Connect with us

Corsano

Sindaco Raona, oggi l’autopsia al Fazzi

Il sindaco poco prima della tragedia era stato al Pronto soccorso, dell’ospedale di Tricase perché si sentiva poco bene

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui


E’ fissata per oggi l’autopsia del sindaco di Corsano, Biagio Raona, sarà il medico legale Ermenegildo Colosimo a dover chiarire le cause della morte di Raona, deceduto per un malore a 64 anni. 


Il sindaco poco prima della tragedia era stato al Pronto soccorso, dell’ospedale di Tricase perché si sentiva poco bene. Dopo la visita era stato rimandato a casa e la notte tra lunedì e martedì scorso è deceduto improvvisamente.

Dopo la denuncia della famiglia è stata aperta un’inchiesta dal magistrato Ciccarese che ha disposto trasferimento della salma nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per l’esame autoptico.


Appuntamenti

La festa di Corsano

Tre giorni di fede, musica e tradizione. Da venerdì 1 a domenica 3 agosto le celebrazioni per San Biagio, il Santo Patrono protettore della gola. Le novità di quest’anno e tutti gli eventi in programma

Pubblicato

il

Sono in fase di definizione gli ultimi dettagli per l’organizzazione dei festeggiamenti estivi per rendere omaggio a San Biagio, il Santo Patrono protettore della gola.

Da venerdì 1 a domenica 3 agosto, il paese sarà animato da un ricco programma predisposto dalla Parrocchia “S. Sofia V. e M.” e dal Comitato Feste: eventi religiosi e civili, tra tradizione, musica, spettacolo e momenti di condivisione che coinvolgeranno tutta la comunità.

Quest’anno gli organizzatori hanno esteso l’area della festa, allargando anche a piazza Umberto I gli allestimenti delle luminarie (come avveniva negli anni ’60) e la tradizionale fiera, unendo idealmente le due chiese del paese.

I festeggiamenti prenderanno il via venerdì 1° agosto con i solenni riti religiosi e la tradizionale processione per le vie del paese, preceduta dalla spettacolare accensione delle luminarie della premiata ditta De Cagna e dal rito della consegna della Chiavi della Città al Santo da parte del sindaco Francesco Caracciolo.

La solenne processione si svolgerà lungo un inedito percorso cittadino e la statua del Santo attraverserà i 15 archi di luminarie di piazza Umberto I e via della Libertà fino a giungere in piazza San Biagio davanti al frontone alto oltre 22 metri.

L’uscita e l’ingresso in Chiesa della statua del Santo saranno accompagnati da emozionanti effetti pirotecnici a cura della ditta Fireworks Salento.

A seguire, in piazza San Biagio si esibirà il Gran Concerto Bandistico Città delle Grotte – Castellana diretta dal Maestro Grazia Donateo e, in seconda serata, piazza Umberto I ospiterà Battisti & Friends per un tributo a Lucio Battisti.

Sabato 2 agosto in piazza San Biagio sarà celebrata la santa messa presieduta da Sua Ecc.za Mons. Vito Angiuli; a seguire il Concerto della Banda Città di Racale.

Alle 22:00 la musica della tradizione salentina degli Officina Zoè incontrerà le danze di Tarantarte di Maristella Martella in uno spettacolo inedito di voci, luci e coreografie.

Gran finale in zona Anfiteatro con lo spettacolare show di fuochi pirotecnici, a cura della ditta Fireworks Salento di Vincenzo Martella di Corsano.

Gran chiusura domenica 3 agosto: dopo le grandi piazze d’Italia, il live show di Nostalgia 90 approderà in piazza San Biagio per far divertire grandi e piccini con effetti speciali, coreografie e gadgets al ritmo dele hit degli anni Novanta.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Ospedale di Tricase: via il 118, è caos

Muri di gomma. Tolta al “Panico” la gestione del presidio d’emergenza, nonostante i seri problemi dell’Asl LE nella conduzione delle sue postazioni. Nessuno però ne vuole parlare. Intanto si fanno i conti con un servizio di pronto intervento monco: ambulanze obsolete o guaste; mancano una cinquantina di medici, oltre a 100 infermieri e 30 autisti-soccorritori su vari territori. E si contano vuoti di personale in molte postazioni…

Pubblicato

il

di Lorenzo Zito

Cavallo vincente non si cambia.

