Cronaca
46enne agli arresti domiciliari ma in possesso di cocaina, eroina e hashish
I poliziotti procedevano, coadiuvati da altro personale giunto sul posto, alla perquisizione domiciliare che permetteva di rinvenire sostanza stupefacente di vario tipo, confezionata e riposta in vari contenitori nei pensili della cucina o sui piani dello stesso vano e più in particolare:…
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GLI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO ARRESTANO UN 46ENNE PER DETENZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE AI FINI DI SPACCIO
La Polizia in servizio di volante hanno effettuato un controllo di routine presso il domicilio di un 46enne di Lecce sottoposto agli arresti domiciliari.
Durante l’ispezione dell’abitazione gli agenti notavano in cucina un bilancino di precisione con delle tracce di sostanza in polvere bianca, che li insospettiva. All’interno della casa era presente un altro uomo di 47 anni di Lecce, gravato da diversi precedenti di polizia e colpito dalla misura di sicurezza della libertà vigilata.
I poliziotti procedevano, coadiuvati da altro personale giunto sul posto, alla perquisizione domiciliare che permetteva di rinvenire sostanza stupefacente di vario tipo, confezionata e riposta in vari contenitori nei pensili della cucina o sui piani dello stesso vano e più in particolare:
- circa 50 grammi di sostanza di colore bianco, dalle caratteristiche organolettiche della “cocaina”
- circa 32 grammi di sostanza di colore nocciola dalle caratteristiche organolettiche dell’ “eroina”
- circa 17 grammi di sostanza solida di colore marrone dalle caratteristiche organolettiche dell’hashish”.
All’interno della cucina, oltre al bilancino di precisione posto su di un piano, ne sono stati rinvenuti altri due riposti all’interno dei mobili e del materiale atto al confezionamento delle dosi.
E’ stato rinvenuto anche denaro contante per un totale di 490euro.
Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro ed alla luce di quanto emerso l’uomo è stato arrestato ed avvisato il magistrato di turno presso il Tribunale di Lecce è stato ristretto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola.
Cronaca
Nardò, preso spacciatore del centro storico
La Polizia ha arrestato di un 34nne in flagranza di reato, sorpreso con diversa sostanza stupefacente e un’ingente somma di denaro (in totale oltre 15mila euro)
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Durante un servizio di controllo nel centro storico di Nardò, l’attenzione dei poliziotti in servizio di volante è stata calamitata da un un uomo con uno zainetto in spalla che alla vista della volante cercava di nascondere qualcosa nella mano.
Gli agenti, insospettiti, si sono fermati per un controllo e alla richiesta di spiegazioni, l’uomo preso di sorpresa, ha mostrato lo spinello che aveva cercato di nascondere e poi consegnato lo zainetto, confessando di avere dell’altra sostanza stupefacente all’interno.
Infatti la perquisizione ha portato al rinvenuimento di circa 0,6 grammi di marijuana, due spinelli confezionati con lo stesso tipo di sostanza e un pezzo solido di hashish del peso di circa 50 grammi oltre alla somma di 10.590 euro in banconote di diverso taglio, probabilmente ricavo della vendita di stupefacenti.
L’uomo, identificato come M.F., 34nne residente a Nardò e già recidivo in fatto di reati legati allo spaccio, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove è proseguita la perquisizione da parte degli agenti.
Nell’abitazione è stata rinvenuta dell’altra sostanza: nello specifico circa120 grammi lordi di marijuana e oltre 160 di hashish oltre ad un ulteriore somma di 4.800 euro, sempre probabile provento di spaccio.
Tutto il materiale rinvenuto, compresa la considrevole somma di denaro, è stato posto sotto sequestro e il giovane accompagnato presso gli uffici del locale Commissariato di P.S. dove al termine delle formalità, considerata la flagranza del reato, l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato che ha avvisato il PM di turno presso il Tribunale Ordinario di Lecce che ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa di determinazioni della autorità giudiziaria.
Il Commissariato di P.S. di Nardò a seguito di numerose segnalazioni giunte su attività di spaccio nei luoghi di aggregazione giovanile del centro cittadino, ha incentivato i controlli ponendo particolare attenzione al fenomeno per contrastarne la diffusione.
Cronaca
A processo per molestie sessuali i due sottocapi della Capitaneria di Otranto
La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto…
I due sottocapi della Guardia Costiera, per le presunte molestie sessuali nei confronti di una 27enne salentina, andranno a processo.
La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto.
Il Gup Valeria Fedele del tribunale di Lecce, ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati, a differenza del PM Luigi Mastroniani che aveva chiesto il non luogo a procedere.
I due imputati sono difesi dagli avvocati Veronica Merico, Massimiliano Petrachi, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo.
Una delle ragazze ha raccontato di essere stata vittima di apprezzamenti a sfondo sessuale quando, per motivi di lavoro, rimanevano soli, in quelle occasioni si sarebbero consumati gli abusi.
Sembrerebbero ancora più invasive le molestie ricevute dal secondo militare, consumate invece durante i turni in sala operativa, anche di notte.
Il processo si terrà a febbraio 2026, davanti ai giudici in composizione collegiale.
Cronaca
Diffonde contenuti jihadisti e antisemiti tramite video e storie sul profilo: arrestato
Il salentino postava video con sottotitoli in arabo e in inglese che parlavano di martirio jihadista e di violenza contro il popolo ebraico….
Un 35enne di Lizzanello, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio, è finito agli arresti domiciliari per aver diffuso contenuti jihadisti e antisemiti tramite post, video e storie sul proprio profilo.
Sono post e video con sottotitoli in arabo e in inglese che parlano di martirio jihadista e di violenza contro il popolo ebraico. In uno degli ultimi post caricati compariva la bandiera di Israele in fiamme accompagnata da frasi incitavano alla morte e alla distruzione della popolazione israeliana.
Altri video mostravano immagini di Hitler contro gli ebrei, e l’esplosione di un’automobile in movimento, insieme a tre storie Instagram di chiara impronta jihadista.
Le indagini, ricostruite dalla Digos sezione antiterrorismo di Lecce, coordinate dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile, sono partite monitorando i social network, attraverso i quali l’indagato avrebbe cercato di diffondere propaganda e reclutare seguaci.
Le indagini e le perquisizioni personali, domiciliari e informatiche, hanno portato al sequestro di materiale e ulteriori elementi che possono fornire eventuali collegamenti con altri soggetti o reti di propaganda.
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