofia moderna presso l’Università del Salento e responsabile del Presidio del Libro del Capo di Leuca.
L’incontro, in programma domani, alle ore 19, presso Palazzo Romano, rientra nel programma di eventi organizzati dal comune di Patù per celebrare l’assegnazione, per la prima volta, della Bandiera Blu alle spiagge di Felloniche e San Gregorio.
IL LIBRO
L’emergenza climatica non è solo un’emergenza tra le emergenze.
È una questione che potrebbe avere un impatto potenzialmente catastrofico sulle condizioni di vita nella cosmopolis e che funge da “acceleratore esponenziale” di altre emergenze, prima tra tutte quella legata alle disuguaglianze di ordine economico e sociale le quali impattano, a cascata, sui diritti, sul lavoro, sui migranti, sul benessere, l’accesso ai servizi, la povertà.
Un’emergenza che va affrontata ora o mai più e per la quale un ruolo importante deve essere svolto dalla società civile.
Gli attori sociali possono, difatti, sprigionare quell’energia politica in grado di costruire, tassello dopo tassello, una sfera pubblica transnazionale che può utilizzare gli strumenti offerti dal diritto climatico e dal diritto dei diritti umani per pretendere che gli Stati prendano su serio la crisi climatica.
In questo scenario, la prospettiva cosmopolitica è l’unica possibile per realizzare quel cambio di passo necessario per evitare che la crisi climatica determini un radicale peggioramento delle condizioni di vita sulla Terra, con tutti i riflessi che tale peggioramento potrebbe determinare anche sulla tenuta degli Stati liberal-democratici.
L’AUTORE
Professore Ordinario di Filosofia del Diritto, docente di Filosofia del Diritto presso il CdLM a ciclo unico in Giurisprudenza (Dip. di Scienze Giuridiche), Teoria e pratica dei diritti umani presso il CdLM in Studi Geopolitici e Internazionali (Dip. di Studi umani e sociali), Filosofia ed Etica dello Sport nell’era digitale, CdLT in Diritto e Management dello Sport (Dip. di Scienze Giuridiche).
È componente del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Diritti e Sostenibilità (Università del Salento) e del Dottorato di Ricerca Nazionale in Peace Studies (Università La Sapienza).
È Principal Researcher del Political Terror Scale, North Carolina University e Special Rapporteur per l’Italia del Progetto Global Perspectives on Corporate Climate Legal Tactics del British Institute of International and Comparative Law.
Delegato del Rettore Fabio Pollice all’Offerta formativa, è altresì vicedirettore del Dipartimento di Scienze Giuridiche con delega alla didattica e Presidente del CdS in Diritto e Management dello Sport.
Appuntamenti
Paolo Di Stefano, storica penna del Corriere della Sera, a Tricase
𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟔 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐢𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐞𝐫𝐚̀ 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 presso le Scuderie di Palazzo Gallone, alle ore 19 e con ingresso libero.
Paolo Di Stefano è una voce autorevole nel panorama culturale italiano: 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐚, ha al suo attivo una produzione letteraria fatta di romanzi, saggi e racconti, ed ha ricevuto riconoscimenti letterari per la sua capacità di fondere sensibilità narrativa e analisi culturale, su temi letterari, sociali e culturali.
Presenterà 𝑼𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒂, un lavoro che indaga la straordinarietà che può nascondersi nel quotidiano.
Con delicatezza e profondità, Di Stefano invita a 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 che scorre, cogliendo come il racconto possa trasformare l’istante in memoria e rivelazione.
Questa iniziativa rientra negli appuntamenti della rassegna 𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊𝒕𝒖𝒅𝒊𝒏𝒊, realizzata da 𝑷𝒂𝒓𝒊 𝑨𝑷𝑺 e promossa dal Comune di Tricase con 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒂𝒔𝒆 𝑬𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒂 𝑳𝒆𝒗𝒂𝒏𝒕𝒆.
Importante è la collaborazione con il 𝐋𝐢𝐜𝐞𝐨 “𝐆. 𝐒𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚” di Tricase, che sostiene e arricchisce l’evento con il coinvolgimento della comunità scolastica.
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Il Castello Maledetto
Torna l’horror al Castello di Nardò: misteri, intrighi e paura nei sotterranei dell’Acquaviva
Per il quarto anno consecutivo, il Castello Acquaviva di Nardò si trasforma nel palcoscenico di un’esperienza immersiva e adrenalinica che promette brividi e suggestioni.
Dal 31 ottobre al 2 novembre, torna in scena l’attesissimo spettacolo horror firmato dall’associazione Visit Apulia, un viaggio teatrale tra misteri, intrighi e paure nascoste, che condurrà il pubblico attraverso i sotterranei e le sale più antiche del maniero.
INQUIETANTI ATMOSFERE
Un percorso oscuro, sospeso tra leggenda e realtà, in cui ogni angolo del castello rivela un segreto, ogni personaggio custodisce un enigma, e ogni passo può diventare l’inizio di un incubo.
Luci soffuse, suoni inquietanti e atmosfere gotiche accompagneranno gli spettatori in un’esperienza multisensoriale, capace di far rivivere l’anima più misteriosa del Castello Acquaviva.
Lo spettacolo si sviluppa in più turni per consentire a tutti di partecipare a questa esperienza unica, dove il confine tra teatro e realtà si fa sempre più sottile.
I biglietti sono già disponibili online sul sito www.ecletticocastellonardo.it.
Dopo il successo delle passate edizioni, anche quest’anno l’appuntamento con l’horror al Castello promette di lasciare il segno: un evento imperdibile per chi ama le emozioni forti, le storie da brivido e l’atmosfera senza tempo del castello più affascinante del Salento.
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Domani notte le lancette torneranno indietro
Quest’anno arriva in anticipo di un giorno rispetto al 2024….
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Nella notte fra sabato 25 e domenica 26 ottobre, cambierà l’ora.
Quest’anno arriva in anticipo di un giorno rispetto al 2024.
Le lancette dovranno essere portate un’ora indietro, alle 3 del mattino di domenica 26 ottobre, guadagnando quindi un’ora di sonno in più.
L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2026: nella notte tra il 28 e il 29 marzo si tornerà all’ora legale, e dovremo spostare le lancette un’ora avanti.
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