Salvo cause di forza maggiore.

Quella del 118 non è una gara equestre, eppure potrebbe benissimo rispondere a questa regola.

Tuttavia, la Regione Puglia ha deciso di infrangerla.

Con una nota dello scorso 1° luglio, il Dipartimento Promozione della Salute ha disposto che l’Asl di Lecce dovrà con sollecitudine avocare interamente a sé la gestione della postazione 118 di Tricase, oggi nelle mani dell’ospedale Cardinale Panico.

Andando, di conseguenza, a risolvere la convenzione in essere dal 2012 con l’azienda ospedaliera.

«La gestione della postazione di Tricase dovrà uniformarsi al regime gestionale adottato per le altre postazioni 118 operanti nel territorio della provincia di Lecce», si legge nel documento dal quale si evince anche che «la postazione di Tricase è già stata inserita nel bando relativo alla pubblicazione degli incarichi vacanti di emergenza territoriale 118, che verrà pubblicato a stretto giro».

UNA SCELTA PRIVA DI SENSO

Nulla di strano nella necessità istituzionale di rendere organica la gestione di un servizio così importante, non fosse che il cavallo di razza di cui in apertura è il 118 di Tricase.

La differenza tra le due modalità di gestione è netta.

Sotto il controllo diretto dell’ASL di Lecce, il servizio 118 ha mostrato numerose criticità. Le ultime analisi hanno evidenziato serie carenze di personale: mancano 48 medici, oltre a 100 infermieri e 30 autisti-soccorritori su vari territori, e si contano vuoti significativi di personale in molte postazioni.

A questo si sommano problemi tecnici con ambulanze obsolete o guaste – alcune trasferite fino a 125 km per la riparazione a Brindisi, assenti dal servizio per tempi lunghi.

Le sigle sindacali hanno più volte denunciato l’utilizzo di automezzi del 118 usurati e vecchi, con centinaia di migliaia di chilometri percorsi, barelle e ammortizzatori logorati, con casi in cui si promuovono mezzi con solo autista-soccorritore in situazioni di emergenza.

Al contrario, la postazione di Tricase emerge come modello di eccellenza territoriale, in grado di registrare 42mila accessi di pronto soccorso in un anno.

Piuttosto, il tema portato più volte all’attenzione dei tavoli istituzionali, già in passato, è stato quello degli inadeguati fondi garantiti al Panico in risposta al servizio prestato (ne abbiamo parlato in passato anche sulle nostre colonne).

L’ASSESSORE REGIONALE NON RISPONDE

Insomma, a quali interessi guarda la Regione quando prende questa decisione?

La salute dei cittadini è la prima voce in capitolo?

Nessuno meglio dell’assessore regionale con delega alla Sanità può dare risposta alle nostre domande.

Raffaele Piemontese, tuttavia, sparisce dai radar dopo aver ricevuto le nostre domande.

Il primo contatto è tempestivo: bastano pochi minuti per concordare una intervista a mezzo mail.

Dopo, non sono sufficienti quattro giorni e l’ausilio del suo addetto stampa per fugare i nostri dubbi.

Queste alcune delle sollecitazioni che avevamo sottoposto all’assessore.

Quali sono gli elementi che hanno indotto la Regione a chiedere all’ASL di Lecce di acquisire la gestione della postazione 118 di Tricase?

Come valuta l’erogazione del servizio di 118 sostenuto, sino ad oggi, dalla Pia Fondazione Panico?

Condivide l’idea di chi, in queste ore, si è espresso paventando la creazione di un problema anziché di una soluzione?

Il silenzio dell’assessore fa il paio con la sua assenza al Tavolo convocato su richiesta della FP CGIL con oggetto Vertenza lavoratori, azienda ospedaliera Cardinale Panico.

Incontro in cui si è toccato anche il tema oggetto di questo articolo.

In quella seduta, le incalzanti domande di Andrea Rizzo, delegato sindacale FP CGIL presso l’ospedale di Tricase, sono ricadute sulla direttrice della Centrale operativa 118 di Lecce, la dirigente Giannoccaro, che si è difesa riportando la stringata necessità dell’Asl di «giungere ad una gestione omogenea del servizio che, al momento, riunisce tre soggetti differenti».

La dirigente non può rispondere delle scelte di natura politica dettate da Bari.

Motivo per cui, raggiungendola telefonicamente, le abbiamo chiesto dettagli operativi: a che punto è il passaggio della gestione del 118 tricasino, a distanza ormai di quasi un mese dalla prescrizione della Regione Puglia?

E dove avrà sede il presidio 118 a gestione diretta?

Definendo le operazioni ancora «in itinere», la dottoressa ci ha rimbalzati all’ufficio stampa dell’Asl.

Al momento di andare in stampa, siamo ancora in attesa di risposta.

BOCCHE CUCITE

Proviamo a stuzzicare quindi l’Ospedale Cardinale Panico, che tuttavia si unisce al gioco del silenzio.

La direttrice generale suor Margherita Bramato ci indirizza dal direttore sanitario, Pierangelo Errico, il quale preferisce non prendere posizione prima che quanto disposto dalla Regione divenga effettivo.

La domanda a questo punto è lecita: quali sono gli interessi dell’ospedale Panico?

C’è una vera intenzione di trattenere la gestione del servizio o conviene a tutte le parti in gioco lasciare che questo torni nelle mani dell’Asl?

L’atavica questione dei fondi destinati agli ospedali ecclesiastici potrebbe illuminarci: se l’azienda ospedaliera da tempo è costretta a lavorare con risorse inadeguate, che il più delle volte lasciano scoperte le spese per l’erogazione del servizio, questo potrebbe indurre l’ospedale a deporre le armi ancor prima di entrare in guerra.

Eppure, c’è qualcuno che questa guerra ha deciso di combatterla, perché la vicenda è molto più di un tecnicismo.

Se non si preserva un sistema che funziona, ma si sceglie di sacrificarlo per sostituirlo con un modello in evidente difficoltà, non si gioca solo coi numeri ma con la salute dei cittadini.

L’Asl avrebbe bisogno urgente di un adeguamento delle sue postazioni, piuttosto che di farsi carico di quelle a gestione esterna che fanno dormire sonni tranquilli ad un intero territorio.

Questo qualcuno lo vede chiaramente, al punto da far propria questa battaglia.

Da quest’altra parte della barricata si sono schierati i sindacati, con l’FP CGIL di Lecce (guidata dal Segretario Floriano Polimeno) in prima linea, ed alcune delle più riconoscibili voci del panorama politico locale.

SERGIO BLASI: «ACCANIMENTO CONTRO L’OSPEDALE DI TRICASE»

Il consigliere regionale Sergio Blasi, che ha preso parte alla seduta della terza Commissione precedentemente citata, ha sollecitato l’assente assessore Piemontese a presentare delle delucidazioni a riguardo.

Sergio Blasi

Queste le sue perplessità: «Ritengo del tutto inopportuna e sbagliata la scelta di avocare integralmente all’Asl LE la gestione della postazione di Tricase, svolta finora in maniera adeguata, tutta a vantaggio dei cittadini. Questo sembra essere un accanimento contro l’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, l’unico presidio esistente per un territorio che si estende fino al Capo di Leuca, che con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio sanitario regionale ed è integrato nella rete delle prestazioni tempo-dipendenti (ictus, infarti e traumi), con ottimi risultati per la sanità salentina. Perché farsi del male, senza considerare invece che i problemi di difficoltà del servizio per la scarsità di medici, di scarsa remunerazione e di precarietà del personale sanitario in servizio presso i Pronto soccorso, sono tutti in capo all’ASL?».

Sino a qui solo muri di gomma.

Ma in fin dei conti la risposta potremmo averla già sotto gli occhi.

Ricordate quanto detto in apertura (estratto della nota indirizzata dalla Regione all’Asl di Lecce): «La postazione di Tricase è già stata inserita nel bando relativo alla pubblicazione degli incarichi vacanti di emergenza territoriale 118, che verrà pubblicato a stretto giro».

In assenza di spiegazioni, l’unica a riecheggiare è la vox populi: assunzioni pubbliche fanno rima con campagna elettorale.

In fin dei conti, il silenzio è una confessione e le elezioni sono sempre la risposta a tutto.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Appuntamenti

Ti racconto a Capo…Antonio Padellaro

Pubblicato

il

La quindicesima edizione della rassegna “Ti Racconto a Capo”, organizzata dall’associazione Idee a Sud Est, continua con gli appuntamenti del proprio calendario Venerdì 25 luglio alle 21 con Antonio Padellaro.
Il giornalista e già Direttore de “Il Fatto Quotidiano” presenterà il nuovo libro “Antifascisti immaginari” (ed Paper Fist) fornendo una chiave di lettura del tutto nuova sulle polemiche che attraversano la vita politica. Padellaro si sgancia dalla contrapposizione in voga nei talk show sul busto di Mussolini a casa La Russa o sul perché Giorgia Meloni non riuscirebbe a dichiararsi antifascista, ritenendole polemiche inutili che distolgono l’attenzione dall’operato del Governo. Il libro è un esercizio di scarnificazione di finzioni e ipocrisie.
L’appuntamento sarà animato dalle domande di Danilo Lupo, giornalista d’inchiesta della trasmissione Piazza Pulita in onda su La7.
“La presenza del direttore Padellaro arricchisce la quindicesima edizione di Ti racconto a Capo – afferma il Presidente dell’associazione, Carlo Ciardo – non solo per la sua caratura professionale, ma anche per l’approccio mite e nel contempo diretto nell’affrontare temi scomodi. Il suo punto di osservazione, originale e suggestivo, conferma la volontà del nostro progetto di accogliere linee di pensiero autentiche, distanti dalla banalizzazione che troppo spesso uniforma il dibattito pubblico. Lo facciamo partendo dal Capo di Leuca, non come ultimo lembo di terra, ma come punto di origine di una riflessione culturale prolifica”.
Antonio Padellaro è giornalista professionista dal 1968. Ha lavorato per il Corriere della Sera dal 1971 al 1990 come redattore e responsabile della redazione romana. Nel 1990 è stato assunto da L’Espresso di cui è stato vicedirettore. Nel 2001 è passato a lavorare per L’Unità, di cui ha ricoperto il ruolo di direttore dal 2005 al 2008. Dal 2009 al 2015 è stato direttore de Il Fatto Quotidiano, quotidiano che ha contribuito a fondare, e dallo stesso anno è Presidente della Società Editoriale il Fatto ed editorialista del giornale. Tra le sue pubblicazioni: Senza cuore. Diario cinico di una generazione al potere, 2000; Non aprite agli assassini. Il caso Fenaroli e i misteri italiani, 2001; Il libro nero della democrazia. Vivere sotto il governo Berlusconi, con F. Colombo, 2002; Io gioco Pulito, 2009; Il Fatto personale, 2016; C’era una volta la sinistra, con S. Truzzi, 2019; Il gesto di Almirante e Berlinguer, 2019; La strage e il miracolo. 23 gennaio 1994 Stadio Olimpico, 2020; Confessioni di un ex elettore, 2023.
Il programma di “Ti Racconto a Capo” proseguirà Sabato 13 settembre con l’autore e attore Donato Chiarello, che presenterà il suo romanzo “Madammane” (ed. Besa).

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti